Ho trovato una vecchia radio, che faccio?

  1. NON ATTACCARE LA SPINA !
  2. NON COMPRARE VALVOLE DI RICAMBIO ! (CLICCA PER APPROFONDIRE)
  3. NON IMBRATTARLA DI LUBRIFICANTE PER CONTATTI!

Una piccola spiegazione del punto 3: diverse persone pensano che prima di poter mettere in funzione una radio d’epoca sia necessario disossidare i contatti, oppure che i malfunzionamenti che la radio ha siano causati da cattivi contatti (è sicuramente uno dei tanti problemi che ci sono sono i contatti), ma essendo totalmente digiuni di elettronica si recano nella ferramenta sotto casa chiedendo qualcosa per pulire contatti e il “ferramentaio” nel 50% dei casi rifila un lubrificante per contatti e non un disossidante, il cliente non sapendo niente lo compra e si avvia a casa per compiere un piccolo disastro di cui potete vedere un’esempio nelle foto qui sotto:

La polvere e lo sporco di decenni si impastano con l’olio trasformando il telaio della radio in una schifosa patacca unta, molti componenti poi possono venir danneggiati dall’olio! e risolvere questi pasticci richiede trattamenti estremi come lavare il tutto con acqua e sapone che diventano un’ulteriore rischio di danneggiamento di altri componenti nonchè una grande perdita di tempo perchè dopo aver bagnato un telaio è necessario attendere parecchi giorni prima che sia completamente asciutto.

Dopo questa raccomandazione vediamo invece perchè non alimentare una radio: Molti vedono una radio a valvole come un “rettangolo di ferro con sopra delle valvole” messa dentro un mobile di legno, per loro non si cela null’altro dentro la loro radio. Ma sotto questo telaio di lamiera si cela tutto un groviglio di fili e componenti elettronici.

Il più grande errore che quasi tutte le persone commettono è comprare una radio in un mercatino o  tirarla fuori da una cantina o solaio e dire “e che bella! vediamo se funziona” attaccare la spina e vedere una nuvoletta di fumo uscire da essa.

Bhe forse la storia della nuvoletta ad alcuni potrebbe sembrare esagerata, comunque a qualcuno è capitato anche un principio di incendio! Nella foto sotto la dimostrazione di cosa potrebbe accadere collegando alla corrente una radio che non è mai stata revisionata.

Quando un’apparecchio elettronico resta fermo abbandonato per anni tutto quello di cui è costruito si deteriora. Con più la radio è vecchia o conservata male con più cresce il rischio di causare gravi danni tentando di accenderla e anche quando apparentemente sembra funzionare in realtà state correndo un grave rischio nel tenerla accesa!

Qualcuno crede che se le valvole si accendono allora la radio va, o pensano ce ne sia una da cambiare o di non essere capaci di sintonizzarla perchè non si sente nulla o solo un leggero ronzio anche se continuano a girare il pomello, o che non riceve nulla perchè sulle frequenze che può sintonizzare non trasmette più nessuno; sbagliatissimo in onde medie e in onde corte si possono ascoltare una miriade di stazioni, sopratutto in condizione di buona propagazione.

In realtà tra tutti i componenti di una radio, le valvole solitamente solo gli unici componenti a non avere problemi, raramente si guastano! I problemi stanno sotto, nel circuito, dove non si vede!

Quindi quando trovate una vecchia radio a valvole, anche se ben conservata non dovete mai collegarla alla spina perchè se un componente cede ed entra in corto potrebbe trascinare con se e portare alla distruzione di altri componenti magari ancora funzionanti.

Ma la mia radio funziona, sento delle voci! Non vuol dire niente perchè magari è stata conservata bene quindi si è accesa ma in ogni modo i suoi componenti sono invecchiati e non sono più affidabili, quindi potrebbe andare per un pò e poi ammutolirsi all’improvviso o anche gradualmente, magari facendo esaurire prematuramente una qualche valvola che sta funzionando in maniera non corretta a causa di qualche resistore o condensatore che non funziona più bene o fare un botto all’improvviso.

Inoltre l’invecchiamento fa mutare leggermente il valore di tanti componenti quindi le radio vanno sempre ritarate per poter garantire la migliore ricezione possibile di tutte le stazioni, anche le più lontane.

Quindi se vi capita in mano una bella radio a valvole e volete farla funzionare, desistete dall’attaccare la spina e datela in mano ad un’esperto che la sappia ispezionare e che sostituisca quei componenti insicuri che potrebbero causare problemi o danni se non sostituiti.

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6 Responses to Ho trovato una vecchia radio, che faccio?

  • Se l’hai impataccata di unto adesso devi smontare i trasformatori di alimentazione e di uscita, smontare la scala parlante, le valvole e lavarla con acqua tiepida a sgrassatore, anche un paio di volte, la asciughi con il compressore e la lasci a finire di seccare un posto asciutto e possibilmente caldo per almeno un paio di settimane, poi devi seguire tutta la prassi di una riparazione normale su una radio non funzionante, quindi cambiare tutti i condensatori a carta e verificare tutte le resistenze, rimontare i trasformatori e alimentare gradualmente sotto variac verificando tutto il circuito punto per punto, etc….

  • purtroppo ho letto in ritardo le tue dritte sulle cose da non fare. dopo aver riparato una radio a valvole ho pensato bene di usare lo spray disossidante e ora non funziona più. Come consigli di lavare l’apparecchio ?

  • non c’è nessuna istruzione o procedura da fare per far sintonizzare una radio rotta. La radio va riparata e ritarata, hai già rischiato ad alimentarla in condizioni originali.

  • Salve, sono il proprietario di una Murren 26 6205, è funzionante ma ricevo solo in FM. Le onde medie e corte sento solo fruscio. Come antenna c’è quella in dotazione a bordo. Onestamente non ricordo di aver mai sintonizzato in una di queste due gamme di frequenza. Mi potrebbe suggerire qualche indicazione da seguire prima di farla riparare?
    Grazie

  • Buona sera,sono il proprietario (ereditata dal nonno)di una bellissima cge 225;funziona ma da qualche tempo solo in onde medie,inoltre sento un fastidioso ronzio, che non cambia con la sintonia,cosa posso fare?

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Radio Kosmophon – Europhon e Ansaldo Lorenz riparate e convertite in FM

Non si conosce nemmeno il modello preciso di questa radio anche se sembra montare lo stesso telaio di almeno altre 3 radio simili che appaiono su radiomuseum.org tutti anonimi. Sulla scala parlante appare la scritta “lorentz” e si presume quindi che sia una Ansaldo Lorenz che monta però un telaio che reca la stampigliatura “Kosmophon”, il telaio sembra lo stesso della RM52 ma monta valvole 6BE6 / 6BA6 / 6AT6 invece delle rispettive versioni a 12volt della RM52 (12BE6 / 12BA6 / 12AT6).

In ogni modo è una radio da comodino della metà degli anni 50, molto carina e che ha anche un’ottima ricezione nella gamma OM/OC in modo nativo, molto migliore di tanti radioloni grossi e di marca anche come qualità dell’audio.

Questa mi è stata consegnata in condizioni di originalità, mancavano le manopoline e aveva la bobinetta di oscillatore locale OM staccata dal supporto con i fili strappati. La si voleva dotare di modulo FM e l’oscillatore locale OM era l’unica cosa che serviva, quando si dice che la sfiga ci vede bene…

In ogni modo il restauro è stato abbastanza veloce, con il solito cambio di condensatori e parecchie ore per riuscire a ri-sistemare la bobinetta nella sua sede, dopo aver ripescato 3 fili grossi come capelli che faticavo a vedere anche sotto la lente e per capire dove diavolo andavano a collegarsi orginariamente. Ho installato il modulo fasciettandolo a una delle 2 media e la radio ha funzionato.

Ho poi stampato 3 manopoline con la stampante 3D per completarla.

Eccola in funzione

Kosmophon

Qui sotto una radio marchiata Kosmophon, che usa lo stesso identico telaio e ha solo un mobilino esteticamente diverso.

Ecco in funzione anche questa

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2 Responses to Radio Kosmophon – Europhon e Ansaldo Lorenz riparate e convertite in FM

  • no, all’epoca c’erano decine di piccoli marchi che facevano radioline che alla fine montavano dentro tutte lo stesso telaio identico e variavano tra loro solo nel mobilino esterno e nella scala parlante, di fatto sono tutte uguali… Kosmophon… Europhon… Eurovox… Radio Phonetta… e tantissime altre

  • Ho appena acquistato una radiolina simile.ha un marchio con una “Z” al centro della scala.qualcuno è in grado di sapere il costruttore?

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SB Settled34 – Pushpull Ultralineare di EL34

Questo schema mi è stato richiesto da Marco dopo avermi ordinato un set di trasformatori per un pushpull di EL34. Pubblico questo schema per accontentare le tante persone che mi richiedono progetti facenti uso di questa valvola. Se sei interessato a una versione Single Ended con la EL34 clicca qui.

Le strumentali qui riportate sono reali e si riferiscono all’esemplare da me progettato e da me costruito con i trasformatori da me prodotti rispettando lo schema da me realizzato e qui pubblicato. Questo circuito funziona benissimo. Se avete intenzione di realizzare questo progetto potete contattarmi e ordinarmi il set di trasformatori. Se decidete di realizzare lo schema con trasformatori di diversa provenienza e quindi con caratteristiche diverse da quelli prodotti da me non sono responsabile dei malfunzionamenti dello stesso o se questo non rispecchia le caratteristiche strumentali da me riportate e vi assumete l’onere di analizzare il circuito con adeguate strumentazioni e giungere in modo autonomo alla messa a punto con conseguente modifica dello schema per farlo funzionare correttamente e anche questo caso non garantisco il raggiungimento dei miei risultati. Quindi per la buona riuscita vi consiglio di usare i miei trasformatori.

Il set di trasformatori completo per realizzare questo progetto costa €514,00 se siete interessati contattatemi attraverso questa form.

Ecco lo schema premium.

Nota: nelle foto che seguono vedrete montate delle valvole raddrizzatrici, sono un ripiego perchè il trasformatore era stato deciso dal cliente che voleva appunto le raddrizzatrici e altri trasformatori aggiuntivi che ho messo io poi dopo per correggere il progetto iniziale del cliente che era sbagliato, tale sezione di alimentazione non era molto stabile nonostante funzionasse (ho fatto il meglio che potevo con un trasformatore che era già fatto), ma lo schema qua sopra è stato rivisto e corretto con un ponte di diodi.

Il montaggio di Marco purtroppo non era all’altezza di poter funzionare, vediamo le foto:

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Ho così optato per l’unica soluzione possibile, ossia smontare tutto e ricostruirlo da zero, già che c’ero, visti i costi irrisori, ho anche fatto verniciare la scatola di alluminio fatta da Marco.

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Nella foto qui sotto potete vedere il mio cablaggio, come spesso capita durante la messa a punto di uno circuito nuovo (se si è capaci e se si riesce a capire cose si può migliore e come farlo) si apportano delle modifiche allo schema, in questo caso ho aggiunto un trasformatore di alimentazione vintage ma perfettamente funzionante che avevo sotto mano perchè volevo alimentare tutta la sezione driver con un’alimentazione separata rispetto quella delle finali, è per questo che in cima a questa pagina per ora non c’è lo schema della sezione di alimentazione, devo ricalcolare un nuovo TA e buttare giù uno schema definitivo che non necessiti di aggiunte.

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Strumentali
(ottenibili solo rispettando lo schema e utilizzando il mio trasformatore d’uscita Mod. 28090UH15)

Banda passante a 1Watt RMS: 20Hz ~ 150Khz -3db
Banda passante a 25Watt RMS: 15Hz ~ 100khz -3db
Banda passante alta tagliata volutamente a 70khz tramite C9 come parte dell’ottimizzazione del circuito.
Potenza massima: 28Watt RMS
Fattore di smorzamento DF: 26,6
Rout: 0,3ohm
Distorsione THD a 1Watt: 0,0017%
Distorsione THD a 25Watt: 0,0087%

Analisi di spettro

1watt-opt

25watt-opt

La pulizia dell’onda quadra a seguito dell’ottimizzazione del circuito attorno agli eccezionali trasformatori. Ringing praticamente assente! sotto le foto a 1khz e 10khz.

Q1khz

q10khz

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