Single Ended minimali per newbye.

Ho realizzato questi piccoli progettini sull’onda del famoso “insulto finale!” e “lo scherzo”, progettini relativamente economici ma sicuramente molto semplici da realizzare per newbye dell’autocostruzione, tutti centrati sull’uso degli stessi trasformatori d’uscita (SE5K6-UNI) in modo che il newbye sperimentatore possa divertirsi a provare diverse configurazioni. Questi trasformatori sono di assoluta qualità, sopportano fino a 60mA di bias, una volta realizzati se abbinati con diffusori adeguati alla potenza erogabile da queste valvole, possono dare anche un’ottima resa sonora e dettaglio senza carenze nè di bassi che di alti al contrario dei progetti concorrenti essenzialmente assemblati con trasformatori vintage o industriali a basissimo costo  a volte concepiti per radio d’epoca e senza nessuna pretesa.

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Se siete interessati potete contattarmi per sapere il costo del set di trasformatori specifico per ogni progetto.

Pico82 – ECL82 / 6BM8

In questa versione ho voluto usare la ECL82 / 6BM8 che è ancora attualmente prodotta dalla Electro Harmonix quindi di sicura reperibilità e a prezzi bassi (circa 15 euro l’una).

Questo è lo schema (clicca per ingrandire):

Schema essenziale ridotto all’osso con solo qualche accorgimento nella polarizzazione del driver (molti schemi che circolano su internet usano un carico troppo alto per il triodo), e una leggera controreazione locale (R4/R11) che vi consiglio di non eliminare assolutamente, almeno non senza modificare il valore di R5/R12. I condensatori di catodo della finale (C2/C4) devono essere di buona qualità, al più potete bypassarli con un’ulteriore condensatore in polipropilene con valori compresi tra 4 e 10uF, questo dovrebbe farvi recuperare le carenze in gamma alta dell’elettrolitico. Questo schema dovrebbe rendere circa 2/2,5watt RMS per canale.


Pico8284 – ECC82 + EL84 / Pico8484 – ECC84 + EL84

Questo schema utilizza due EL84 come finali e una ECC82 (o in alternativa una ECC84 o PCC84) come driver. La ECC84 è un doppio triodo RF con caratteristiche elettriche molto vicine a quelle della ECC82, cambia solo la piedinatura, è un’ottima valvola che si trova facilmente come NOS a prezzi modesti e vale la pena provarla, sicuramente meglio di una ECC82 cinese. Potete cliccare l’immagine per vedere lo schema e il montaggio dell’apparecchio.


Lo scherzo

Lo scherzo di Luca chiomenti utilizza una coppia di valvole ECL82 / 6BM8 o PCL82, una per canale, lo schema è molto conosciuto potete vedere qui la mia realizzazione.


Varianti al circuito e uso di altre valvole

Qualcuno mi ha già chiesto se questo set di trasformatori può essere usato con valvole diverse, quindi riporto qui una risposta per tutti:

Se si cambia valvola si devono apportare anche variazioni al circuito, che siano anche solo le resistenze di polarizzazione del triodo e della finale e vanno viste le correnti di bias e di filamento e il valore della tensione anodica. Non esistono valvole intercambiabili senza apportare almeno qualche piccola modifica al circuito. C’è chi cambia valvole a cavolo tipo mette una ECC82 al posto di una 83, una EL34 al posto di una KT88, sono cose tirate a casaccio da cui esce suono a casaccio.

Potenzialmente il circuito con piccole modifiche potrebbe ospitare anche la ECL86, ECL85, ECL84. I trasformatori d’uscita sono compatibili anche con la 6CZ5 la 6V6, ci sono tante finali compatibili con questi TU, di scelte ce ne sono, basta cercare finaline che vadano bene su un carico di circa 5k (il trasformatore è 5600). Il trasformatore di alimentazione purtroppo va sostituito di volta in volta perchè ad esempio la ECL82 va alimentata a 170volt, mentre le varie 6CZ5/6V6, ECL86, EL84 richiedono tensioni maggiori fino a 250volt, altre valvole potrebbe aver bisogno di maggior corrente di filamento etc.

Si può usare un’induttanza al posto della resistenza nella cella del filtro, questo comporta sempre qualche piccola modifica, In tutti i modi è un progettino economico e semplice per novelli, dove potete fare i vostri esperimenti.

Col tempo potrei pubblicare schemi alternativi e varianti.

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Riparazione Marshall 9200 – EL34 100/100

Premessa: il Marshall 9200 e il Marshall EL34 100/100 sono praticamente lo stesso identico apparecchio venduto con 2 nomi differenti, il 9200 monta 6L6GC come finali e mentre l’EL34 100/100, come dice il nome monta EL34.

Questo amplificatore viene venduto come un 100+100 watt RMS (88 RMS effettivi misurati su carico resistivo da 8ohm), si tratta di due amplificatori completamente separati nello stesso rack, essi non hanno nessuna circuitazione in comune, pertanto si possono usare insieme o separatamente.

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Il problema riscontrato in questo amplificatore era quello di spernacchiare alle basse frequenze su uno dei 2 canali, problema che si è risolto sostituendo il trasformatore d’uscita con uno nuovo.

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Su altri esemplari ho riscontrato problemi come canali deboli o sempre spernacchianti o che generavano orrendi rumori, botti o scariche. Generalmente i difetti di questi amplificatori sono sempre legati al trasformatore d’uscita guasto oppure ad alcuni trasistor (mpsa43) che sono nel circuito driver, usati come pozzi di corrente sotto lo sfasatore.

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Chi fosse interessato ad acquistare un singolo o una coppia di trasformatori d’uscita di ricambio per questo apparecchio lo trova a listino qui e può contattarmi per l’ordine dalla solita form dei contatti.

Che valvole montare in questo amplificatore

Durante le varie riparazioni ho visto la gente montare diverse valvole su questo amplificatore, alcune modifiche sono corrette altre sono da evitare, vediamo intanto la disposizione delle valvole riportata nel manuale ufficiale:

disposizione valvole 9200

disposizione valvole EL34-100100

Nei 2 modelli potete sbizzarrirvi sostituendo le 6L6GC con le EL34 o vice versa, fare un canale con le EL34 e uno con le 6L6GC, potete montare 6CA7 al posto delle EL34 o 5881 al posto delle 6L6GC. Le KT66 sebbene compatibili sono troppo “cicciotte” e non ci stanno fisicamente. Non montate varianti non “C” della 6L6, ossia non potete montare 6L6/6L6G .. GA e GB perchè i limiti della tensioni di G2 di queste valvole è troppo basse e ne fareste un’arrosto causando probabilmente anche danni ai trasformatori d’uscita. Non montate valvole di diverso tipo nello stesso canale!

Sebbene qualcuno lo faccia, non sostituite le ECC81/12AT7 con valvole diverse! sotto questa valvola c’è il famoso MPSA43, il circuito è pensato e ottimizzato per la ECC81, montando una ECC83 come hanno fatto alcuni succede che vista la bassa corrente tipica della 83 (rispetto la 81 che lavora con correnti superiori) si fa lavorare male lo stadio, le ECC83 tendono ad esaurirsi perchè il transistor tenta di fargli assorbire tanta corrente quanta ne assorbirebbe la ECC81 e a volte si guasta anche il transistor.

Spesso la gente monta una ECC83 al posto della ECC81 dicendo che suona meglio, spesso questo capita perchè è guasto il transistor e non lo sanno, in tutti i casi l’amplificatore è già guasto e sta funzionando male e molto al di sotto delle sua possibilità (inoltre state ammazzando una ECC83), e ancora più spesso trovo riparazioni errate causate da alcuni errori nelle serigrafie del PCB marshall di cui la gente si fida senza controllare lo schema elettrico.

La ECC83 sull’ingresso invece è meno critica, potete fare esperimenti per trovare la distorsione che vi aggrada, sempre ovviamente montando valvole che siano pin compatibili con la ECC83 e ce ne sono parecchie, ovviamente qualsiasi cosa mettiate che non sia una ECC83 funzionerà in una condizione di polarizzazione errata generando distorsioni differenti.

Problemi di compatibilità con finali JJ Tesla

Possiamo vedere nelle foto qui sotto che nei Marshall 9200 e nell’ EL34 100/100 non possono essere montate in sicurezza valvole JJ Tesla, pena il rischio di spaccare il vetro delle valvole durante il trasporto o peggio durante l’uso.

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Il righello è appoggiato ai bordi dello schassis, come si vede le valvole sono tutte più alte, anche se di pochi millimetri, di questo bordo e questo significa che quando chiudete il coperchio dell’apparecchio questo premerà contro il vetro delle valvole rischiando di romperlo mentre lo spostate o a causa delle vibrazioni.

Nella foto sotto ho montato una EL34 di altra marca al posto di una delle JJ per vedere la differenza, come si può vedere bene l’altra valvola risulta entrare perfettamente nel vano dell’amplificatore senza andare a “sbattare la testa sul soffitto”.

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Questo non è un’amplificatore HiFi

Qualcuno, spinto del desiderio di avere un’amplificatore valvolare per ascoltare la musica, ha usato uno di questi marshall spinto dal fatto che sono a tutti gli effetti stereofonici e di assomigliare vagamente un’amplificatore HiFi in quanto non hanno controlli per distorsioni e toni, ma portroppo la concezione del circuito e dei trasformatori resta assolutamente legata al mondo delle chiatarre, per vedere la distorsione introdotta da questo circuito non serve fare un’analisi di spettro, basta mandare in ingresso una sinusoide e vedere cosa esce sull’oscilloscopio per notare evidenti distorsioni.

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Tester per Trasformatori Single Ended

Dopo aver realizzato il tester per trasformatori PushPull, mi sono accorto di aver bisogno di un macchina dedicata per il collaudo dei trasformatori SE, il precedente tester prevedeva il funzionamento di una sola sezione per gli SE ma le misure che ottenevo non erano utilizzabili, i parametri funzionali di un trasformatore SE variano di parecchio in base alla corrente DC che attraversa il primario e alla resistenza interna della valvola che pilota il trasformatore stesso, mi ero ridotto a dover montare a banco il circuitino con la valvola tal dei tali ogni volta che dovevo collaudare un trasformatore SE nuovo e questo mi faceva perdere un sacco di tempo.

Ho così iniziato a pensare a come realizzare un circuito universale che mi permettesse di collaudare tutti i trasformatori d’uscita SE, dai più piccoli ai più grandi, potendo agire sulla corrente DC e sulla resistenza vista dal trasformatore stesso, dopo vari perfezionamenti ho ottenuto questo schema elettrico:

SE TU Tester

Il funzionamento del circuito è questo: la valvola PC86 all’ingresso preamplifica il segnale proveniente dal generatore di funzioni e pilota un SRPP formato da 2 KT88 connesse a triodo, l’SRPP è un circuito con un’impedenza d’uscita molto bassa, nel caso specifico circa 100ohm, il segnale è prelevato dal catodo della valvola alta e posto in serie a un reostato da 10kohm, spostando il reostato si varia la resistenza posta in serie al segnale e quindi si può simulare la resistenza interna di diverse valvole dal minimo di 100ohm al massimo valore del reostato, la DC di questo segnale è disaccoppiata dai 2 condensatori in polipropilene da 40/50uF e da essi inviato al trasformatore sotto test.

La seconda coppia di KT88, connessa a pentodo, funziona da sorgente di corrente regolabile ad alta impedenza, infatti la resistenza interna dei pentodi è molto più elevata rispetto quella di un triodo, lo scopo di questa parte di circuito è di simulare la corrente continua nel nucleo del trasformatore interferendo il meno possibile con il segnale AC che proviene dall’SRPP.

Ho volutamente collegato la sezione a corrente costante al ramo negativo dell’alimentazione in modo da poter avere i morsetti esterni su cui collegare il trasformatore sotto test a potenziale zero, infatti prima di rimuovere il trasformatore in test basta agire su un’interruttore per avere entrambi i morsetti a potenziale zero senza dover spegnere l’apparecchio e senza il pericolo di fondere le griglie schermo dei pentodi, è per questo motivo che la G2 di questi pentodi sono connesse a massa, perchè il catodo è alimentato da una tensione negativa.

Lo strano modo di polarizzare il bias di queste valvole merita una spiegazione: avrei potuto fare un bias fisso normalissimo e porre un limite alla minima tensione di griglia (resistenza in serie al potenziometro), invece ho posto una resistenza da 68ohm sotto i catodi, come in un self bias ma senza condensatore di disaccoppiamento, questo l’ho fatto apposta per aumentare ulteriormente la resistenza interna della coppia di KT88, che più alta è meglio è, appunto perchè non deve interferire con il segnale AC che arriva in placca.

La resistenza da sola forzerebbe le valvole ad un bias di 200mA complessivi (il massimo erogabile dal circuito) quindi il potenziometro di regolazione si muove tra questo massimo di corrente a un minimo che arriva fino all’interdizione totale delle valvole ottenuta con una tensione circa 90volt più negativa del ramo che alimenta i catodi. Questa ulteriore tensione non prevista inizialmente nel progetto l’ho ottenuta con un quadruplicatore connesso a un trasformatore di recupero che inizialmente avevo montato dentro solo per alimentare la ventola e il led della spia.

Vediamo il montaggio: ho recuperato dal solaio questo contenitore per elettroniche che avevo comprato tantissimi anni fà con l’idea di montarci dentro un lineare per CB, ma il montaggio non è mai andato oltre quello che si può vedere.

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Dopo una ripulita ho iniziato a montare il mio circuito al suo interno, i supporti dei condensatori sono realizzati con la stampa 3D.

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Anche i condensatori in polipropilene hanno i loro supporti fatti con la stampa 3D.

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Circuito completo, le valvole montate sono tutte di recupero ancora in efficienza.

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Manca solo di fare la scala graduata per la manopola dell’Ri, per quella voglio misurare la Ri reale dell’apparecchio. Continua…

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