Generatore di segnale bilanciato fino a 180vpp di ampiezza – Invertitore di Fase

Mi è venuta questa idea ripensando a tutte le volte che volevo testare su tavolaccio qualche valvola finale un pò grossa, magari anche in pushpull… sempre a perdere tempo montando oltre allo stadio finale anche lo stadio driver complicandomi il lavoro inutilmente, o quando devo testare finali e pre hifi con ingressi bilanciati. I normali generatori di funzioni non hanno uscite con uno swing molto ampio e quindi non sono sufficienti a pilotare direttamente valvole finali, inoltre erogano solo segnali sbilanciati.

Per questo motivo ho progettato e costruito un circuito costituito da un’oscillatore sinusoidale a 1khz ed uno stadio ad amplificazione differenziale a stato solido seguiti da uno doppio SRRP a valvole per l’amplificazione in tensione, in modo da aver disponibile anche un’uscita bilanciata. La massa del circuito è scollegata dalla messa terra della presa elettrica in modo che possa essere usato per iniettare segnale anche dentro a radio d’epoca col telaio sotto rete, nella modalità indipendente. Sotto lo schema (clicca per ingrandire)

L’apparecchio è munito di un connettore jack anteriore che permette di collegargli il generatore di funzioni, quando un jack è connesso all’ingresso l’oscillatore interno a frequenza fissa e la regolazione del volume vengono escluse, la connessione del generatore di funzioni però fa perdere l’isolamento da rete, in quando la massa del generatore sarà sicuramente collegata a terra, ma questo poco importa in quanto col generatore di funzioni si lavora sopra apparecchi hifi che non hanno questi problemi.

Per la sezione oscillatore ho usato un normalissimo transistor BC337, il trimmer “LIN” va regolato affinchè inneschi l’oscillazione che, aiutandosi con un’oscilloscopio, va poi portata alla massima ampiezza indistorta (circa 6Vpp). Lo sfasatore è realizzato con un doppio opamp MC1458, impostato a guadagno unitario, il trimmer BAL serve a bilanciare l’ampiezza delle 2 fasi, sempre aiutandosi con l’oscilloscopio bisogna regolarlo finchè le 2 onde in uscita dal circuito a valvole sono perfettamente della stessa ampiezza, la regolazione va fatta tenendo il volume ragionevolmente sotto al massimo consentito in quanto verso il limite estremo la slinearità delle valvole potrebbe causare leggeri sbilanciamenti.

L’SRPP è formato da un doppio triodo a catodo comune 6J6 / ECC91, scelta per il guadagno e per le ridotte dimensioni e anche per riciclare il supporto semi assemblato di un vecchio progetto che era montato nel contenitore che ho utilizzato dove era presente uno zoccolo a 7 pin, comunque è ottima valvola per stadi diffenziali, nata espressamente per questo. Mentre la parte alta dell’SRPP è formato da una normale ECC82 / 12AU7.

La rete di resistenze attorno alle griglie della 6J6 funziona sia da ancoraggio per i condensatori d’uscita sia da rete di NFB locale, assolutamente necessaria per mantenere la massima linearità e abbassare il più possibile l’impedenza d’uscita dei segnali, queste resistenze vanno messe con tolleranze all’1% oppure selezionate col valore uguale.

L’ampiezza massima del segnale in uscita è di 180Vpp per ogni fase, 360 se si prendono solo  2 estremi. Qui sotto ci sono le misure che ho fatto sul segnale emesso dal circuito, considerando che non ho montato valvole di prima scelta ma roba tirata su dal cartone di quelle senza scatola mai testate dove c’è di tutto un pò e un opamp dal cassettino dove si ammucchia rumenta da 25anni il risultato non è male con una THD di 0,7% con un livello di uscita da 30Vpp, non mi interessava una perfezione estrema ma sicuramente con valvole selezionate e un opamp migliore si possono ottenere risultati stupefacenti.

Spettro 300Vpp

Il grafico di banda passante, sinceramente non mi soddisfa molto e penso la colpa sia dell’opamp, appena avrò tempo faccio un’upgrade e ripubblico i risultati…

Il comportamento con le onde triangolari e quadre è eccellente.

Foto del montaggio…

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Philips 610A – Telaio – Riparazione e conversione FM

Ho ricevuto il telaio di questa mastodontica radio philips, una 610A, variate da pavimento non documentata, probabilmente destinata al solo mercato italiano della più piccola BX610A.

La riparazione è consistita nella solita pulizia del telaio con sostituzione di tutti i condensatori a carta e la ricostruzione di un paio di moduli LARES che nelle foto a seguire si vedono riprodotti nel circuito su 2 ritagli di basetta 1000 fori. Il trasformatore d’uscita (pushpull) risultava interrotto per metà e la EL41 montata su quella sezione era guasta, ho proceduto con il riavvolgimento parziale del trasformatore riportandolo in vita e sostituendo la EL41 con una valvola in efficienza. Ho litigato parecchio con il commutatore di gamma che dava falsi contatti e scoppiettava, alla fine la perseveranza nel lavarlo ha avuto la meglio. In fine ho installato un modulo FM.

Foto del telaio dopo la riparazione e l’installazione del modulo FM

L’altoparlante aveva la bobina mobile bloccata dallo sporco, ho proceduto a smontarlo e a ripulirlo con aria compressa e tutto è tornato a funzionare. Particolarmente impegnativo è stato poi il rimontare la funicella di sintonia, infatti in questo telaio ne sono necessarie ben 3 distinte, una tra perno e puleggia del variabile, una tra puleggia del variabile e la puleggia che comanda l’asta e infine una terza che muove l’ago dell’indicatore, è stato una vera e propria lotta di diverse ore riuscire a montare i primi 2 senza che si accavallassero bloccandosi o candendo fuori dai bordi delle pulegge privi di spalle. Nel video sotto la dimostrazione del funzionamento.

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2 Responses to Philips 610A – Telaio – Riparazione e conversione FM

  • Grazie mille per il tuo messaggio! È meraviglioso sapere che hai ritrovato una radio identica a quella che apparteneva a tua nonna. Capisco perfettamente l’emozione che si prova nel voler riportare in vita un oggetto così prezioso, legato a tanti ricordi. Avere il desiderio di condividerlo con tuo nipote rende tutto ancora più speciale. Sono certo che, con la giusta cura e attenzione, riuscirai a farla risuonare nuovamente.

    Se dovessi avere bisogno di qualche consiglio tecnico durante il restauro, non esitare a chiedere. Auguri di cuore per il tuo progetto e tanti saluti!

  • Buonasera. Girovagando su internet in cerca di notizie su una radio ereditata da mia nonna, ho trovato finalmente la foto di una radio identica alla mia. Ho cercato tanto ma sembrava che non fosse mai stata prodotta. Oggi, inaspettatamente, la smentita. Era da tempo che avevo voglia di pulirla ed, eventualmente, “metterci mano” per farla sentire a mio nipote (ho 69 anni). Guardando il video e leggendo le informazioni contenute nella pagina, pur non possedendo alcuno schema, mi è venuto il coraggio di tentarci. Grazie ed auguri per la bellissima attività. Luigi Fornari

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SB Varuna “Phono” – Single Ended 6V6GT

Prototipo: questo amplificatore non è in vendita.

Da un pò di tempo volevo assemblare qualcosa con le 6V6 quindi ho preso la palla al balzo quando ho trovato una bella coppia di 6V6 NOS ad un mercatino, volevo anche che avesse anche l’ingresso phono per un giradischi MM ma semplice da realizzare, ho quindi deciso di fare un semplicissimo single ended con una 12SL7 sull’ingresso (1 triodo per ogni canale) e le 6V6GT connesse categoricamente a pentodo sull’uscita. Il trasformatore d’uscita utilizzato è l’ormai stra collaudato SE5K6-UNI. Mentre per la parte phono ho realizzato apposta per l’occasione un piccolo pre a stato solido utilizzante solo discreti.

Iniziamo con il modulo phono esclusicamente per testine MM

Questa è l’analisi di spettro del solo modulo RIAA

L’amplificatore è stato assemblato sopra un quadro in legno, qui sotto il montaggio:

E come si presenta esteriormente

Il carattere sonoro di questo apparecchio è volutamente (da circuito) meno brillante e più rotondo in gamma alta perchè volevo provarlo con casse ad alta efficienza (klipschorn heresy) con tweeter a tromba, il tasso di retroazione minimale in quanto queste casse sono notoriamente carenti in gamma bassa.

Strumentali
Potenza: 2,85 Watt RMS per canale @ 3Vpp in ingresso
Fattore di smorzamento DF: 4.0
THD @ 1 watt: 0,5%

Grafico di banda passante @ 1 watt (linea)

Banda passante entrando sul pre phono per mezzo del reverse riaa (fase omessa perchè invertente)

Quadra @ 1khz e 10khz

Analisi di spettro @ 1 watt (linea)

Analisi di spettro @ 1 watt (phono)

Come suona: I bassi si sentono eccome, e il volume è eccezionale, con 3 watt la stanza si riempie di musica piacevole e potente, si sentono gli alti e i bassi, le voci sono calde e presenti, vien da chiedersi a che servano altri amplificatori più potenti. Gli ho abbinato l’USB mini DAC, ho ascoltato dapprima una nona di Beethoven che veramente faceva schifo, ma evidentemente il CD non era tanto buono, poi ho provato una quattro stagioni di vivaldi, e devo dire che con i miei amici che ascoltavano insieme a me, tra cui un musicista di orchestra, ci siamo zittiti e chiesti cosa stava succedendo: una cosa meravigliosa ???? Poi ho ascoltato i Pink Floyd e altri complessi, e voci di cantanti moderni, tutto bello e piacevole. Ho portato in giro l’amplificatore da qualche amico e provandolo con vari tipi di casse tra cui delle JBL LX66, e tutte suonava in modo piacevole e i pavimenti vibravano per i bassi… Insomma un oggetto che sono fiero di aver realizzato.

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1 Responses to SB Varuna “Phono” – Single Ended 6V6GT

  • Il mio orecchio destro è un po più sordo del sinistro e la mia competenza non mi consente di dare giudizi con parole di cui non conosco bene il significato. Queste sono le mie impressioni. L’oggetto è bello da vedere e fa la sua figura nel salotto, ed ha ottenuto commenti graziosi da chiunque l’ha visto. Il problema iniziale era ma riuscirà la sua potenza a muovere gli altoparlanti delle mie casse? Ho le Klipsch Heresy III, con alta dinamica, a memoria 98 dB, comprate tempo fa con l’idea di utilizzarle con un piccolo valvolare come questo. Ebbene sì, la risposta è positiva, i bassi si sentono eccome, e il volume è eccezionale, con 3 watt per canale la stanza si riempie di musica piacevole e potente, si sentono gli alti e i bassi, le voci sono calde e presenti, vien da chiedermi perchè ho un altro amplificatore da 60+60 Watt. Ho utilizzato il USB mini DAC, ho ascoltato dapprima una nona di Beethoven che veramente faceva schifo, ma evidentemente il file utilizzato non era tanto buono, poi ho provato una quattro stagioni di vivaldi, e devo dire che con i miei amici che ascoltavano insieme a me, tra cui un musicista di orchestra, ci siamo zittiti e chiesti cosa stava succedendo: una cosa meravigliosa 😉 Poi ho ascoltato i Pink Floyd e altri complessi dei miei tempi, e voci di cantanti moderni, tutto bello e piacevole. Ho ascoltato CD e provato il giradischi, il quale però dava una forte ronzio, che abbiamo risolto connettendo la massa del giradischi alla parte metallica dell’amplificatore. Ho poi portato in giro l’amplificatore provandolo con vari tipi di casse, quelle di mio fratello erano delle JBL LX66, e tutte suonavano in modo piacevole e i pavimenti vibravano per i bassi 🙂 . Insomma un oggetto che sono fiero di possedere.

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