La radio originariamente si presentava con la tela dell’altoparlante stropicciata e con macchie di ruggine, l’altoparlante aveva un foro sulla membrana probabilmente provocato di un’insetto che se ne era cibato.
Il doppio elettrolitico di livellamento era staccato e penzolante, il resistore di catodo della finale audio era carbonizzato, così come anche il resistore da 1k che formava la cella CRC. Tutti i condensatori a carta erano derivati di quasi il doppio della capacità nominale, i resistori avevano invece ancora tutti valori accettabili, tranne 1. La UL84 era completamente esaurita mentre la ECC85 della sezione FM era al 50% sulla zona ” ? ” del prova valvole. La seconda MF aveva preso una botta e si era crapata la base di bachelite.
Dopo aver smontato tutta la radio e pulito per bene dalla polvere ho smontato la MF rotta e riparato la base di bachelite con colla ciano-acrilica curandomi anche di mettere dei cerottini di cartoncino sottile in quanto la colla da sola non riusciva a tenere insieme i 2 pezzi. Rimontato la MF ho smontato tutti i condensatori a carta che ho restaurato sciogliendo il catrame con la punta dello stagnatore a GAS, svuotandoli e alloggiando all’interno un nuovo condensatore al poliestere, richiudendoli poi con il loro stesso catrame. Gli elettrolitici invece li ho sostituiti completamente in quanto i nuovi non sarebbero entrati nelle carcasse dei vecchi, ho sostituito anche le resistenze bruciate e le 2 valvole esaurite dopo aver spruzzato con disossidante tutti gli zoccoli e i commutatori. Ovviamente ho cambiato anche il cordone di alimentazione.
L’altoparlante è stato rappezzato con carta di giornale e colla vinilica, il mobile in plastica nera lavato con acqua e sapone, mentre manopole e viti ad ultrasuoni. La tela dell’altoparlante è stata sostituita con stoffa di cotone grezzo (leggermente color cocciola e con puntini neri di impurità nella fibra, molto vintage).
Ritarate le MF ed eccola funzionante, la sintonia in FM è davvero pazzesca, da filo da torcere a moderni ricevitori a transistor, grazie al circuito fremodyna che equipaggia questo ricevitore quasi tutte le stazioni si ricevono tonanti e non vi è traccia alcuna del classico SHHHHH tra una stazione e l’altra o nelle stazioni con segnale più debole, di contro la gamma ricevibile è limitata a 100 forse 102Mhz, infatti negli anni ’60 la gamma FM si fermava prima dei 108Mhz che sono utilizzato ai giorni d’oggi.
Problemi di sovralimentazione: è una cosa che non avevo mai riscontrato in altri apparecchi più vecchi comuque ciò che è capitato è che la radio nel cambio tensioni prevede al massimo 220v, mentre sappiamo tutti che la rete elettrica attuale arriva a 230 (235 a casa mia). L’autotrasformatore scaldava parecchio, e anche la resistenza catodica della UL84 che a sua volta sfiorava il redplate che appariva quando la tensione di rete arrivava a 240V (simulato col variometro) e l’audio a volte diventa distorto.
Una breve indagine sui dati della UL84 mi ha detto che la massima tensione di G2 dovrebbe essere 160volt, mentre la massima corrente ammessa 73mA, in questo caso la tensione anodica ha poca importanza (200 volt). La G2 della UL84 è alimentata sulla seconda cella del filtro CRC, e la tensione era 176 volt, mentre la corrente che scorreva nella valvola era di ben 76mA ! Praticamente questi 10/15 volt di troppo che molti darebbero per irrilavanti non erano poi tanto irrilenvanti… Ho quindi fatto una piccola modifica mettendo una resistenza da 120ohm tra la raddrizzatrice UY85 e il primo condensatore della cella CRC (con anche una grossa gioia per la raddrizzatrice che si esaurirà piu lentamente), ho dovuto spostare anche il filo del primario del trasformatore di uscita dal lato condensatore della resistenza.
In questo modo l’anodica è calata a 180/190v, la G2 aveva 155volt e la corrente che scorreva nella finale era calata a 56mA e anche la resa acustica era migliorata.
Ecco alcune foto dell’apparecchio:
Se guardi lo schema hanno fatti un giochino sullo zero del secondario dell’anodica che non è a massa ma ha una rete di resistenze e condensatori che servono a generare una tensione negativa che serve per polarizzare la griglia della finale audio, la tensione negativa che ottieni dipende da quanta corrente scorre nel circuito anodico, probabilmente per arrivare ad avere la giusta polarizzazione avevano bisogno di caricare un’altro pò il circuito, inoltre il carico rappresentato da questa resistenza potrebbe anche servire a proteggere i condensatori nella fase di accensione, infatti la 80 che è a riscaldamento diretto parte in pachi secondi, mentre le altre valvole che sono a riscaldamento indiretto ci mettono almeno 30 secondi a scaldarsi e in quel lasso di tempo la tensione ai capi dei condensatori potrebbe salire in modo pericoloso in quanto non c’è carico e magari questa resistenza serve per evitare che salga oltre una certa soglia causando guasti. Non credo cmq che fosse dimensionata male, che scalda più essere ma sarà anche costruita in modo da reggere alla temperatura.
Volevo chiedere a cosa serve la resistenza di 25.000 ohm 5 watt che si trova in parallelo al secondo elettrolitico di filtro.
Ho notato questa resistenza su diverse Axum e ho notato che scottava su tutte le radio.
Che senso ha aumentare il consumo della radio?
Che senso ha inserire una resistenza dimensionata con pochi watt che surriscalda?
Grazie mille