Questo Copland CTA-401 mi è stato portato per risolvere alcuni problemi. Il primo problema era che il trasformatore di alimentazione vibrava molto, problema che qualcuno aveva tentanto in qualche modo di risolvere senza successo. Il secondo problema era che risultava impossibile regolare lo stesso bias su tutte e 4 le finali. L’originale trasformatore di alimentazione era stato inserito dentro a un cilindro di acciaio riempito con schiuma di poliuretano…
Ho quindi provveduto a realizzare un ricambio compatibile…
Poi ho iniziato la revisione dello stampato dell’amplificatore, era presente sporcizia e parecchie croste di vecchio solder che stavano corrodendo i margini delle piste…
Quindi ho smontato tutta la scheda, e proceduto a un’accurata pulizia e un lavaggio…
Il primo problema che ho trovato è una delle 4 resistenze da 10ohm che si usano per test point del bias cotta che misurava 5,6ohm invece che 10…
Poi c’era un brutto ponte raddrizzatore che sostituita i 4 diodi fast dell’anodica principale…
Che ho subito sostituito con 4 diodi del tipo corretto…
Poi ho iniziato a guardare la questione del bias, in sostanza questo è un BUG di progettazione perchè è stato previsto 1 solo trimmer per regolare tutte e 4 le valvole, riporto il testo che appare sul sito di audiokit a questo indirizzo che già proponeva una modifica:
Per come è stato impostato il circuito di Bias si è costretti ad usare un quartetto di valvole selezionate. I trimmer P1 e P2 infatti permettono si il bilanciamento della corrente anodica di ogni coppia di valvole finali, ma avendo un solo potenziometro P3 per la regolazione della corrente anodica possiamo ritrovarci con una coppia che “tira” di più ed una coppia che “tira” di meno, ed in tal modo un canale suona in un modo ed un canale in un altro! Assurdo, pensando al costo di un comunissimo trimmer. La modifica è semplicissima: si duplica il circuito a valle di P3, si trancia la pista che collega i cursori dei trimmer P1 e P2 e dal terminale negativo di C18 Bis si collega un filo al cursore del Trimmer isolato. In questa maniera è possibile procedere alla taratura in maniera più libera.
La modifica proposta da audiokit è questa qui:
In realtà la problematica dell’amplificatore originale è ben più grave perchè anche comprando un quartetto matchato esso va in contro a una deriva delle 4 valvole che in meno di 1 mese rende impossibile regolare corettamente il bias dell’apparecchio, infatti a mia disposizione avevo un quartetto di svetlana wc con una sola settimana di rodaggio, e tanto bastava per avere differenze di anche 10mA tra una valvola e l’altra, la modifica del circuito di bias è quindi sostanzialmente obbligatoria. Ho realizzato la modifica proposta da audiokit…
Ma ho riscontrato il seguente problema: le svetlana wc avevano una emissione leggermente inferiore rispetto ad altre EL34 (oltre alle WC ho testato anche delle JJ e delle National), testato su utracer, e non riuscivo a portare la corrente di bias oltre i 32mA che ero a fine corsa del trimmer (le 4 valvole andrebbero regolate a 48mA l’una), inoltre il ventaglio di regolazione tra minima e massima corrente regolabile era molto stretto quindi mal si adattava a certe valvole, quindi fatto una piccola e semplice modifica al circuito di bias, aggiunge solo 2 resistenze, che lo rende finalmente regolabile con ampio margine, pubblico lo schema qui sotto (clicca per ingrandire):
Nota scritta direttamente da audiokit:
Buongiorno Stefano, bel lavoro e grazie del link (bei ricordi..) dovresti solo specificare che la modifica proposta da Audiokit risale al 1998 circa tempi in cui le tipologie delle valvole di allora erano probabilmente diverse e più ripetitive, considera che poi NON tutti i quartetti di EL34 JJ, EH, Tung-Sol, China, Svetlana USA, Svetlana SED ecc… hanno valori ripetitivi simili, io che le misuro sempre tutte posso dirti con certezza che ci sono variazioni tra quartetti anche del 30-40 % (e non solo sulle EL34…) e qualche marchio di cui non faccio nome mi spedisce quartetti che superano anche il 30% di tolleranza tra le stesse valvole (devo dividerle poi io a coppie se mi va bene..) quindi a volte è necessario agire pesantemente sulle tarature anche sostituendo componenti.
Questo è l’apparecchio finito:
Non ho eseguito altre modifiche proposte da audiokit perchè un precedente proprietario aveva provveduto a cambiare i condensatori sul segnale con dei polipropilene di una marca che non conosco (miflex) e tutti gli altri condensatori del circuito con dei wima rossi, personalmente trovo l’apparecchio troppo sparato sulle frequenze acute, i wima rossi in particolare danno una gamma alta che mi risulta personalmente affaticante (ho dovuto spostare in basso la regolazione di rolloff delle mie tannoy per riuscire ad ascoltarlo), probabilmente la modifica dei soli condensatori sul segnale con dei jensen sarebbe stata più equilibrata.
Non ho inserito nessuna induttanza di filtro sull’alimentazioine anodica perchè non sapevo dove fissarla, ho però modificato il valore della resistenza R47 da 15 a 62ohm perchè il nuovo muscoloso trasformatore portava la tensione anodica da 430 che doveva essere a 466volt…
Come è già capitato sugli Audio Research Reference 210, in presenza di grossi condensatori di livellamento sulla tensione anodica risulta impossibile silenziare totalmente la vibrazione del trasformatore di alimentazione che persiste ma minima, impercettibile durante la riproduzione audio si sente solo se si sta in silenzio di fronte all’apparecchio purtroppo come si è potuto constatare anche i trasformatori selezionati dalle casi madri dopo un certo periodo prendono inesorabilmente a vibrare. Un conto comunque è un leggero ronzio un conto è un trattore, chi quindi avesse un CTA 401 con il trasformatore che ronza in modo inaccettabile e volesse il mio ricambio Mod. 20S4474 ne trova le caratteristiche sulla pagina dei trasformatori di alimentazione e può contattarmi per acquistarlo.
Per finire l’articolo ho acquisito un paio di strumentali giusto per vedere come va, la risposta in frequenza coincide con quella dichiarata dalla casa madre…
La risposta sul carico reattivo indica un buono smorzamento (non l’ho misurato direttamente perchè preferisco sempre non fare questa misura su apparecchi commerciali, ad occhio compresa tra 7 e 10)..
E questa è la distorsione armonica a 1 watt su carico resistivo.
I trasformatori d’uscita che realizzo hanno tutti l’impedenza 4/6/8 ohm… il raddrizzamento a diodi ha un’impedenza molto più bassa e in un finale in classe AB si traduce in una maggiore stabilità della tensione sopratutto alle basse frequenze la dove con una raddrizzamento a valvola puoi vedere chiaramente anche con un banale tester la tensione che cade (molto di più che con i diodi) nei passaggi di volume maggiore per risalire dopo.. di fatto chi parla del “suono delle raddrizzatrici” parla della distorsione introdotta da un tensione di alimentazione instabile, per il resto ti rispondo per email
Buongiorno,
Sarei interessato a costruire il circuito Mullard 520 modificato presente sul sito.
Vorrei sapere il costo del kit trasformatori, compreso anche quello di alimentazione.
Due domande:
-È possibile avere i trasformatori finali con anche l’uscita per impedenza da 4ohm,?
-Per l’alimentazione, secondo lei, è preferibile un circuito con valvola raddrizzatrice o, come nello schema, un ponte raddrizzatore a diodi?
Ovviamente con le dovute modifiche sia al trasfomatore che al circuito…
Grazie in anticipo per la risposta e mi scuso per il disturbo.
Andrea Mangano