Il Sonic Frontiers SFL-1 è un preamplificatore ibrido che ha saputo conquistare il cuore degli audiofili grazie alla sua combinazione di tecnologie a valvole e a stato solido. Con una singola valvola 12AT7 nel percorso del segnale, è in grado di unire il calore e la musicalità delle valvole con la precisione e la stabilità dei circuiti a transistor. Questo apparecchio è particolarmente apprezzato per la sua costruzione solida e per la sua capacità di restituire un suono dettagliato e coinvolgente.
Tuttavia, quando un cliente desideroso di apportare miglioramenti ha deciso di mettere mano al suo SFL-1, le cose sono rapidamente degenerate, trasformando un raffinato strumento audio in un complicato caso di riparazione.
La storia del disastro
Il cliente era animato da buone intenzioni: voleva migliorare le prestazioni del suo preamplificatore installando condensatori di qualità superiore sul segnale, un potenziometro a scatti di alta precisione e, forse, sostituendo i cavi interni con modelli più pregiati. Tuttavia, l’esecuzione di questi interventi è stata tutto tranne che professionale. Gli interventi maldestri hanno provocato un guasto a catena devastante, con conseguenze disastrose per l’apparecchio.
In particolare, essendo il circuito per la maggior parte a stato solido, non ha tollerato gli interventi subiti. Il risultato? Tutti i semiconduttori presenti sulla scheda sono stati distrutti, insieme a un paio di resistenze. L’entità del danno era tale che l’apparecchio era praticamente irriconoscibile e completamente inutilizzabile.
Il lavoro di ripristino
Il lavoro di riparazione ha richiesto un intervento meticoloso e paziente. La prima fase è stata lo smontaggio completo della scheda per poter verificare uno a uno tutti i componenti presenti. Dopo una lunga e accurata diagnosi, è emerso che, a parte alcuni diodi e l’NE555 utilizzato per il ritardo all’accensione, tutti gli altri semiconduttori erano compromessi.
Ecco un elenco dei componenti sostituiti:
- Tutti i transistor.
- Tutti i JFET.
- Tutti i regolatori di tensione.
- Un amplificatore operazionale presente sulla scheda.
Inoltre, il potenziometro del bilanciamento, insieme a tutta la cavetteria circostante, è stato completamente smontato. Anche questa parte dell’apparecchio era stata talmente pasticciata che era impossibile capire il percorso originale dei fili. Ripartire da zero si è rivelata la scelta più sensata.
Una lezione importante
Il lavoro di riparazione ha richiesto due giornate intere, durante le quali ogni componente è stato attentamente testato, sostituito e ricollegato. Alla fine, il preamplificatore è tornato a funzionare come da progetto originale, ma non senza lasciare una lezione importante: se non si è sicuri di sapere cosa si sta facendo, è meglio lasciare il lavoro ai professionisti.
Le valvole, con la loro robustezza, possono perdonare interventi maldestri, ma i transistor non concedono seconde chance. Questo caso è un monito per tutti gli appassionati di hi-fi: l’eccessivo entusiasmo nel migliorare un dispositivo può trasformarsi in un disastro costoso e impegnativo.
Ripristinare un Sonic Frontiers SFL-1 in queste condizioni è stato un lavoro impegnativo. Ora è tornato a offrire la qualità sonora per cui è famoso, ma la prossima volta, il cliente penserà due volte prima di avventurarsi in modifiche fai-da-te.
hai ragione le valvole sono più robuste i transistor e MOSFET sono più delicati comunque hai fatto l’ennesimo paziente lavoro di riparazione.