Tone Stove: Un Amplificatore Push-Pull in Classe A con Valvole 2A3

Mi è stato portato un vecchio amplificatore che, a prima vista, sembrava un relitto del passato. Era un push-pull con valvole 2A3, originariamente pilotato da valvole ECC88, ma con il tempo aveva perso tutta la sua gloria. L’amplificatore era stato abbandonato in una cantina, dove il suo stato si era deteriorato. Il proprietario, dopo averlo trovato, ha deciso di farlo riparare. Tuttavia, il suo racconto del canale che gracchiava non preparava a quello che ho trovato.

Il Primo Contatto con il relitto

All’accensione dell’amplificatore, il risultato non fu certo incoraggiante. Un canale oscillava autonomamente a 64 kHz, mentre l’altro erogava appena 0,4 watt. Tolto il coperchio e osservato il circuito, era chiaro che l’amplificatore aveva bisogno di una revisione radicale. Le foto che mostro testimoniano lo stato del telaio e degli interni, che apparivano decisamente compromessi. In quel momento, ho capito che l’unica via percorribile sarebbe stata smontarlo completamente e ricostruirlo da zero.

Dallo Smontaggio alla Progettazione

Ho iniziato svuotando la carcassa, lavando accuratamente il telaio che aveva una forte puzza di muffa per via del tempo passato in cantina. Una volta completata la pulizia, ho progettato un nuovo schema elettrico che fosse compatibile con il telaio esistente, mantenendo i trasformatori d’uscita originali. La scelta era di usare quattro valvole 2A3 e due valvole noval per i vari stadi del circuito.

Un dettaglio che ho dovuto affrontare è stato l’uso dei trasformatori interstadio Lundahl LL1621/P-P. Questi trasformatori, secondo il datasheet, non potevano essere pilotati da uno stadio single-ended, ma solo da uno stadio push-pull. Nonostante fosse parte integrante dell’amplificatore originale, dopo averci riflettuto per due giorni, ho deciso di eliminarli.

Al loro posto, ho optato per uno sfasatore di tipo catodyna basato su una ECC82, un triodo per ogni coppia di 2A3, mentre per la valvola di ingresso ho utilizzato una ECC83. Sebbene avessi considerato l’idea di usare un sfasatore long-tail, la necessità di un ulteriore zoccolo noval mi ha fatto optare per la soluzione più semplice e pratica.

Alimentazione e Polarizzazione: Dettagli Cruciali

Un aspetto fondamentale del progetto è stato l’alimentazione delle valvole 2A3. Ho deciso di alimentarle in corrente alternata, con quattro secondari dedicati per ciascuna delle quattro 2A3. Questo approccio ha permesso di separare i filamenti, evitando interferenze tra i bias delle valvole. Ho scelto di implementare una polarizzazione in self-balancing secondo il metodo Blumlein, in modo da bilanciare perfettamente il bias di ogni coppia di 2A3. Questo non solo ha garantito una distribuzione omogenea della corrente, ma ha anche evitato che i trasformatori d’uscita fossero saturati da eventuali correnti continue, ottenendo una maggiore efficienza e una durata uniforme delle valvole.

Per ottenere ciò ho dovuto sostituire il trasformatore di alimentazione con uno specificamente progettato per soddisfare le esigenze del progetto. Utilizzando tecniche avanzate, che vanno oltre l’uso di semplici resistenze per il centraggio del filamento (concedetemi i miei segreti), sono riuscito a evitare ogni ronzio dall’amplificatore.

Tutti i componenti sono saldamente fissati su entrambi i lati a un punto di ancoraggio. Nessun componente dipende dal supporto di altri componenti adiacenti. Ogni punto di ancoraggio è avvitato, comprese le pasticche quadrate di nylon, a cui ho fissato i fili tramite fascette. Anche queste pasticche sono avvitate, senza alcun uso di collanti per il fissaggio dei componenti.

Anche i filamenti delle valvole ECC83/82 sono anch’essi alimentati in alternata, una soluzione di cui mi vanto.

Il Risultato Finale: Performance e Qualità del Suono

Dopo aver assemblato tutto il circuito, il risultato è stato immediatamente soddisfacente e privo di ronzii. Le due coppie di 2A3 lavorano in push-pull in classe A, erogando 6 watt RMS per canale, con un fattore di smorzamento di 4,6 e una distorsione armonica totale (THD) di circa 0,18% a 1 watt. Banda passante Il suono che ne deriva è estremamente pulito, potente, e senza tracce di rumori indesiderati.

Banda passante 20Hz -0,4dB / 75khz -1dB

THD

Quadre a 100Hz / 1khz /10khz

Il progetto del Tone Stove non è stato solo una sfida tecnica, ma anche una vera e propria rivisitazione del classico amplificatore valvolare, ottimizzato per la massima qualità audio, senza compromessi e ideologie.

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3 Commenti
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AleD
AleD
1 mese fa

Domanda da ignorante, ma oltre a un PP che fornisce 6 watt non si poteva fare anche un più semplice SE parallelo sempre per un 6 watt finali?

Ippoliti Fabrizio
Ippoliti Fabrizio
1 mese fa

Hai fatto l’ennesima opera d’arte.