Zenith 7-S-28 – Restauro Estremo

Questa Zenith del 1936 è arrivata a me dopo aver dormito in una cantina umida per decenni e decenni, versava in condizioni pietose.

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Al primo esame noto diversi fili collegati e una spina moderna segno che purtroppo qualcuno ha provato ad alimentarla. Quasi tutte le valvole originali mancavano e al loro posto c’erano altre valvole diverse trapiatante in maniera poco consona.

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Valvole pastrocchiate.

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Telaio sporchissimo.

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E sotto ho trovato i danni peggiori, pezzi che mancavano, pezzi aggiunti addirittura mummificati nella carta e legati con lo spago, decine di fili tagliati e lasciati li così, insomma un vero disastro.

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Ho ridado subito splendore al suo meraviglioso mobile che è stato sverniciato e rilucidato a gomma lacca e applicato una nuova tela.

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Subito dopo ho preso in mano l’altoparlante che oltre a diversi tagli sul cono aveva la bobina di campo bruciata, l’ho quindi smontato rappezzato e ho riavvolto la bobina di campo.

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Ho riavvolto anche il trasformatore di alimentazione.

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Inizialmente mi sono messo li con l’idea di riparare l’elettronica, ma più ci guardavo dentro più mi convincevo che era una causa persa provarci, l’intero telaio era ricoperto da uno strato di sporco sia fuori che dentro, i fili con isolante in cotone erano ricoperti da un velo di muffa bianca e grigia, tutti i punti di saldatura sporchissimi impastavano lo stagnatore e intasavano l’aspirastagno, ho trovato un sacco di fili tagliati lasciati li senza l’altra metà, quindi non sapevo dove andavano a finire, erano stati sostituiti parecchi componenti con modifiche che capiva probabilmente solo chi le ha fatte (sempre che avessero un senso), in fine nel telaio c’erano segni della passata presenza di topi (fili rosicchiati) e maneggiare il telaio liberava una forte puzza di muffa che appestava la stanza e probabilmente non era nemmeno salutare da respirare. Tutte le bobine nei barattoli rischiavano di avere delle interruzioni interne e andavano smontate per essere revisionate, siccome per smontarle era necessario sventrare il circuito alla fine ho preso la decisione di smontare TUTTO… LAVARE L’INTERO TELAIO CON ACQUA E SAPONE, ovviamente solo le parti che potevano sopportare il lavaggio con acqua, altre parti le ho lavate con prodotti per elettronica.

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Dopo il lavaggio ha assunto un’altro colore, ha perso l’odore di muffa e i fili di cotone da grigio fumo hanno riacquistato il loro colore, ora non mi resta che ricostruire tutta la radio per intero partendo dallo schema elettrico, questo lavoro mi richiederà parecchio tempo.

Continuo con una bella lavata al variabile che ne aveva veramente bisogno.

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Il circuito lentamente viene ricostruito, in questa foto ho già ricostruito quasi tutto ad eccezione dello stadio di sintonia e del preselettore di ingresso, in questo caso non è stato fatto un restauro conservativo perchè non interessa e si vuole solo un restauro funzionale.

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Nelle foto qui sotto: sono arrivato a ricostruire quasi tutto il circuito ad eccezione della sezione del preselettore d’antenna perchè ci sono delle discrepanze tra lo schema in mio possesso e il telaio della radio che monta dei compensatori che non appaiono sullo schema e perchè una delle bobine della radio è tutta strappata e devo trovare un modo per sostituirla. Il telaio è già stato alimentato, ho tentato di allineare con successo le medie frequenze per assicurarmi che tutto quello montato fin’ora funzionasse correttamente.

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Nelle foto sotto ho finito di montare tutto il circuito, ora non resta che alimentarlo e iniziare a vedere se ci sono errori nel circuito o gamme che non si allineano, auguratemi buona fortuna.

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Restauro dell’elettronica completo.

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Questa radio fa dannare fino all’ultimo, poco dopo averla rimontata s’è spezzata la linguetta che muoveva l’indicatore di gamma della scala parlante… più l’antipatia di doverla rismontare che altro.

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Mancano solo le manopole e uno schienalino per per ora farò in compensato.

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Amplificatori monofonici PushPull con valvole KT88

Ecco qui un’altro progettino libero per i lettori, questa volta un poco più impegnativo: un Monofonico PushPull di KT88, per il mio montaggio ho sfruttato i telai di recupero di 2 apparecchi bruciati e distrutti.

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Dopo aver vuotato i telai ho tenuto da conto solo i trasformatori di alimentazione che funzionavano e sono poi partito con la realizzazione di un nuovo trasformatore d’uscita apposta per le KT88.

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Poi la stesura di un nuovo schema elettrico che permettesse di sfruttare detto trasformatore usando lo stesso set di valvole dell’apparecchio originale, e la stessa sezione di alimentazione.

Nella messa a punto di questo schema ho lasciato le resistenze di limitazione delle griglie schermo delle KT88 volutamente abbondanti visto che la tensione a mio disposizione era troppo abbondante, questa scelta limita la potenza massima erogabile dal circuito a 70watt RMS ma assicura la sopravvivenza delle finali.

Ho iniziato la modifica ripulendo il cablaggio carbonizzato dell’apparecchio originale e montando il nuovo trasformatore di uscita che necessita di praticare 4 nuovi fori per le viti avendo dimensioni non perfettamente uguali all’originale:

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Poi ho eseguito il cablaggio del nuovo circuito.

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Vediamo le strumentali del nuovo circuito:

Potenza massima: 70 Watt RMS
Banda passante del circuito a 1watt: 20Hz nessuna attenuazione 110khz -3dB
Banda passante a 70watt: 20Hz nessuna attenuazione 100khz -3dB
Banda passante bassa effettiva tagliata volutamente con il condensatore di ingresso a 25Hz -3dB
Fattore di smorzamento DF: 5.3
Rout: 1,5ohm
THD a 1 watt: 0,25%
THD a 25 watt: 0,61%
THD a 60watt: 0,74%

Vediamo le analisi di spettro

1watt

25watt

60watt

Non delle più pulite ma di certo, con una THD inferiore all’1% nemmeno problematiche, probabilmente con una sezione di alimentazione migliore e usando valvole leggermente diverse si sarebbe potuto fare meglio, in tutti i modi molto migliore del 90% della roba commerciale che circola e sicuramente meglio di un’apparecchio che prendeva fuoco da solo.

Foto dell’apparecchio finito

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Se siete interessati ai trasformatori per assemblarvelo potete contattarmi, buon divertimento.

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SFIM Radiolina B

Pubblico questo breve articolo più che altro perchè su internet non si trova praticamente nessuna informazione riguardante questa piccola radio da comodino.

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L’esemplare in questione alla prima ispezione risultava in condizioni piuttosto buone, ho proceduto alla sostituzione dei condensatori e di un paio di resistenze fuori tolleranza e sono riuscito ad allineare le medie frequenze (a 470kHz, senza sapere se fosse effettivamente questa la frequenza dell’oscillatore locale), purtroppo però la radio continuava a restare sostanzialmente muta, dopo alcune ore di prove ho concluso che fossero avvenuti dei cambianti nei materiali con cui erano costruite le bobine di sintonia, di areo e dell’oscillatore locale, tali per cui il loro Q fosse calato drasticamente, ho presupposto questo perchè iniettando segnale in antenna si poteva sintonizzare il generatore RF ai 2 estremi della scala parlante e regolando i nuclei di ferrite era possibile trovare il punto di massima ricezione che rimaneva comunque debole, cioè dovevo uscire dal generatore RF con un segnale forte perchè la radio era sorda. In assenza totale di schema elettrico non ho potuto nemmeno verificare se al circuito non fossero state apportate modifiche strane, sopetto che in passato qualcuno abbia messo mano su questa radio perchè una delle 2 MF era mezza svitata e mancava uno dei dati anche. Purtroppo ho dovuto rinunciare a far funzionare questo apparecchio, spero in futuro di trovare lo schema e di riuscire a vederne una funzionante.

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Rimontata e pulito il mobilino, questa piccola radio farà solo da soprammobile, almeno per adesso.

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