Vi presento oggi un’altra realizzazione di un’utente con i trasformatori SB-LAB. Trasformatori d’uscita 04030UH17, induttanze 13S63 (sostituita nel listino dalle superiori 15S58), trasformatore di alimentazione 17S4107.
Questa è la realizzazione di un amplificatore single ended, utilizzando la KT88, prendendo come esempio il famoso schema di Jean Hiraga, realizzato con il supporto di un amico.
Dati
Uscita 10W
Distorsione a 10w 1.8%
Banda passante, 20hz/20KHz -0db a 4w
Suona bene, non solo al mio orecchio ma anche per chi lo ha sentito.
La parte più impegnativa è stata la lavorazione dello chassis, che è fatto in acciaio satinato 2 mm e tagliato con laser.
Queste sono le quadre a 1k e 10k
Ed ecco lo schema elettrico per chi volesse realizzare questo apparecchio (cliccate la miniatura per ingrandire):
grazie Sign. Stefano!,il mio clone modificato o migliorato ha la kt88 in falso triodo con un resistenza !,interessante il suo consiglio sul feedback ,ma me lo dovrò rileggere piu volte ,non e facile da capire ,almeno per me!
Senza feedback suona più forte perchè il volume percepito è maggiore tanto più è alta la distorsione, motivo per cui gli amplificatori da chitarra sembrano strillare sempre così forte. A parità di potenza RMS se la distorsione è inferiore anche il volume percepito sembrerà inferiore (perchè il suono distorto ti da fastidio prima) però è con la distorsione inferiore che affiora la vera qualità, il dettaglio sonoro e tante cose che diversamente restano nascoste (reali presenti nella registrazione, non artefatti dell’amplificatore). Quando farai un’amplificatore veramente buono dovrai stare più attento a moderare il volume perchè avrai l’impulso di darci su ma potresti farti male ai timpani perchè non sei abituato e potresti sottoporti a pressioni sonore troppo alte. Questo è più o meno il discorso che ma fatto una persona anziana esperta di progettazione audio più di 10 anni fà quando iniziavo a destreggiarmi con l’uso del negative feedback quando gli ho chiesto perchè senza NFB le cose sembravano suonare più forte, e non solo aveva ragione, ma non tornerei in indietro, la qualità non c’è senza NFB.
non mi ero accorto di una seconda vostra pubblicazione in merito,chiedo scusa!,io l’ho costruito tempo fà e alle mie orecchie suona bene !,ma con una modifica sull’alimentazione e con knfb sull’anodo!
e senza feedback suona meglio e leggermente piu forte!
Questa radio mi è stata consegnata con il mobile già restaurato ma l’elettronica quasi originale e con solo alcuni pasticci nella sezione di alimentazione a cui avevano provato a sostituire 2 elettrolitici lasciando dov’era tutto il resto del marcio che conteneva, nella foto sotto si vede una sezione di alimentazione devastata in epoca arcaica a cui hanno aggiunto due piccoli condensatori a 400v nemmeno sufficienti a reggere la tensione di spunto che c’è in questa radio nel momento dell’accensione (570volt), infatti la raddrizzatrice era defunta.
Il lavoro di restauro è consistito nello smontare completamente la sezione di alimentazione che più che cablata in aria era a penzoloni attorno degli ancoraggi sorretti da un filo di rame rigido, quindi l’ho ricostruita come da schema fissando le cose a dovere su un’ancoraggio avvitato. Ho usato degli elettrolitici da 450volt posti in serie per reggere alla tensione di accensione. Ho poi proceduto a sostituire tutti i condensatori a carta e qualche resistenza.
Alla prima accensione è emerso che la “rara” ACH1c (versione con zoccolo a bicchiere della ACH1) era esaurita, l’oscillatore locale non innescava, misurando il triodo con utracer era evidente che non arrivava a emettere 2 mA. Quindi mi sono trovato di fronte al problema di dover sostituire una rara e costosissima valvola in una radio che si voleva far funzionare con il modulo FM, dove la suddetta rara valvola sarebbe stata sciupata per niente. Ho quindi escogitato un “hack” non invasivo e assolutamente reversibile senza l’ausilio del saldatore. A me serviva avere solamente il segnale dell’oscillatore locale e non interessava avere il funzionamento della ricezione OC. Ho quindi rotto la ACH1c per recuperare lo zoccolo maschio e ho creato un’adattatore noval per montarci una comunissima PC86, triodo televisivo che ha la caratteristica di aver il filamento a 4volt esattamente come la ACH1c.
Ovviamente la PC86 rimpiazza esclusivamente il triodo oscillatore della ACH1c, tutti i pin della sezione esodo rimangono scollegati. La PC86 oscilla tranquillamente e permette il funzionamento della sintonia del modulo FM e ovviamente se si commuta in OC la radio resta muta ma un domani che si voglia ripristinare la radio basta sfilare la PC86 con relativo adattatore e infilare una ACH1c per recuperare al 100% la funzionalità della radio.
Questa radio mi è stata consegnata dopo un maldestro tentativo di restauro: il mobile era stato sverniciato e rilucidato a gomma lacca malissimo, quando l’ho presa su dopo i mesi di attesa la gomma lacca di sfogliava dal legno e rimaneva attaccata alla mani e la cornicetta frontale tinta in modo osceno senza rimuovere il fregio. La parte elettrica aveva subito la smania di accensione, il fusibile era saltato quindi ne era stato messo uno più grosso in modo che a fondersi fosse il trasformatore di alimentazione.
Ho innanzitutto avvolto un nuovo trasformatore di alimentazione, pulito contatti e zoccoli quindi sostituito il ponte al selenio cortato, i condensatori elettrolitici e tutti i condensatori a carta, alla prima accensione la radio funzionava ma uno dei canali (essendo stereo) andava a volte si e a volte no, dopo poco mi sono accordo che uno dei due trasformatori d’uscita aveva dei problemi intermittenti e sono stato obbligato a riavvolgere anche lui.
Il mobile e stato sverniciato e rilucidato nuovamente e la radio era pronta.
se lo fai andare a triodo ok, alla fine in un modo o nell’altro hai concluso anche tu che in ultralineare non va bene.
grazie Sign. Stefano!,il mio clone modificato o migliorato ha la kt88 in falso triodo con un resistenza !,interessante il suo consiglio sul feedback ,ma me lo dovrò rileggere piu volte ,non e facile da capire ,almeno per me!
Senza feedback suona più forte perchè il volume percepito è maggiore tanto più è alta la distorsione, motivo per cui gli amplificatori da chitarra sembrano strillare sempre così forte. A parità di potenza RMS se la distorsione è inferiore anche il volume percepito sembrerà inferiore (perchè il suono distorto ti da fastidio prima) però è con la distorsione inferiore che affiora la vera qualità, il dettaglio sonoro e tante cose che diversamente restano nascoste (reali presenti nella registrazione, non artefatti dell’amplificatore). Quando farai un’amplificatore veramente buono dovrai stare più attento a moderare il volume perchè avrai l’impulso di darci su ma potresti farti male ai timpani perchè non sei abituato e potresti sottoporti a pressioni sonore troppo alte. Questo è più o meno il discorso che ma fatto una persona anziana esperta di progettazione audio più di 10 anni fà quando iniziavo a destreggiarmi con l’uso del negative feedback quando gli ho chiesto perchè senza NFB le cose sembravano suonare più forte, e non solo aveva ragione, ma non tornerei in indietro, la qualità non c’è senza NFB.
non mi ero accorto di una seconda vostra pubblicazione in merito,chiedo scusa!,io l’ho costruito tempo fà e alle mie orecchie suona bene !,ma con una modifica sull’alimentazione e con knfb sull’anodo!
e senza feedback suona meglio e leggermente piu forte!