Gizeta Radio mod. 80 – restauro “semi” estremo

Questa radio era rimasta abbandonata in una soffitta per anni. Nata come scatola di montaggio mi è stata consegnata per essere riportata in vita, purtroppo colui che la assemblò all’epoca non era molto esperto, quando ho guardato sotto al telaio ho trovato una manciata di componenti buttati li, fissati l’uno con l’altro senza uno straccio di un’ancoraggio, saldature incerte, molte delle quali rotte.

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A mio giudizio quel pastrocchio non era riparabile, il circuito andava ricostruito ma lo schema non è disponibile, mi metto al computer a consultare la mia raccolta di schemi cerca e ricerca trovo lo schema della “liar modello 555”, stesso identico set di valvole, abbastanza basilare… Bene ricostruiamo la radio con lo schema di un’altra, tanto ero sicuro che la cosa sarebbe riuscita. Ripulisco il telaio quasi del tutto…

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Testo poi il trasformatore di alimentazione che dava fuori una tensione anodica (CA) di 360+360volt (troppo..) ronzava e assorbiva molto di primario, quindi evidentemente guasto.

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In questo caso non ho voluto riavvolgere il trasformatore perchè forse non ne valeva la pena, mi sono messo a “razzare” nei vari pezzi recuperati da radio demolite per vedere se trovavo qualcosa di compatibile e mi è venuto in mano questo:

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6,3v, 4v, 300+300 … le dimensioni circa come l’originale… aggiudicato ! Ho ricostruito il circuito da schema, tarato MF e gruppo RF (questa radio è incredibilmente sensibile e selettiva, raramente sento così tante stazioni anche in OM e con una sintonia così stretta da non credere !). Ho avuto rogne con una sezione del variabile che andava in corto in alcuni punti della corsa (risolto) e son diventato di gomma a mettere su la funicella di sintonia che passava dietro il supporto della scala parlante che però non si poteva togliere perchè alcune puleggine era fissate su di essa, alla fine dopo parecchie ore ho potuto riassemblare il tutto con il risultato che potete vedere in foto.

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Nota: purtroppo non ho fatto foto del prima del mobile sappiate comunque che mancavano pezzi di impiallacciatura, era piena di screpolature e aveva anche una scritta incisa con un chiodo sul davanti.

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Allocchio Bacchini 31 / F51 – Restauro

Questa radio probabilmente è nata dall’unione del mobile di una Allocchio Bacchini 31 con il telaio di una F51, ma potrebbe anche essere nata così, in quanto il telaio della F51 e della 31 sono fisicamente uguali e cambia solo il tipo di valvole montato (europee per la 31 e americane per la F51).

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Inizialmente il lavoro non sembrava essere di quelli complicati, vedendo il telaio veniva da dire: è da pulire e da cambiare i soliti condensantori marci…

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Fatto questa riparazione di base sono cominciati a uscire una serie interminabile di problemi, trovo 2 valvole guaste (la 42 e la 75) le cambio e provo ad alimentare per allineare le media frequenze… 3 viti su 4 sembravano del tutto libere, quindi smonto entrambe  le medie per vedere cosa era successo e trovo questo:

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Che risolvo così:

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Risolto questo problema allineo correttamente le medie, ma la radio resta muta, in poco scopro che l’oscillatore locale era completamente fermo, quindi perdo un pomeriggio per scovare e riparare 3 bobine interrotte nel gruppo RF, richiudo e riprovo ma non va ancora… Trovo un corto sul condensatore variabile, mi tocca smontare per capire cosa è successo…

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C’era una vite incastrata in mezzo, ma tolta la vita il corto non svaniva, le lamelle sfregavano tra di loro, altre ore per riuscire a sistemare il variabile in modo che non ci fossero corti per tutta la sua escursione.

Prendo il mobile già restaurato in precedenza …

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E perdo non so quanto tempo ancora perchè inspiegabilmente quando inserivo il telaio il trascinamento della sintonia si inceppava mentre da smontato andava tutto, anche se non toccava niente (forse la torsione del telaio aumentava l’attrito da qualche parte nella corsa del filo).

Alla fine con tanta fatica eccola finita e funzionante.

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PPP con valvole 2A3 – Progetto Libero

Prsesento un nuovo progettino libero nato dal recupero di un’impresentabile…

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Quando ho aperto il coperchio ho trovato la solita ragnatela a penzoloni senza nessun tipo di ancoraggio, lo schema elettrico sarebbe da mettere sui libri, nel capitolo “come non va fatto un’amplificatore valvolare”, non mi dilungo sulle doti mancanti dell’oggetto smontato per recupero componenti e presento il mio schema elettrico (clicca per ingrandire):

La mia opera di ricostruzione ha inizio, mi sento come quei tizi della TV che prendono una cariola di macchina e la trasformano in un mostro, ma la mia opera sarà ben più modesta.

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Vernice spray, tutto in economia.

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Ora dovrò lottare con quei trasformatori, uno di alimentazione pieno di secondari molti dei quali da mettere in parallelo per per alimentare le valvole come si deve; una sola raddrizzatrice 5Z3 invece di due 5U4, le 2A3 alimentate in coppia invece che singolarmente, sarò purtroppo obbligato però ad alimentare le finali in CA (fare una CC con le tensioni a mia disposizione e senza spazio per dissipatori di calore è impossibile), le valvole di segnale invece le alimenterò in alternata mettendo solo una resistenza in serie al secondario da 11,5 volt che le alimentava prima in CC. Il problema più grosso restano le finali è improbabile che riesca ad eliminare totalmente il ronzio.

Come sfasatrice userò la 6SN7 che c’era prima, ma usata come long tail invece che catodina. Lo zoccolo noval in precedenza era usato per un’occhio magico VU Meter (che si fulminava ogni 2 giorni sul quel circuito), io ho eliminato l’occhio magico dal mio progetto per montare una ECF80, userò la sezione pentodo della ECF80 per fare un pozzo di corrente (o CCS) sotto la 6SN7 e la sezione triodo simile al triodo di una ECC82 (più esattamente è il triodo di una ECC84, che è molto simile alle ECC82) per fare l’ingresso.

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Il lavoro non è stato impegnativo anche se durante la messa a punto si son presentanti un paio di problemini fastidiosi ma che sono riuscito a sistemare, purtroppo non sono riuscito ad aumentare la potenza in quanto il secondario dell’anodica del trasformatore (non fatto da me) si siede più di quello che mi aspettavo e perchè l’impedenza primaria del trasformatore non è proprio corretta.

Sostanzialmente le valvole sono polarizzate quasi in classe A, il circuito lavora con una distorsione molto bassa fino a 10watt, poi da 10watt in avanti, quando inizia a sbordare in classe AB, la sezione di alimentazione si mette a sedere, cade da circa 300volt a 270 o meno quando non dovrebbe, anche il secondario che ho usato per i filamenti delle valvole piccole ha cadute molto alte rispetto quello che mi aspettavo, in fase progettuale avevo tenuto conto della resistenza DC degli avvolgimenti ma si vede che il trasformatore non è serrato bene e ha problemi di induzione.

Ho dovuto tenere il bias molto basso sempre per evitare cadute esagerate di tensione, alla fine sono molto deluso perchè ottengo la potenza che si sarebbe potuta ottenere con sole 2 valvole in classe AB fatta bene, come datasheet, con distorsioni probabilmente inferiori. Ciò nonostante sono riuscito ad avere una distorsione comunque inferiore alla versione originale anche se ho usato un pò di NFB e anche considerando che le 4 valvole sono sicuramente tutte smatchate.

Ho aumentato abbastanza il fattore di smorzamento e sembra che sia riuscito a rendere silenzioso l’apparecchio, che nella versione originale aveva un HUM persistente, impossibile da togliere anche se ho alimentato TUTTI i filamenti in corrente alternata. Ho anche eliminato completamente i fenomeni di auto-oscillazione RF che innescavano a caso e tutti i problemi di memoria del segnale che causavano forti persistenze sulla regolazione del bias, ora gli unici 2 condensatori sul segnale sono i 2 che interfacciano la sfasatrice con le 2 coppie di finali, lo stadio di ingresso è completamente DC sia tra triodo di ingresso verso sfasatrice che sull’ingresso stesso.

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Vediamo le strumentali di questa mia versione:

Potenza: 20Watt RMS di picco, 15watt continuativi (decisamente migliorabile con altri trasformatori, portabile a 20 o 30Watt continuativi a seconda dell’impedenza del primario del TU e disponendo di un trasformatore di alimentazione migliore)
Banda Passante: 20Hz -0dB ~ 80kHz -3db
Smorzamento: 2,85
Rout: 2,8ohm
THD a 1 watt: 0,054%
THD a 10 watt: 0,36%
THD a 15Watt: 0,92% (migliorabile se potessi avere meno caduta di tensione anodica sull’alimentazione).

Le analisi di spettro, a 1 Watt

1Watt

A 10 Watt

10Watt

A 15 Watt

15Watt

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