Magnadyne S12 – Restauro (equiv. Damaiter M812 – Kennedy K412)

Questa graziosa radio in bachelite mi è arrivata completamente non funzionante, o meglio che generava solo del ronzio, e con il trascinamento della sintonia che slittava.

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Aperta la radio mi accorgo che era stata “smanettata” dal solito incapace che ha fatto tanta fatica per sostituire la UY41 con una UY85, montando alla carlona uno zoccolo noval da circuito stampato incastrato nel foro, ha poi sostituito il condensatore di antenna con uno il doppio più grosso del dovuto, una resistenza sotto la 12BE6 e poi ha lasciato li gli elettrolitici marci, tutti i condensatori a carta compreso uno spaccato in 2 pezzi, e cercato malamente di saldare 2 compensatori ceramici in parallelo agli avvolgimenti della seconda MF cui mancavano completamente i grani.

Ho quindi proceduto a ripristinare la radio originale come da schema.

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Ho rimesso innanzitutto uno zoccolo rimlock per la UY41, poi ho cambiato tutti i componenti marci, oltretutto lo schema della sezione di alimentazione era stato cambiato, quindi l’ho ripristinato.

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Siccome le medie non si taravano ed erano irrecuperabili sono stato costretto all’ennesimo trapianto di organi, ecco qui i 2 rimpiazzi prima del montaggio.

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Tarate le MF e l’oscillatore locale la radio finalmente funziona di nuovo.

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Nella scatola tutta la roba che ho tirato via…

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Richiusa e perfettamente funzionante.

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Aggiornamento: Dopo qualche tempo il l’auto trasformatore di alimentazione della radio si è bruciato, purtroppo sono cose che possono capitare, ripari una radio ma tutti i componenti rimasti sono sempre vecchi e talvolta capita che un’apparecchio riparato possa riguastarsi in qualche altra sua parte. Nella foto qui sotto di vede chiaramente la bruciatura di una sezione di avvolgimento del trasformatore che ha abbrustolito la carta per bene.

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È stato necessario riavvolgere il trasformatore della radio.

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Infine, per sicurezza ho anche saldato un fusibile in serie alla rete elettrica, in caso di altri guasti invece di rischiare l’incendio della radio si brucerà il fusibile ponendo fine al tutto.

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Magnadyne A14 – Restauro

Non mi stancherò mai di ripetere che quando si trova una vecchia radio abbandonata in un solaio o in una cantina da decenni, non bisogna MAI attaccare la spina! Scuse come “quando l’hanno messa via 40 anni fà funzionava” non valgono niente, col passare degli anni certi componenti e materiali si deteriorano anche se l’apparecchio resta inutilizzato, una radio ferma da tanto tempo va sempre fatta revisionare e verificare prima di poterla rimettere in funzione, anche se a volte può andare bene altre volte possono succedere queste cose:

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Qualcuno ha provato se funzionava prima di metterla su un sito di annunci, poi ha capito che era meglio che la metteva come non funzionante da subito. Oltre ad aver bruciato il trasformatore sè distrutto quasi il 70% del circuito, 2 zoccoli in prossimità del trasformatori si sono carbonizzati, sono saltate le lampadine e la convertitrice… Praticamente prima di attaccare la spina bastava una revisionata, cambiare qualche componente e qualche filo spelato, dopo l’esperimento invece è stato necessario oltre a riavvolgere un nuovo trasformatore di alimentazione ricostruire praticamente tutta la radio dallo schema.

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Dopo aver lavato il telaio con diluente per eliminare il più possibile le tracce di bruciato ho eliminato tutti i componenti e i fili carbonizzati, nella foto avevo già provveduto a montare 2 zoccoli nuovi.

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Dopo tanto lavoro il circuito è ricostruito.

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La prima accensione graduale col variac, col tester che sorveglia la tensione presente sulla prima cella dopo il rettificatore.

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Il circuito ha funzionato al primo colpo, (come ormai è prassi per tutti i miei lavori), dopo aver cambiato la 12BA6 e rimpiazzato l’occhio magico EM34 con un 6E5C perchè entrambe esauriti ho provveduto a ritarare le MF.

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Ora tocca al mobile sporco e consumato…

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Eccola finita e perfettamente funzionante, un’altra radiolina da mostrare 🙂

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1 Responses to Magnadyne A14 – Restauro

  • Salve.
    Sono venuto in possesso di una radio uguale.
    Funzionante.
    Mi piacerebbe rimetterla in sesto. Mi direbbe con che prodotti ha trattato l’esterno.
    Che vernici ha usato per ripristinare il bianco e l’oro?
    Grazie.

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RCA Victor RE75 – Un’altro apparecchio violentato da sistemare

Che ci crediate o no il caso dell’arione non è rimasto un caso isolato… Nelle foto qui sotto potete vedere il telaio alimentatore e finale audio di una RCA Victor RE75 disintegrata da un’altro genio… Avrò ancora modo di passarmi un bel pò di tempo libero…

Spieghiamo un pò cosa è stato fatto a questa radio: Il trasformatore di alimentazione ha il primario a 110v (ovviamente essendo una radio USA di metà degli anni 20), il tizio ha impunemente e brutalmente attaccato la spina alla rete 230 (manco un variac… niente) e in mezzo secondo ha fatto bruciare tutti i filamenti di ben sei UX226, una UY227, due UX245 e la UX280… Tutte RCA originali a pera (un valore di quasi 500 euro con i prezzi correnti che circolano su ebay per valvole del genere). Inoltre s’è bruciato anche il trasformatore di alimentazione (ovviamente).

A questo punto ha stabilito (dall’alto delle sue immense capacità tecniche) che la radio sarebbe stata irreparabile a prescindere, così ha iniziato a trapiantare pezzi a casaccio al suo interno, allo scopo di realizzare nessuno sa cosa. Al posto del trasformatore di alimentazione bruciato ecco spuntare un trasformatoraccio anni 60, sullo zoccolo di una valvola un piccolo trasformatore di uscita sempre anni 60…

E sotto? condensatori elettrolitici da 330uF (ma voleva usare un raddrizzare a vuoto o dei diodi al silicio LOL, no perchè 330uF sono una vera esagerazione, qualsiasi raddrizzatore a vuoto sarebbe collassato alla prima accensione), uno zoccolo di una 245 sfondato brutalmente per far posto a uno zoccolo di diversa fattura, e poi vecchi componenti di diversa fattura e di diverse epoche (i condensatori che ci aveva montato erano pure in perdita), fili moderni che giravano qua e la buttati a formare non si sà cosa. Tutto da l’impressione che non seguisse uno schema ma che montasse pezzi così a naso. Altre componenti originali della radio invece erano sparite.

E tutto questo era nulla rispetto a come avevano ridotto il telaio del ricevitore! era praticamente distrutto! Alla fine ho comprato su internet altri 2 telai non manomessi e ho deciso di usare questi solo per pezzi di ricambio.

Questa foto l’ho scattata durante alcuni trapianti tra il telaio disfatto (donatore) e il telaio illibato (ricevente). Questo qua sotto invece è il condensatore quadruplo rimosso dal telaio distrutto, pronto per la ricostruzione (capacità di 2-4uF… ci avevano messo dei 330uF hahaha).

Lavoro perfetto, è stato poi montato sul telaio illibato al posto del suo originale non più funzionante. Ora sono in attesa del trasformatore di alimentazione ricostruito con primario a 230volt, rinchiuso dentro alla scatoletta dell’originale bruciato (il trasformatore di alimentazione originale del telaio illibato è perfettamente funzionante ma non lo reputavo affidabile nel tempo).

Montato il trasformatore rifatto con primario a 230volt, mi accingo a testare il telaio alimentatore e amplificatore audio non dopo di aver rimesso il cavetto originale all’altoparlante. Il tutto funziona egregiamente.

Quindi ho preso a mano il telaio del ricevitore…

Ci è voluto un sacco di pazienza per smontare gli schermi e sopratutto sbloccare bene tutta la durissima meccanica di movimento dei variabili a ganascia che ora scorre liscia liscia…

Piccolo problema sorto, la lampadina (bruciata) che illumina la scala parlante è a 120volt e alimentata in parallelo al primario del trasformatore di alimentazione che però ora è a 230volt… Rimedio veloce e che non comporta modifiche alla radio con una lampadina di frigorifero…

La radio si accende già e riceve anche molto bene, a breve le ultime foto. Ho poi montato la scala parlante e ho fatto funzionare la radio per un pò di tempo, purtroppo dopo circa 2 ore si è tornata ad ammutolire, dopo svariate ricerche per capire cosa fosse successo trovo il trasformatore interstadio che pilota le finali audio che ha perso isolamento tra primario e secondario e un braccio del secondario bruciato, scambiato il trasformatore con quello recuperato dall’altro telaio la radio ancora non funzionava, quindi continuando la ricerca ho trovato anche un condensatore sul telaio radio che era entrato in corto verso massa…

Questo è il colpevole del cortocircuito…

Condensatore ricostruito e rimontato il tutto ecco la radio di nuovo in funzione!

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