Philips 523A SuperOttodina- Restauro

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Mi hanno consegnato questa radio che aveva subito un “non restauro” cioè l’avevano restaurata solo a parole, più precisamente il mobile era tarlato e hanno chiuso i fori con stucco a cera senza preoccuparsi di fare un trattamento antitarlo, per cui entro breve tempo sul mobile sono apparsi nuovi fori che si vedono anche nelle foto seguenti. Inoltre avevano passato una mano di gomma lacca grossolanamente sopra la patina di sporco e senza preoccuparsi di passare nelle fessure (si dice che bisogna conservare la patina originale del legno, ma non vuol dire che devi fare croste di gomma lacca impastata con lo sporco).

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Il circuito elettrico non è stato toccato minimamente, ma è stata incautamente alimentata come testimonia la foto e probabilmente hanno provato a muovere tutte le viti delle medie frequenze che avevano i tagli per il cacciavite un pò spannati ma ancora agibili per fortuna.

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Ho smontato il telaio…

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E l’ho pulito tutto, disossidato tutti gli zoccoli etc.

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Ho rigenerato i 2 condensatori elettrolitici a liquido, purtroppo solo uno dei 2 si è ripreso, l’altro (quello che era diretto alla raddrizzatrice purtroppo ha patito e dopo un pò che provavo a rigenerarlo ha sbrodolato sul tavolo, per cui l’ho rimontato solo per questioni estetiche, lasciandolo sconnesso dal circuito.

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Ho quindi sostituito tutti i condensatori a carta, alcune resistenze bruciate, il potenziometro del volume che era isolato e 2 costose valvole che si erano guastate (la we26 che o sostituito con una RENS1254 e la AK1).

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A circuito riparato ho dovuto riallineare le particolari medie frequenze di questa radio con un trimmer che sembra uno ma sono 2 regolazione concentriche ! Ma non dopo lunghe ricerche per capire qual’era la frequenza MF di questo circuito risalente al 1934… e mai avrei pensato di dover usare il generatore di funzioni al posto del generatore RF modulato ! Infatti il generatore RF modulato in mio possesso (e penso bene o male tutti i generatori RF) parte da 150khz ma questa radio aveva una MF di 115khz per cui sono stato costretto a usare il generatore di funzioni (audio! che arriva a 200khz fondo scala). L’operazione ha avuto successo e oltretutto queste bobine devono avere un Q pazzesco perchè il punto di sintonia è veramente stretto e mi ha fatto penare parecchio metterle a puntino con la sintonia che si spostava anche solo avvicinandosi con il cacciavite di plastica alla vite di regolazione.

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Alla fine funziona senza problemi, la ricezione in OM è buona, quella OL emette solo ronzio ma non si può pretendere al giorno d’oggi con tutte le linee elettriche ad alta tensione che girano riuscire a prendere qualcosa in OL se non forse con qualche super ricevitore professionale o perchè si è nelle vicinanze di una emittente che ormai sono rimaste forse solo in francia.

Ecco la foto della radio finita nel suo mobile che è stato sverniciato, stuccato (dopo aver subito l’antitarlo) e rilucidato ex novo.

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Eccola in funzione

Ecco un’altro esemplare

Anche in questa il lavoro è stato abbastanza di routines a parte alcune bobine interrotte nel gruppo RF e l’altoparlante danneggiato che ho dovuto riparare.

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Single ended 832a – QQE04/20 con trasformatore di uscita stereo

Desideroso di fare un pò di pratica nell’auto costruzione mi sono cimentato in un progettino da condividere con i lettori del mio sito, questo amplificatore fa uso del trasformatore di uscita stereo di Mariani Polisois visto che Giovanni Mariani (graaf) che mi ha gentilmente concesso il permesso di realizzarlo oltre a spiegarmi come pilotarlo.

Il suo brevetto è stato depositato nel 1998 e consiste, come penso abbiate già capito, in un unico trasformatore di uscita per entrambe i canali, quindi stereofonico a tutti gli effetti. Ogni sezione del trasformatore è servita da uno stadio single ended indipendente. Stadi che però lavorano in contro fase tra loro, questo fa si che alle basse frequenza (dove non esiste stereofonia) i 2 canali lavorino come un pushpull monofonico, incrementando l’efficienza del trasformatore e la potenza erogata ai diffusori. All’aumentare della frequenza audio diminuisce la potenza erogata ai diffusori ma aumenta la separazione dei canali, tutto questo in perfetta sintonia però con quella che è la percezione umana, questo significa che NON si avrà sensazione di minore volume sugli acuti o che l’amplificatore in qualche modo sia equalizzato, no assolutamente. La sensazione di ascolto è naturale, come in un amplificatore convenzionale con 2 trasformatori distinti e si nota una maggiore energia sui bassi dove un single ended (sopratutto se di potenza contenuta) normalmente potrebbe essere carente.

In pratica un’amplificatore costruito con questo trasformatore unisce le caratteristiche sia di un single ended che quelle di un pushpull in classe A.

L’intento del grande Mariani era quello di avere un grosso risparmio (sia economico che di ingombri) sul trasformatore di uscita, senza rinunciare però alla qualità audio, per poter sfruttare quanto risparmiato per curare meglio altre parti dell’amplificatore. Il suo prototipo usa valvole GM70 ed è capace di erogare 30watt per canale in media e fino a 70 sulle basse frequenze!

Io invece quando ho saputo di questa possibilità tecnica ho pensato subito ad un’utilizzo molto diverso, ossia un’amplificatore che fosse veramente minimale, da pochi watt, pensato per essere usato con diffusori ad alta efficienza e che avesse il minimo dell’ingombro.

Ecco lo schema elettrico (clicca per ingrandire)

Questo prototipo che presento è stato concepito per contenere i costi, nonostante questo il risultato è davvero eccellente.

Nella versione finale del circuito ho aggiunto la prese per le cuffie e il commutatore per passare da altoparlanti e cuffie. La spia è a led bianco.

Ora qualche dettaglio: la valvola finale utilizzata è una 832a (equivalente QQE04/20) su zoccolo septar, è un doppio tetrodo a fascio, come driver c’è una EF80 o 6BX6 (io ho montato una 6P6 equivalente magnadyne) e una 6BL8 o ECF80. La rettificatrice è una 5Y3GT. La polarizzazione della finale è di tipo a bias fisso, sul retro dell’amplificatore ci sono 4 boccole per i puntali del tester e i fori per accedere a 2 trimmer multigiri per la taratura. Le dimensioni di base dell’amplificatore sono di 23x17cm.

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Golden Tube Audio SE-300B II

“For The Distortion Of The Music”

Simbolo emblematico del MiFy o di come certi progettisti di elettroniche usciti dalle scuole odierne abbiano la convinzione che una cosa a valvole debba distorcere il più possibile “perchè a quegli scemi a cui piacciono le valvole piace la distorsione”. Iniziamo la storia…

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Ho ricevuto questo amplificatore perchè continuava a far saltare il fusibile e per una revisione completa del circuito.

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Dopo averlo aperto noto un “upgrade” fatto un pò malino, ci sono infatti 2 grossi condensatori carta olio fissati malamente con nastro isolante e feltrini che rimuovo subito e fisso meglio sul telaio (e non sul circuito) con 2 bei fili intrecciati che vanno allo stampato, svito poi la scheda per un controllo generale di tutti i componenti e per dare una pulita.

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Dopo varie ispezioni concludo che il circuito è esente da ulteriori guasti, lo rimonto e misuro le valvole che sono tutte sane tranne una delle due 300B che probabilmente aveva sofferto per i corti, quindi monto una nuova coppia di 300B.

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Rifaccio il bias poi comincio a stranirmi quando agisco sui 2 potenziometri più esterni, vedevo strane cose sull’oscilloscopio e non capivo cosa facessero, allora mi sono messo alla caccia dello schema elettrico per chiarirmi le idee. Lo schema potete scaricarlo cliccando questo link gta300bsch. Il punto saliente dello schema è questo:

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Lo schema è poco chiaro e parecchio sgranato ma sostanzialmente si capisce: il potenziometro è connesso a dimmer in serie ad un’altra resistenza in quello che parrebbe un negative feedback variabile, il problema è la configurazione dei 2 triodi 6SL7 piuttosto anormala e bizzarra perchè quello che “sembra” un negative feedback variabile in realtà è un DISTORSORE! Vedremo dopo cosa esce da quell’apparecchio, ma continuiamo con i problemi progettuali di questo amplificatore.

Il distorsore formato dalla 6SL7 è seguito da un’inseguitore catodico formato da una EL34 connessa a triodo messa come driver della 300B, ma alla fine da questa 300B escono solo 6Watt RMS e non di più (se ne potrebbero avere 10 se solo la 300B fosse pilotata decentemente). Cioè la 6SL7 non riesce a erogare abbastanza swing di tensione per pilotare la 300B, e il buffer serve per non metterla a sedere del tutto e ottenere poi solo 2watt, il fatto è che per fare un simile buffer sarebbe bastata mezza 6SN7 per ogni canale, con la EL34 ci piloti una 211 volendo, ma bisogna che prima ci sia anche uno stadio che faccia un guadagno in tensione sufficiente. Qui il progettista ha lesinato dove serviva è ha messo abbondanza dove non serviva a niente.

Per finire scopro anche che uno dei 2 canali esce sull’altoparlante con la fase invertita!

Vediamo le strumentali che ho misurato da questo apparecchio:

Potenza massima: 6Watt RMS

Banda passante a 1Watt RMS col potenziometro tutto aperto: 20Hz~46Khz -3dB
Smorzamento: 3,2
Rout: 2,5ohm
THD: 0,0029%

Banda passante a 1WATT RMS col potenziometro tutto chiuso: 20Hz~85khz -3dB
Smorzamento: 5.0
Rout: 1,6ohm
THD: 6,3%

Nel secondo caso, quello col potenziometro chiuso si capisce che è in atto un NFB perchè la banda passante aumenta e aumenta anche il fattore di smorzamento, quello che è veramente anomalo è l’aumento spropositato della distorsione! Generalmente la presenza di NFB diminuisce la distorsione misurata non la aumenta e non di certo in modo così mastodontico, ma proseguiamo con le misure.

Prima del clipping in assenza di “Distorsion Feedback” il THD è circa del 3%, mentre inserendo il “Distorsion Feedback” la THD aumenta ad un fattore del 15%, qualunque apparecchio con valori così alti di distorsione sarebbe da giudicarsi ROTTO, e invece nel caso di questo amplificatore è fatto apposta.

Praticamente agire sul potenziometro porta il funzionamento da “monotriodo non retroazionato” a “monotriodo non retroazionato con distorsione aggiunta”.

Vediamo gli spettri e le forme d’onda…

Ad 1 Watt senza distorsore:

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Ad 1 Watt con il distorsore:

1watt-si-nfb-sine

1watt-si-nfb-spec

Prima del clipping senza distorsore:

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underclip-no-nfb-spec

Prima del clipping con il distorsore:

underclip-si-nfb-sine

underclip-si-nfb-spec

Nel video sottostante si può vedere dal vivo l’azione del potenziometro, il passaggio da “triodo non retroazionato” a quello “distorto”, si capisce bene perche la sinusoide iniziale è abbastanza bella, mentre dopo diventa fortemente distorta.

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