Radio Pathè 105A – Restauro e Conversione FM

Questa piccola radiolina francese mi è stata consegnata in condizioni abbastanza pracarie, era stata riparata diverse volte nel corso della sua storia, molti componenti sono stati sostituiti lasciando moncherini da tutte le parti, oltre a diversi pasticci e modifiche non proprio sani. Il lavoro di restauro è consistito nel ripristino da schema dell’intero circuito con sostituzione di tutti i condensatori e diverse resistenze marce.

Particolarmente problematico è stato trovare il modo di alimentare il modulo FM in quanto questa radio è di quelle senza trasformatore, che vanno solo a 110V e hanno dentro delle grosse resistenze per alimentare filamenti e lampadine mentre la raddrizzatrice raddrizza direttamente la tensione di rete, con un pò di ingegno sono comunque riuscito nel mio intento senza aggiungere trasformatorini dentro la radio. La modifica per alimentare il modulo prevedere l’uso della linea di alimentazione dei filamenti delle valvole che in originale è così:

Modificato in questo modo:

Il concetto della modifica è molto semplice: al capo della resistenza da 150ohm si formano circa 7/8volt a vuoto per via della corrente che scende dai filamenti delle valvole, questa tensione è sufficiente ad alimentare il modulo FM con condensatore elettrolitico maggiorato, il diodo 1N4007 invece cortocircuita a massa la semionda negativa che sarebbe ignorata dal raddrizzamento a singola semionda del modulo, in questo modo causo meno raffreddamento dei filamenti delle valvole e minore riscaldamento della resistenza.

Il mobiletto come sempre è stato sverniciato e tirato a nuovo.

Eccola in funzione

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Allocchio Bacchini 316 – Restauro e conversione FM

Questa radio ha subito un’allagamento. Restaurare il mobile come anche la parte elettrica non è stata facile…

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Solite rotelle di zama che si sbriciolano solo a guardarle rimpiazzate con stampe in plastica.

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Il volano della sintonia si era staccato dal barilotto che gli permetteva di girare assieme al perno, in passato già qualcuno tentò di incollare il pezzo con scarso successo… Ecco come ho risolto io, in manieta definitiva.

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Parte elettrica riportata in condizioni di poter essere alimentata.

DSCN4966Mobile restaurato e radio completata

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 Il secondo esemplare

Questa non era messa male come la precedente, però in epoca remota qualcuno aveva pitturato il mobile di marrone, con pennellate grossolane e discontinue (come se l’avesse colorata un bambino) e ha sostituito la tela dell’altoparlante con un pezzo di tovaglia.

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Il circuito non era messo male, il danno più evidente è un condensatore esploso (immagino con un bel botto visto come si è srotolato fuori dal suo barattolo).

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Ho provveduto anche a realizzare con la stampa 3D quattro nuovi supporti per l’altoparlante visto che i suoi si erano disintegrati.

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Il mobile è stato completamente sverniciato e rilucidato a gomma lacca, riprendendo così il suo antico splendore.

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Terzo esemplare convertito alla ricezione FM

Questa aveva le manopole una diversa dall’altra, non avendone 5 tutte uguali ho stampato con la 3D 5 manopole generiche.

Eccola in funzione

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Harman Kardon A300 – Restauro

Questo amplificatore vintage mi è stato consegnato dopo essere stato acquistato su internet, venduto come funzionante era lungi dal poter essere definito affidabile. Il cordone di alimentazione immenso con una spina da 16A degno di una lavatrice era rigido e corto e tirava i fili all’interno del cabinet. A parte questo antiestetico particolare il circuito versava in condizioni di semi originalità, solo 2 elettrolitici moderni erano stati posti in parallelo agli originali vecchi ed esausti elettrolitici originali… pur che si accendesse e sembrasse funzionare con la minor fatica possibile.

In realtà tutti gli elettrolitici presenti avevano capacità molto ridotta rispetto quella di targa ed ESR molto alte, indice che si erano seccati e che dovevano essere sostituiti (e non lasciati in parallelo a condensatori nuovi) perchè a rischio di corto circuito, li ho sostituiti con ricambi philips NOS opportunamente rigenerati e verificati. Ho controllato tutte le resistenze, quindi i condensatori non polarizzati che essendo dei carta olio non si presentavano in perdita ma funzionavano ad accezione di uno…

Che si mostrava con una bella crepa (si vede se ingrandite la foto cliccandoci sopra), era in perdita ed era proprio uno dei 2 condensatori di disaccoppiamento tra una finale e la sfasatrice, il triodo della sfasatrice (catodyna) relativo a quel canale risultava semi esaurito, mentre le finali erano smatchate il che lasciava pensare che quella finale abbia lavorato con la griglia positiva per diverse ore. Sostituito il condensatore guasto e la ECC82 ho acceso l’amplificatore e ho notato subito una forte distorsione del canale che aveva sofferto sulle frequenze più basse attorno ai 100Hz… In pochi minuti il canale ha cominciato a mostrare disturbi e rumore di scintillamento proveniva dal trasformatore che poco dopo si è isolato per metà mostrando una tipica traccia sull’oscilloscopio di un pushpull che sta funzionando con una valvola sola …

La metà del trasformatore che si era isolata era proprio quella dove ho trovato il condensatore guasto, ho quindi dovuto smontare suddetto trasformatore per riavvolgerlo.

Sostituito anche il trasformatore d’uscita l’amplificatore funzionava nuovamente, ho quindi fatto le mie solite misure di rito per verificarne il funzionamento e per avere dati strumentali concreti da conservare come riferimento per future riparazioni.

Vediamo quindi il grafico di banda passante e fase con i controlli di tono messi a zero… Inutile dire che visivamente i trasformatori d’uscita sono molto piccoli ed è facile immaginare che non possano riuscire a rendere la gamma bassa, il grafico sotto ne è la prova inconfutabile.

L’aspetto della quadra a 1khz (che dovrebbe essere pari) dimostra la scarsità di induttanza primaria, questa forma d’onda la si dovrebbe trovare a 100Hz non a 1khz, ovviamente più in basso non restano che punte e anche le sinusoidi ne escono molto distorte (mi perdonerete se mi sono dimenticato di salvare la schermata relativa e vi basti la descrizione a parole). Da notare anche un’andamento di fase abbastanza irregolare…

La triangolare a 1khz

Infine l’analisi di spettro

Questi dati sono interessanti per classificare la categoria di apparecchi audio vintage che alcuni considerano essere molto buoni, la realtà è che sono apparecchi con grandi limiti sonori e qualitativi, poi che possano piacere è un’altro discorso, ma se piacciono è forse il caso di non modificarli e lasciarli come sono (nei limiti del possibile ovviamente), trovo piuttosto insensato la pratica di taluni soggetti di sostituire tutti i condensatori di oggetti del genere con mundorf o altre marche prestigiose, cambiarci resistenze o spendere cifre per valvole super selezionate perchè sono apparecchi estremamente limitati nello stesso disegno del circuito e dei trasformatori che vi erano montati e per quanto ci si possa spendere sopra non si può andare molto lontano.

La seconda cosa che voglio sottolineare, che sia monito per tutti, è che come per le radio d’epoca anche questi vecchi amplificatori devono essere revisionati accuratamente prima di poter essere utilizzati e non ci si può fidare di un venditore che per ignoranza o mancanza di etica si limita a interventi minimi per di spillare 200€ all’ignaro compratore, perchè il grosso del costo del restauro di questo apparecchio è stato dover sbobinare un trasformatore cotto con il rame che si sbrisciolava ogni 2 giri, lavoro di revisione e restauro che nel complessivo è costato di più del prezzo di acquisto iniziale e che si sarebbe potuto forse evitare se l’apparecchio fosse stato giustamente venduto come “non funzionante da revisionare”, il cliente avrebbe evitato di tenerlo acceso delle mezze giornate aggravando i danni e ingrandendo il costo della successiva riparazione.

Faccio notare anche che il suono di apparecchi del genere è talmente pastosa e distorta per sua natura che non si era nemmeno notato, almeno inizialmente, che un canale stava andando con una finale a cannone.

Per completare il restauro ho lucidato a gomma lacca il mobiletto di legno, impiallacciato mogano, che era grezzo.

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4 Responses to Harman Kardon A300 – Restauro

  • ma certo con nei nucleini così piccoli non ce la faceva, avrebbe saturato emettendo delle pernacchie..

  • La risposta in frequenza lato bassa frequenza (carente sotto 1kHz di 6dB, poi spiana di nuovo) sembra una scelta progettuale ed è dovuta al (ai) condensatori da un paio di nF in parallelo alla mezza sezione del potenziometro di bilanciamento (500k) creando una coppia zero-polo. Probabilmente il progettista sapeva che con quei trasformatori era inutile “spremere” le basse frequenze. Io ho optato per un taglio inferiore (~100 Hz) mettendo in parallelo dei condensatori da 22nF.

  • come per le radio d’epoca l’apparecchio va revisionato, vanno verificate le condizioni di tutti i condensatori e delle valvole se no fai la fine della persona di questo articolo che ascoltava un pushpull dove in un canale andava una valvola sola e l’altra era bloccata col bias a cannone per colpa di un condensatore bucato che gli ha poi bruciato un trasformatore d’uscita. L’apparecchio ha varie impedenze, quello che ho riparato aveva 8 e 16ohm… ma su internet si trovano anche schemi che riportano 4 e 8, quindi magari ci sono varianti dello stesso apparecchio, devi verificare col venditore.

  • SALVE BEL LAVORO GIUSTO IL FATTO CHE UN OGGETTO A VALVOLE DI TANTI ANNI VA RIVISTO IN TOTALE , IO NE O TROVATO UNO OVIO IN CONDIZIONI DI ORIGINI COMPRESO LE VALVOLE E IL VENDITORE INSITE NEL FATTO CHE NON NECESSITI DI NESUN INTERVENTO PERCHE’ LO A PROVATO MA IO GLIO PROVATO A SPEìIEGARGLI CHE UN CONTO E UNA PROVA UN’ALTRA COSA E ADOPERARLO QUOTIDIANAMENTE A PARTE TUTTO LUI MI CHIEDE 250€ POI O LETTO CHE IL CARICO E IN 8 homm , io o casse a 4 ohmm posso utilizzarlo ?

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