Philips NG 3506-3514 – Revisione e modifica

Questo amplificatorino d’epoca mi è stato mandato per un controllo generale e per sistemare un paio di cose. Il suo proprietario lo aveva dotato di 2 ingressi RCA per collegarlo a un lettore CD, ma ovviamente il circuito di questo apparecchio era pensato per collegarlo a mangianastri e giradischi d’epoca, il segnale di un lettore CD era troppo forte, la gestione del volume era brigosa e il rumore di fondo molto evidente. Osservando lo schema però si nota che la modifica è veramente molto semplice. Il circuito è un pushpull di ECL82 e c’è una sezione di preamplificazione formata da una coppia di ECC83 che praticamente è inutile, basta bypassare questa sezione per rendere quanto meno usabile l’apparecchio, nello schema sotto con le 2 X rosse indico dove va interrotta la linea audio e connesse le boccole RCA. Ovviamente le ECC83 possono essere rimosse totalmente dagli zoccoli perchè rimarrebbero prive di utilizzo.

Il lavoro di revisione è consistito in una totale pulizia del telaio, la verifica dei pochi condensatori presenti che sembravano a posto e lo scambio di 2 fili che aveva messo il cliente.

Per curiosità ho fatto giusto 2 misure veloci delle prestazioni di questo apparecchio che può essere comunque utile a livello di semplice conoscenza. La potenza erogata su 4,7ohm (l’apparecchio esce a 5ohm ufficialmente) è di 6 watt, e lo smorzamento ha un fattore di 4. La banda passante è di 45Hz / 9khz -1db, il grafico è stato acquisito con i controlli di tono messi al massimo, cioè per avere la massima resa sugli alti e i bassi, l’andamento della linea azzurra indicherebbe un’inversione di fase (180 gradi) a 2khz, probabilmente che avviene all’interno del controllo di tono, prima del circuito attivo, se fosse nel circuito ci sarebbero inneschi RF che però non ci sono.

Quadra a 1khz

Spettro (8Vpp su 8ohm) si nota presenza di intermodulazione, che è una cosa abbastanza normale quando c’è uno sfasatore parafase dentro un’anello di NFB.

L’ultima cosa che voglio scrivere è a riguardo dei trasformatori d’uscita…

Son piccolini, come in tante cose d’epoca, è infatti si vede che sulle basse frequenze non riescono a erogare granchè ma il punto non è questo, il punto è quella cella snubber RC che collegano sul primario che si vede qui in foto (il condensatore nero e la relativa resistenza). Questo snubber è molto importate! Questi vecchi e piccoli trasformatori avevano grossi problemi di funzionamento proprio per via delle loro ridotte dimensioni e innescavano spesso facilmente auto oscillazioni per via di risonanze interne e rotazioni di fase molto importanti, quindi venivano messi questi condensatori o celle RC in parallelo ai primari proprio per sopprimere questi inneschi.

Ho ricevuto un messaggio che in una parte dice questo:

… Posseggo un ampli Philips ag9016 acquistato ad una fiera dell’ elettronica a poche decine di euro. (tra l’ altro oggi visto in vendita a prezzi assurdi..)
Ho trovato un sito dove si parla di un condensatore sui T.U. da eliminare…

Ci credo che eliminando il condensatore aumenti la banda passante in alto dei trasformatori, ma questi condensatori NON VANNO ELIMINATI !!! È la solita gente ignorante che fa cose a casaccio senza rendersi conto che se un condensatore è li c’è un motivo e toglierlo ha delle conseguenze, ma tanto loro non hanno strumenti di misura, hanno solo le orecchie… gli strumenti di misura sono inutili dicono… come la volpe che non riesce ad arrivare all’uva! Trasformano gli apparecchi in veri disturbatori RF e se gli va male potrebbero anche fondere qualche tweeter… Perciò non fate queste modifiche senza strumenti e senza sapere cosa state facendo e di certo non seguendo l’esempio di qualche individuo privo di conoscenze e strumentazione che afferma “dopo suona bene”. Questi sono apparecchi d’epoca, non si può pretendere niente di eccezionale da loro, come testimoniano le 3 strumentali che sono sopra.

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Ming DA MC3008-AB – Revisione

Mi hanno portato questo amplificatore perchè un canale risultava muto, ero da tempo curioso di osservare da vicino un’apparecchio di questa marca perchè su internet corre leggenda che siano costruiti molto bene…

Purtroppo l’occhio non esperto non è capace di distingure l’ordine da un montaggio fatto bene. Cosa ho visto? Non esistono ancoraggi o veri punti di fissaggio meccanico per i pezzi! Ci sono condensatori elettrolitici di tipo industriale incollati con la colla. Alcuni condensatori sono incollati anche sulla testa dove in teoria in caso di problemi dovrebbero poter sfiatare. Tutto il circuito si regge quindi ancorato a questi condensatori incollati e ai pin degli zoccoli delle valvole in catene di più componenti a formare una ragnatela ballerina. L’apparecchio in questione ha circa 5 anni, unico prorietario, tutti gli elettrolitici erano bassi di valore al limite del -20%, alcuni di essi si erano staccati spontaneamente lasciando interi pezzi di circuito semplicemente appesi. C’era anche una resistenza corazzata, quella della cella CRC dell’alimentazione principale, appoggiata alla lamiera perchè ovviamente scalda come un ferro da stiro, che invece di essere fissata con viti e pasta termo conduttiva era anch’essa incollata, la colla ovviamente si era trasformata in carbone e la resistenza si affidava solo alla rigidità del filo di rame per stare circa in posizione. Non ho fatto foto ma video perchè rendono più chiara la cosa…

Il problema dell’amplificatore era un falso contatto sullo zoccolo di una valvola, per fortuna è tornato a funzionare, un bel lavoro sarebbe stato il recap (anche se molti dei condensatori originali, sono molto piccoli rispetto ad equivalenti di qualità audio) ma mi sono rifiutato, smontando quei condensatori sarebbe venuto meno il fissaggio di tutto quello che c’era in torno… anche i music angel mettono un supportino di teflon e i condensatori li fissano con una fascetta, i condensatori incollati con tutta la roba a ragnatela altrove li ho visti solo su alcuni impresentabili. La mia idea me la sono fatta, voi fatevi la vostra.

Tralasciando la questione montaggio, nel circuito cui lo schema è lo stesso della versione mono e che riporto qui sotto, la 300B funziona come un’inseguitore catodico, quindi è solo vestigiale e non “fa suono”, una EL34 connessa a triodo avrebbe fatto il medesimo lavoro senza cambiare nulla a livello sonoro rispetto la 300B. Ma ovviamente il marketing corre in contro alle mode.

Il circuito eroga 25 watt RMS per canale, con uno smorzamento di 4, distorsione inferiore all’1% @ 1Watt. Sotto i grafici di banda passante sia carico resistivo e reattivo…

Quadre a 100Hz / 1kHz / 10kHz

THD

Il circuito con un’ingresso estremamente sensibile che giudicherei inadatto a ogni tipo di pre-amplificatore e che va bene solo collegato direttamente alle sorgenti.

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Single Ended con valvole 6C33C – “Dragon” – Progetto aggiornato.

Circa 1 anno fà mi è stato richiesto di realizzare questo progetto premium, già all’epoca sapevo che le 6C33 sono valvole abbastanza grezze e che richiedono parecchio tempo per entrare in temperatura e stabilizzarsi di bias quando partono da fredde. Sapevo che sono soggette a derive nel corso del loro invecchiamento che possono diventare molto fastidiose, infatti suggerii al cliente di implementare un circuito servobias ma rifiutò preferendo il classico trimmer con 2 milliamperometri. Ma dopo 1 anno di utilizzo il cliente si è stancato di alzarsi ogni 5 minuti, per un’ora consecutiva, per regolare il bias a sistemare i repentini sali e scendi di queste valvole. E questo ogni volta che accende l’apparecchio. Quindi mi ha chiesto di fornigli la modifica al circuito per inserire il servobias che già proposi all’epoca.

Ciao Stefano

Ti mando queste foto della modifica con servo bias del mio Dragon.
Ho dovuto spostare alcune cose qua e là per farci stare la scheda servo e modificare un po’ l’alimentazione negativa e chiudere i fori dei  potenziometri di regolazione, non più necessari. Non è bellissimo da vedere ma c’è stato tutto e soprattutto funziona perfettamente. Ho tenuto gli amperometri, che sono perfettamente funzionanti.
Ora dopo circa 30 secondi dall’accensione, il bias è fisso e pari per entrambe le valvole come tutte le tensioni varie.
Risolto problemi di regolazione bias e di eventuali sostituzioni valvole.
 
“C.R.”

Quindi ora chi acquista il progetto premium avrà nello schema questa modifica direi “essenziale”. Qui sotto il vecchio articolo…


Presento in questo articolo il progettino e relativo kit di trasformatori per realizzare un single ended con valvole 6C33S da 14 Watt RMS per canale. Il circuito molto semplice è composto da una 6SN7 come valvola di ingresso/preamplificazione, il secondo stadio (driver) è costituito da una valvola 6BX7 configurata come parafeed, ossia caricata con un’induttaza 18S100 da 100henry. La scelta del driver parafeed è stata fatta per richiamare lo stile di qualche produttore di amplificatori “naturali” e perchè per pilotare bene la 6C33S serviva molto swing, quindi il driver avrebbe avuto bisogno di una tensione superiore a quella che alimentava la finale il chè significava che avrei dovuto aggiungere una sezione di alimentazione in più oppure caricare il driver con un CCS a transistor. Infine ci sono le 6C33S con i nuovi trasformatori SB-LAB a loro dedicati, polarizzate a bias fisso.

La prima versione del circuito realizzato dal primo committente aveva il bias fisso regolabile con trimmer come da richiesta, anche se io conoscendo le 6C33s lo avevo sconsigliato. All’atto pratico però queste valvole ci mettono molto tempo per stabilizzarsi in temperatura, all’accensione il bias risulta completamente sballato e va assestandosi molto lentamente nei 30 o 40 minuti successivi, cosa che richiede dei ritocchi continui ai trimmer ed è molto antipatica, ho quindi aggiornato lo schema per includere un servo bias che esegue la regolazione in modo automatico.

Non conosco la 6BX7 che valvole è? La 6BX7 è un doppio triodo octal sorella pompata della 6SN7, la differenza con la 6SN7 sta nel fatto che la BX può dissipare una potenza di 6watt per ogni triodo contro i 2 della SN, ha un Mu di 10 contro i 20 della SN e una resistenza interna di soli 1300ohm contro i 7000ohm della 6SN7. La 6BX7 potendo funzione con correnti maggiori e avendo una resistenza interna molto più bassa si rivela molto più adatta all’uso in stadi parafeed o con trasformatori interstadio la dove con valvole più deboline sarebbe stato necessario utilizzare induttanze molto più ingombranti e con difetti parassiti maggiori. La 6BX7 come la 6SN7 era utilizzata prevalentemente in TV come deflessione verticale in cinescopi medio piccoli, mentre la 6SN7 era utilizzata su cinescopi piccoli. Di fatto la 6BX7 è una piccola finale, la sua potenza dissipabile complessiva di 12 watt la mette al pari di una 6V6 e quindi non meravigliatevi se in pochi minuti dall’accensione brucia come un vulcano al contrario delle 6SN7 che restano all’incirca toccabili. Un’altra valvola simile alla 6BX7 e che può rimpiazzarla come alternativa ad essa (pin compatibile) è la 6BL7 che risulta essere leggermente più robusta ancora rispetto la BX.

La resistenza interna della 6C33 è molto bassa indi per cui il fattore di smorzamento naturale (naturale = senza controreazione) del circuito risulta molto alto già di suo. in questa situazione ho potuto quindi utilizzare un tasso di controreazione veramente molto molto basso che ha lo scopo solamente di correggere le minime differenze di livello tra le valvole per non trovarsi i 2 canali leggermente sbilanciati di volume senza toccare minimamente le colorature dello stadio parafeed che nell’insieme del circuito da un suono caldo e con un’ottima apertura di palcoscenico, bassi frenati grazie alle 6C33 e tantissimo dettaglio.

Qui sotto lo schema premium

Il set di trasformatori per realizzare questo progetto costa €515,00 prezzo finito compresa spedizione, al momento del pagamento del set di trasformatori riceverete anche il cartaceo dello schema perfettamente leggibile.

Vediamo qui sotto il montaggio di Christian… È un ampli dal suono vigoroso, quando alzi il volume spinge forte, sembra avere più watt di quelli di targa, e non preferisce un particolare genere musicale. lo trovo molto lineare, bassi belli controllati e una medio-alta presente ma rotonda, qualcuno la definirebbe valvolare. Questo amplificatore può essere tranquillamente considerato definitivo.

Le strumentali rilevate sul montaggio di Christian

Potenza: 14watt RMS per canale.
Smorzamento DF: 10.0
THD @ 1 watt: 0,93%
Banda passante 20Hz / 90khz -1db @ 1 watt

Spettro distorsivo

Grafico di banda passante su carico resistivo

Grafico di banda passante su carico reattivo

Quadra a 100Hz 1 watt su carico resistivo

Quadra 1khz

Quadra 10k

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