Blaupunkt MU670W – Restauro

Aperta parentesi…

Ogni volta che vedo queste cose vorrei trovare l’artefice per dargli una sberla… come se quel filo di rame possa essere uguale al fusibile… infondo dentro al fusibile c’è un sottile filo, filo per filo tanto è uguale… Cito da Wikipedia:

Un fusibile elettrico (detto semplicemente fusibile) è un dispositivo elettrico in grado di proteggere un circuito dalle sovracorrenti (causate per esempio dai cortocircuiti). Il fusibile è composto da una cartuccia, attraversata da un sottile filo conduttore nel quale passa la corrente nominale del circuito da proteggere; questo filo è l’elemento fusibile vero e proprio, con una portata amperometrica ben precisa. Quando sopraggiunge una sovracorrente, il filamento fonde provocando l’apertura del circuito.

Che ci frega della precisione, un fusibile da 1 Amper… il filo sottile di rame… 20 Amper, forse di più… Molte radio d’epoca che mi arrivano con trasformatori bruciati sono state danneggiate da persone che le hanno volute accendere in condizioni di cantina, nelle poche che sono dotate di fusibile le persone lo ponticellano per di accenderle a tutti i costi come se il fusibile fosse senza scopo e non un dispositivo di protezione che se salta indica che qualcosa di grave s’è guastato e forse non è il caso di insistere… Fortuna ha valuto che il trasformatore di questa radio fosse ancora funzionante apparentemente senza danni.  Chiusa parentesi.

La radio era in condizioni di semi originalità con nessun intervento di manomissione a parte il fusibile ponticellato e la mascherina riverniciata oro.

Il lavoro di ripristino è stato convenzionale con la sostituzione di quasi tutti i condensatori a carta, ne ho lasciati alcuni di capacità veramente piccola e non critici, e testati non in perdita, esclusivamente perchè raggiungerli per dissaldarli e sostituirli era veramente impossibile; questa radio è veramente progettata malissimo con molte parti inaccessibili se non sventrandola completamente, alcuni dei condensatori che ho dovuto sostituire per forza hanno richiesto quasi un’ora di tentativi e per fortuna che l’elettrolitico principale da soli 8+8uF si è rigenerato senza storie in pochi minuti.

Eccola in funzione

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Audio Research Reference 210 Monoblock Amplifiers – Problema Trasformatore che Vibra

Ho ricevuto una coppia di Audio Research REF 210 uno dei quali aveva il trasformatore di alimentazione che ronzava molto forte, avevano già provato a zittire detto trasformatore ri-resinandolo ma la soluzione si era rilevata essere provvisoria in quanto dopo pochi mesi il trasformatore aveva ripreso a ronzare di nuovo. Dopo un lungo esame di tutta l’elettronica ho stabilito che non c’erano guasti, nè condensatori marci nè altre cose.

La casa madre non fornisce pezzi di ricambio e propone solo la spedizione negli USA dell’intero apparecchio difettoso a cui avvolgeranno un trasformatore apposta per lui e a prezzi decisamente alti. Quindi si è deciso di produrre un ricambio made in italy. Il trasformatore originale è stato trattato per liberarlo dalla spessa resinatura che lo ricopriva e immediatamente si scopre che questo trasformatore non ha i lamierini intervallati come si fa di solito con i trasformatori di alimentazione ma ha tutte le “E” da una parte e le “I” dall’altra, poi saldati con una saldatura ad arco, cosa che si fa per velocizzare il processo di montaggio e che causa parecchie dispersioni al trasformatore e il rocchetto di cartone fermato con un pezzo di compensato come testimoniamo le foto qui sotto.

È stata poi avvolta una copia del trasformatore originale, che andava resinato senza chiusure per essere poi montato a banco nell’amplificatore…

Con sorpresa il primo clone ancora presentava ronzio, (comunque non forte come il pezzo originale) al chè ho cominciato a fare parecchie ricerche. Le correnti di carico di tutti i secondari erano molto al di sotto delle possibilità del trasformatore che non risultava quindi sovraccarico, però almeno altre 4 persone di cui altro collega riparatore riferivano che questo tipo di difetto fosse presente su molti di questi apparecchi. L’amplificatore ha un ritardo in fase di accensione che dura qualche minuto e che vede la corrente dell’avvolgimento dell’anodica principale salire gradualmente da 0 fino a circa 700mA con la vibrazione che aumenta con l’aumentare della corrente di questo singolo secondario che tecnicamente, per la sezione del filo con cui è avvolto, deve poter erogare correnti diverse volte maggiori di questa… Poi ho iniziato a notare che se ritoccavo la tensione primaria dal variac, correnggendola (verso l’alto) anche di meno di 10volt per un’istante c’era un picco di corrente e un’aumento del ronzio… carica dei condensatori.

Ho quindi concluso che in questo apparecchio, che dopo il ponte raddrizzatore ha un’enorme batteria di condensatori in parallelo quasi 6000uF caricati a 420volt, il trasformatore patisse terribilmente gli spunti di carica degli stessi… Una semplice simulazione con Spice risolve ogni dubbio su questa teoria…

Molti condensatori piccoli in parallelo mostrano una ESR molto bassa… La volontà di AI di abbassare l’ESR del circuito al minimo si evidenzia anche dal fatto che abbiano usato addirittura 2 fili da circa 3mm quadrati in parallelo per connettere il ponte raddrizzatore alla scheda, questo potrà essere positivo dal punto di vista sonoro per il circuito che viene alimentato (sinceramente non so fino a che punto questo possa essere apprezzabile) ma è terribile per il trasformatore, il circuito simulato sopra con spice ricalca la situazione che vive il trasformatore, c’è un generatore di segnale che eroga una sinusoide a 50Hz attraverso un ponte di diodi verso un condensatore da 6000uF che viene caricato a 420volt, alla fine del circuito c’è una resistenza di carico da 552ohm che assorbe i 760mA come dentro l’apparecchio reale. Il grafico in verde mostra i picchi istantanei di corrente assorbiti dal condensatore che ha una ESR prossima a 0, picchi che sfiorano i 50 Amper !!! Gli stessi picchi di corrente si sono presenti addosso al generatore alternati per polarità. Quindi il secondario del trasformatore, sebbene in continuativo non sia sovraccarico, vede degli spunti di pochi millisecondi ma da 50Amper all’inizio di ogni ciclo, la situazione si sarebbe potuta contenere ponendo in serie al positivo del ponte di diodi una resistenza da pochi ohm.

Ulteriori problemi del trasformatore sono dovuti all’uso di un nucleo fortemente rettangolare, quindi tanti lamierini e la mancanza di chiusure durante la resinatura, quindi non sono serrati quando resini e quando avviti o sviti il trasformatore della sua sede li muovi. In fabbrica hanno optato per la saldatura ad arco che blocca tutto… tranne i lamierini al centro… e una resinatura estrema che però negli anni sottoposta alle continue sollecitazioni meccaniche finisce prima o poi per cedere quando forse potevano modificare il tipo di montaggio o il formato del pacco… Però immagino che qualcuno del reparto commerciale abbia pensato che è meglio chiedere 2000€ dopo qualche anno per cambiarlo con un’altro che farà ancora la stessa fine piuttosto che fare un pezzo esente da problemi o aggiungere una resistenza da qualche ohm dopo il ponte…

Ho quindi avvolto un nuovo trasformatore, questa volta l’ho chiuso subito e l’ho resinato da chiuso con una resina maggiormente penetrativa e l’ho montato senza toccare le sue chiusure, anche se questo significava modificare il tipo di montaggio dentro l’amplificatore, nella foto qui sotto si vedere il trasformatore montato ancora in modo provvisorio con i fili lunghi…

Il nuovo trasformatore presenta un ronzio residuo irrilevante e che viene coperto dal rumore della ventola. Ho quindi decreato fosse accettabile e l’ho sottoposto a una giornata interna di test senza riscontrare problemi.

Detto trasformatore di ricambio è disponibile in replica per €350,00 compresa la spedizione.

Parere del proprietario:

ciao, stanno suonando che è una meraviglia, grazie di cuore sei molto bravo, gian

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SB Settled34 – Pushpull Ultralineare di EL34

Questo schema mi è stato richiesto da Marco dopo avermi ordinato un set di trasformatori per un pushpull di EL34. Pubblico questo schema per accontentare le tante persone che mi richiedono progetti facenti uso di questa valvola. Se sei interessato a una versione Single Ended con la EL34 clicca qui.

Le strumentali qui riportate sono reali e si riferiscono all’esemplare da me progettato e da me costruito con i trasformatori da me prodotti rispettando lo schema da me realizzato e qui pubblicato. Questo circuito funziona benissimo. Se avete intenzione di realizzare questo progetto potete contattarmi e ordinarmi il set di trasformatori. Se decidete di realizzare lo schema con trasformatori di diversa provenienza e quindi con caratteristiche diverse da quelli prodotti da me non sono responsabile dei malfunzionamenti dello stesso o se questo non rispecchia le caratteristiche strumentali da me riportate e vi assumete l’onere di analizzare il circuito con adeguate strumentazioni e giungere in modo autonomo alla messa a punto con conseguente modifica dello schema per farlo funzionare correttamente e anche questo caso non garantisco il raggiungimento dei miei risultati. Quindi per la buona riuscita vi consiglio di usare i miei trasformatori.

Il set di trasformatori completo per realizzare questo progetto costa €514,00 se siete interessati contattatemi attraverso questa form.

Ecco lo schema premium.

Nota: nelle foto che seguono vedrete montate delle valvole raddrizzatrici, sono un ripiego perchè il trasformatore era stato deciso dal cliente che voleva appunto le raddrizzatrici e altri trasformatori aggiuntivi che ho messo io poi dopo per correggere il progetto iniziale del cliente che era sbagliato, tale sezione di alimentazione non era molto stabile nonostante funzionasse (ho fatto il meglio che potevo con un trasformatore che era già fatto), ma lo schema qua sopra è stato rivisto e corretto con un ponte di diodi.

Il montaggio di Marco purtroppo non era all’altezza di poter funzionare, vediamo le foto:

DSCN6092

IMG-20160324-WA0002

Ho così optato per l’unica soluzione possibile, ossia smontare tutto e ricostruirlo da zero, già che c’ero, visti i costi irrisori, ho anche fatto verniciare la scatola di alluminio fatta da Marco.

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Nella foto qui sotto potete vedere il mio cablaggio, come spesso capita durante la messa a punto di uno circuito nuovo (se si è capaci e se si riesce a capire cose si può migliore e come farlo) si apportano delle modifiche allo schema, in questo caso ho aggiunto un trasformatore di alimentazione vintage ma perfettamente funzionante che avevo sotto mano perchè volevo alimentare tutta la sezione driver con un’alimentazione separata rispetto quella delle finali, è per questo che in cima a questa pagina per ora non c’è lo schema della sezione di alimentazione, devo ricalcolare un nuovo TA e buttare giù uno schema definitivo che non necessiti di aggiunte.

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Strumentali
(ottenibili solo rispettando lo schema e utilizzando il mio trasformatore d’uscita Mod. 28090UH15)

Banda passante a 1Watt RMS: 20Hz ~ 150Khz -3db
Banda passante a 25Watt RMS: 15Hz ~ 100khz -3db
Banda passante alta tagliata volutamente a 70khz tramite C9 come parte dell’ottimizzazione del circuito.
Potenza massima: 28Watt RMS
Fattore di smorzamento DF: 26,6
Rout: 0,3ohm
Distorsione THD a 1Watt: 0,0017%
Distorsione THD a 25Watt: 0,0087%

Analisi di spettro

1watt-opt

25watt-opt

La pulizia dell’onda quadra a seguito dell’ottimizzazione del circuito attorno agli eccezionali trasformatori. Ringing praticamente assente! sotto le foto a 1khz e 10khz.

Q1khz

q10khz

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