SB Varuna “Phono” – Single Ended 6V6GT

Prototipo: questo amplificatore non è in vendita.

Da un pò di tempo volevo assemblare qualcosa con le 6V6 quindi ho preso la palla al balzo quando ho trovato una bella coppia di 6V6 NOS ad un mercatino, volevo anche che avesse anche l’ingresso phono per un giradischi MM ma semplice da realizzare, ho quindi deciso di fare un semplicissimo single ended con una 12SL7 sull’ingresso (1 triodo per ogni canale) e le 6V6GT connesse categoricamente a pentodo sull’uscita. Il trasformatore d’uscita utilizzato è l’ormai stra collaudato SE5K6-UNI. Mentre per la parte phono ho realizzato apposta per l’occasione un piccolo pre a stato solido utilizzante solo discreti.

Iniziamo con il modulo phono esclusicamente per testine MM

Questa è l’analisi di spettro del solo modulo RIAA

L’amplificatore è stato assemblato sopra un quadro in legno, qui sotto il montaggio:

E come si presenta esteriormente

Il carattere sonoro di questo apparecchio è volutamente (da circuito) meno brillante e più rotondo in gamma alta perchè volevo provarlo con casse ad alta efficienza (klipschorn heresy) con tweeter a tromba, il tasso di retroazione minimale in quanto queste casse sono notoriamente carenti in gamma bassa.

Strumentali
Potenza: 2,85 Watt RMS per canale @ 3Vpp in ingresso
Fattore di smorzamento DF: 4.0
THD @ 1 watt: 0,5%

Grafico di banda passante @ 1 watt (linea)

Banda passante entrando sul pre phono per mezzo del reverse riaa (fase omessa perchè invertente)

Quadra @ 1khz e 10khz

Analisi di spettro @ 1 watt (linea)

Analisi di spettro @ 1 watt (phono)

Come suona: I bassi si sentono eccome, e il volume è eccezionale, con 3 watt la stanza si riempie di musica piacevole e potente, si sentono gli alti e i bassi, le voci sono calde e presenti, vien da chiedersi a che servano altri amplificatori più potenti. Gli ho abbinato l’USB mini DAC, ho ascoltato dapprima una nona di Beethoven che veramente faceva schifo, ma evidentemente il CD non era tanto buono, poi ho provato una quattro stagioni di vivaldi, e devo dire che con i miei amici che ascoltavano insieme a me, tra cui un musicista di orchestra, ci siamo zittiti e chiesti cosa stava succedendo: una cosa meravigliosa ???? Poi ho ascoltato i Pink Floyd e altri complessi, e voci di cantanti moderni, tutto bello e piacevole. Ho portato in giro l’amplificatore da qualche amico e provandolo con vari tipi di casse tra cui delle JBL LX66, e tutte suonava in modo piacevole e i pavimenti vibravano per i bassi… Insomma un oggetto che sono fiero di aver realizzato.

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1 Responses to SB Varuna “Phono” – Single Ended 6V6GT

  • Il mio orecchio destro è un po più sordo del sinistro e la mia competenza non mi consente di dare giudizi con parole di cui non conosco bene il significato. Queste sono le mie impressioni. L’oggetto è bello da vedere e fa la sua figura nel salotto, ed ha ottenuto commenti graziosi da chiunque l’ha visto. Il problema iniziale era ma riuscirà la sua potenza a muovere gli altoparlanti delle mie casse? Ho le Klipsch Heresy III, con alta dinamica, a memoria 98 dB, comprate tempo fa con l’idea di utilizzarle con un piccolo valvolare come questo. Ebbene sì, la risposta è positiva, i bassi si sentono eccome, e il volume è eccezionale, con 3 watt per canale la stanza si riempie di musica piacevole e potente, si sentono gli alti e i bassi, le voci sono calde e presenti, vien da chiedermi perchè ho un altro amplificatore da 60+60 Watt. Ho utilizzato il USB mini DAC, ho ascoltato dapprima una nona di Beethoven che veramente faceva schifo, ma evidentemente il file utilizzato non era tanto buono, poi ho provato una quattro stagioni di vivaldi, e devo dire che con i miei amici che ascoltavano insieme a me, tra cui un musicista di orchestra, ci siamo zittiti e chiesti cosa stava succedendo: una cosa meravigliosa 😉 Poi ho ascoltato i Pink Floyd e altri complessi dei miei tempi, e voci di cantanti moderni, tutto bello e piacevole. Ho ascoltato CD e provato il giradischi, il quale però dava una forte ronzio, che abbiamo risolto connettendo la massa del giradischi alla parte metallica dell’amplificatore. Ho poi portato in giro l’amplificatore provandolo con vari tipi di casse, quelle di mio fratello erano delle JBL LX66, e tutte suonavano in modo piacevole e i pavimenti vibravano per i bassi 🙂 . Insomma un oggetto che sono fiero di possedere.

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Radio Marelli 134 – Restauro e conversione FM

Questa radiomarelli 134 mi è stata consegnata in condizioni di semi originalità, aveva subito dei pasticciamenti d’epoca e mancava completamente delle manopole (un paio erano montate ma stonavano parecchio col tipo di radio). Nella parte posteriore avevano montato un’interruttore e una presa per collegare un’altoparlante esterno praticando dei fori nel mobile.

Il restauro è stato abbastanza di rountines, ho cambiato i soliti condensatori, un paio di resistenze e sistemato qualche pastrocchio che avevano fatto qua e la. Ho sostituito la 6BE6 perchè non innescava l’oscillatore locale in quanto la valvola era esaurita. Al termine della riparazione ho installato il Convertitore FM.

Il mobile è stato sverniciato e rilucidato come nuovo. Per le manopole invece ho adottato una tecnica che fin’ora non avevo mai applicato: siccome non si sà esattamente come fossero le sue manopole originali in quanto tutte le foto che circolano su internet ritraggono questa radio con manopole messe a caso e anche perchè le repliche in resina che posso comprare non sempre sono esenti da difetti come bollicine d’aria o filettature poco resistenti ho deciso di provare a produrle autonomamente per mezzo della stampa 3D. Lo so che fino ad oggi no sempre detto che la stampa 3D non era adatta alla produzione di manopole ma sono fresco dell’esperienza di un nuovo tipo di filamento di plastica che da risultati molto buoni ho voluto tentare di nuovo, comprato un rocchetto di plastica color avorio, del tutto uguale al colore del poliuretano tipico delle manopole d’epoca.

Ho disegnato delle manopole molto semplici e le ho stampate, il risultato è stato quello di 4 manopole molto lucide e in un materiale molto duro, ovviamente come tutte le cose prodotte con la stampa 3D risulta di aspetto stratificato, la foto qui sotto presa da molto vicino e con con il flash probabilmente esalta anche troppo questo difetto della stampa 3D, ma alla fine se non erano strati erano bollicine… In tutti i modi in condizioni di luce normale e senza guardarle da vicino non si nota più di tanto. Sarebbe stato possibile carteggiarle per renderle perfettamente lisce e poi lucidarle con un plastificante per renderle perfette, ma siccome a mano ci vogliono quasi 40 minuti l’una, per ragioni di costo finale le ho lasciate come sono (magari in futuro troverò modo di farlo con meno sforzo), limitandomi a eliminare le piccole sbavature lasciate dalla stampante.

Eccola in funzione

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Emerson 584 – Radio a Batterie – Riparazione e costruzione alimentatore.

Modello Sconosciuto

Questa emerson che ho ricevuto (di cui non conosco il modello preciso) apparentemente è uguale alla 584, anche le valvole sono le stesse, ma differisce per utilizzare per i filamenti una batteria da 6volt (filamenti serie) invece di una batteria torcia da 1,5V (filamenti in parallelo). L’altra unica differenza che appare rispetto la 584 è la scocca verde al posto di quella avorio.

Con questa radio mi è stato fornito il suo alimentatore originale che era completamente arrostito, l’ho svuotato e ho ricostruito al suo interno un nuovo alimentatore sfruttando un piccolo trasformatore con 2 secondari per ricavare i 6 volt (60mA) dei filamenti e l’anodica di circa 60/70volt (13mA). La radio aveva poi il filamento della finale audio 3S4 saltato probabilmente quando saltò l’alimentatore originale. A parte una resistenza in ingresso sull’alimentatore che era quasi aperta ho lasciato il resto del circuito in stato di originalità viste le basse tensioni di esercizio i vacchi condensatori a carta, sebbene in perdita, non causano malfunzionamenti particolari. Qui sotto la foto dell’alimentatore prima di essere montato nella scatoletta di lamiera.

Eccola in funzione, la ricezione OM è veramente sensibile e batte molte radio di grosse dimensioni.

Modello 584

Questo radio valvolare a batterie era in buono stato di conservazione, necessitava di riparazione del circuito elettronico, della sostituzione di 2 valvole che non erano le sue e di un’alimentatore da rete in quanto le batterie sono introvabili e mancava completamente il suo alimentatore originale.

Il componente più seccante da riparare è stato questo condensatore a pacchetto, non riuscivo ad alloggiare elegantemente i nuovi elettrolitici e quindi ho dovuto procedere al vero e proprio restauro dello stesso.

Pieno di cera era e pieno di cera è tornato…

Dopo aver riparato il circuito la prova preliminare con gli alimentatori da banco…

Assemblato un alimentatore sostitutivo…

Riparazione e costruzione alimentatore finita, perfettamente funzionante, ottima ricezione.

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1 Responses to Emerson 584 – Radio a Batterie – Riparazione e costruzione alimentatore.

  • Carina, ne ho una identica che faccio però andare con batterie in serie per i filamenti ed un alimentatore di una vecchia VOXSON per l’anodica. Confermo la ottima sensibiità ed aggiungo che l’audio è buono ed addirittura esuberante, viste le piccole dimensioni dell’apparecchietto. Un simpatico, piccolo amico.

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