Phonola 561 / Phonola 561 e-tubes restauro e conversione FM

Questa è una misteriosa phonola 561 variante sconosciuta, oppure un pasticcio fatto da qualche riparatore d’epoca. Ho ricevuto questa radio in condizioni di cantina, il restauro è cominciato con lo smontaggio e la rimessa a nuovo del mobile e fin qui nessun problema particolare. I problemi sono cominciati quando ho preso in mano il telaio perchè era stato evidentemente pasticciato da qualche riparatore all’epoca e non riuscivo a identificare un modello preciso, le valvole montate erano 6A8g – 6K7g – 6B8g – 6V6g – 5Y3g e l’occhio magico 6E5. Lo schienale addirittura riportava scritto phonola 559! Ho trovato un documento che riporta tutte le varianti di questo telaio, ecco qui sotto il riassunto:

Come è possibile vedere la 559 non centra niente con questo telaio perchè monta valvole a bicchiere, tra tutte, quella che più assomiglia è la 561B che monta la 6Q7g dove io avevo una 6B8 e non ha l’occhio magico. Dopo un paio d’ore a studiarmi il pastrocchio fatto dal riparatore d’epoca ho dovuto scegliere la strada più lunga, ma l’unica possibile per arrivare ad avere un telaio che potesse funzionare, ossia smontare quasi tutto il circuito di alimentazione (smanazzato dal riparatore d’epoca) e tutto il circuito tra la 6B8 e la 6V6 e poi con lo schema della 561B ricostruire tutto, convertendola di fatto in una 561B. Anche perchè buona parte dei conduttori con la guaina di plastica si sbriciolava… in pratica non avevo nessun’altra strada se non ricostruirla…

Finito di ricablare il circuito ho potuto fare la prima accensione e ho constatato che l’oscillatore locale era bloccato su tutte le gamme, quindi mi sono dovuto mettere a cambiare tutti i condensatori nel gruppo RF, ripartiti gli oscillatori locali mi sono scontrato con le fameliche medie frequenze phonola che non vanno mai, ho dovuto cambiare le prime 2 per e poi aggiungerci un condensatore fisso + trimmer capacitivo perchè era sostanzialmente impossibile da allineare (come tutte le MF phonola del resto).

Ed ecco che in onde corte ha preso a ricevere qualcosa per lo meno…

Ho quindi proseguito installando il modulo FM, e rimontando la radio che era pronta.

561 E-Tubes

L’articolo prosegue con l’illustrazione di un’altra variante che sembra essere la 561 senza altre lettere dopo, quella che su radiomuseum chiamano e-tubes, con la sola eccezione di montare una 5Y3g al posto della WE54. Praticamente durante la seconda guerra mondiale la phonola ha prodotto robe in maniera creativa con quello che aveva disponibile. Anche questa versava in condizioni abbastanza brutte, sporco e ruggine come se non ci fosse un domani.

Anche qui il lavoro è consistito nella pulizia e parziale ricostruzione.

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6 Responses to Phonola 561 / Phonola 561 e-tubes restauro e conversione FM

  • Puoi cercare su ebay, se ne trovano… eviterei magari l’oscillatore modulato SRE, perchè secondo me è un baracchino. Per l’uso e come si effettuano le tarature ci sono diversi siti che ne parlano.

  • Per quello che riguarda i condensatori di carta vecchi mi mancano i 2 dell’antenna e pochi altri, gli altri li ho già testati e se il caso sostituiti subito.
    Non avevo ancora aperto le MF per paura di far danni..
    Per quello che riguarda il generatore di MF oltre a non averlo non saprei dove comperarne uno al giusto prezzo e come usarlo.

  • I condensatori a carta vanno cambiati tutti, devi aprire anche le MF per vedere che non ce ne siano di nascosti, gli elettrolitici di piccolo taglio anche, quelli grossi a vitone si può provare a rigenerarli, i condensatori a mica coperti di cera di solito hanno fattori di dissipazione elevati, quello che crea maggiori problemi è quello che arriva alla griglia dell’oscillatore locale. devi verificare anche il valore di tutte le resistenze. Poi ovviamente la radio va tutta ritarata, quindi ti serve un generatore RF modulata e devi cominciare ad allineare le MF e il gruppo RF… e non girare grani e casaccio.

  • Ho cambiato i condensatori fuori scala (forse non tutti) però non ho toccato i 4 gruppi MF, la 5Y3G (cambiata) era esaurita e la 6P7G (non cambiata) non è efficientissima (le ho provate tutte con un prova-valvole della SRE).

    I parametri di tensione in uscita del trasformatore sono corretti,

    Dopo l’accensione tutto sembra funzionare bene e non si scalda nulla; se attacco una fonte sonora al FONO si sente benissimo ma non si riesce a sintonizzare nulla (non si sentono neanche i rumori di fondo classici). Se attacco l’antenna non cambia nulla.

    Ora non so come fare per far funzionare la ricezione.

    Suggerimenti?

  • Ciao.
    Sto riparando una 561F. Ti posso chiedere un consiglio?
    Grazie

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2A3 Single Ended

Ecco un’altro progettino per gli autocostruttori hobbysti dopo i 3 progetti con la EL34 ho pensato a qualcosa di leggermente più impegnativo dal punto di vista costruttivo con un triodo a riscaldamento diretto, più esattamente con la 2A3. Questa valvola è in grado, con una tensione anodica relativamente bassa, di dare in uscita una potenza di circa 3,5/4 Watt RMS che possono sonorizzare con ottima qualità una stanza da 20metri quadrati se abbinate l’amplificatore con diffusori ad alta efficienza. Ho utilizzato per il driveraggio e una coppia di 6SL7 configurate come Mu Follower, le quali pilotano la valvola finale polarizzata con un semplice selfbias. La strana connessione del catodo della 2A3 con il secondario del trasformatore è un semplice feedback locale (molto leggero in quanto il Mu della 2A3 è molto basso), questo accorgimento è assolutamente necessario per aumentare lo smorzamento del circuito quel tanto che basta per far suonare bene l’apparecchio, infatti è abbastanza comune che gli apparecchi zero feedback suonino con le frequenze basse gonfie sopratutto se non li volete necessariamente abbinare a casse monovia, potete cliccare qui per leggere un’articolo che riguarda gli apparecchi zero feedback. Questo leggero tasso di controreazione locale non rovinerà assolutamente il risultato sonoro finale che ne risulterà migliore.

Per ragioni di semplicità realizzativa ho deciso di raddrizzare utilizzando comuni diodi al posto di una qualche valvola raddrizzatrice, l’ammortizzamento necessario a sopprimere il rumore di commutazione dei diodi è costituito da R15, una semplice resistenza da 22ohm seguita poi da una cella CLC con capacità belle abbondanti. Particolare cura invece sull’alimentazione dei filamenti alimentati in corrente continua filtrata formata da 2 celle CLC (una per ogni valvola).

I filamenti delle valvole driver sono alimentati in corrente alternata in quanto alimentare in continua valvole a riscaldamento indiretto è assolutamente inutile, se la linea dei filamenti è cablata correttamente non ci sarà nessun ronzio, se il ronzio c’è vorrà dire che dovrete cablare meglio, alimentare in continua invece è solo una via più semplice (come spazzare la polvere sotto al tappeto). La valvola bassa ha un capo del filamento riferito a massa mentre la valvola alta ha un capo del filamento riferito alla tensione ottenuta con il partitore formato da R20/R21. Questo accorgimento, per chi non lo sapesse già, serve per mantenere più bassa possibile la differenza di potenziale fra catodo e filamento in quanto in un Mu Follower la valvola alta ha il suo catodo a circa metà della tensione anodica. Se non si utilizzasse questo accorgimento e si riferisse a messa anche il filamento della valvola alta si richierebbe la scarica interna tra filamento e catodo con conseguente guasto della valvola.

Potete vedere il costo del set di trasformatori completo necessario a costruire questo single ended di 2A3 cliccando qui.

Ecco lo schema premium (clicca per ingrandire)

La resa sonora sarà sicuramente di buon livello e soddisfacente, se vuoi vedere un’altra realizzazione con la 2A3 di SB-LAB clicca qui.

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Radio Pathè 105A – Restauro e Conversione FM

Questa piccola radiolina francese mi è stata consegnata in condizioni abbastanza pracarie, era stata riparata diverse volte nel corso della sua storia, molti componenti sono stati sostituiti lasciando moncherini da tutte le parti, oltre a diversi pasticci e modifiche non proprio sani. Il lavoro di restauro è consistito nel ripristino da schema dell’intero circuito con sostituzione di tutti i condensatori e diverse resistenze marce.

Particolarmente problematico è stato trovare il modo di alimentare il modulo FM in quanto questa radio è di quelle senza trasformatore, che vanno solo a 110V e hanno dentro delle grosse resistenze per alimentare filamenti e lampadine mentre la raddrizzatrice raddrizza direttamente la tensione di rete, con un pò di ingegno sono comunque riuscito nel mio intento senza aggiungere trasformatorini dentro la radio. La modifica per alimentare il modulo prevedere l’uso della linea di alimentazione dei filamenti delle valvole che in originale è così:

Modificato in questo modo:

Il concetto della modifica è molto semplice: al capo della resistenza da 150ohm si formano circa 7/8volt a vuoto per via della corrente che scende dai filamenti delle valvole, questa tensione è sufficiente ad alimentare il modulo FM con condensatore elettrolitico maggiorato, il diodo 1N4007 invece cortocircuita a massa la semionda negativa che sarebbe ignorata dal raddrizzamento a singola semionda del modulo, in questo modo causo meno raffreddamento dei filamenti delle valvole e minore riscaldamento della resistenza.

Il mobiletto come sempre è stato sverniciato e tirato a nuovo.

Eccola in funzione

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