La valvola 6AS5 è stata originariamente progettata per essere utilizzata nello stadio di uscita audio delle autoradio, quando l’alimentazione HT veniva fornita tramite elevatori di tensione a vibratore. Questa valvola offre prestazioni che possono generare fino a 2,2 Watt di potenza in un progetto di amplificazione in classe A single-ended.
Nonostante non sia più in produzione, la valvola 6AS5 è ancora facilmente reperibile sul mercato del NOS (New Old Stock) in grandi quantità e a prezzi molto modesti. Questo è dovuto al fatto che è stata poco considerata dagli autocostruttori, rendendola una scelta interessante per coloro che desiderano sperimentare con valvole meno comuni.
La 6AS5, essendo una piccola finale, può essere utilizzata in configurazione triodo, sfruttando la sua caratteristica di mu molto basso. Ciò la rende particolarmente adatta per preamplificare segnali già ampi provenienti da DAC di ultima generazione, dove altre valvole potrebbero generare un guadagno eccessivo. Inoltre, la valvola è in grado di gestire correnti di 20/30mA, consentendo la realizzazione di stadi di uscita che escono di anodo e con impedenze relativamente basse. Qui sotto posto le curve della 6AS5 connessa a triodo:
Per il progetto in questione, è stata scelta una configurazione con un semplice circuito parafeed, dove la 6AS5 connessa a triodo è caricata attraverso un’induttanza 18S100 da 100Henry. Questa scelta permette di ottenere un suono naturale, mantenendo la purezza del segnale audio.
In conclusione, la valvola 6AS5 offre un’opportunità unica per gli autocostruttori di sperimentare con una valvola meno comune, ma dalle prestazioni interessanti. La sua disponibilità sul mercato del NOS a prezzi accessibili la rende una scelta attraente per coloro che cercano un suono distintivo e desiderano esplorare nuove soluzioni nella costruzione di circuiti valvolari.
L’apparecchio in oggetto è stato realizzato da un cliente che ha optato per una soluzione ibrida, combinando un DAC USB a cui sono stato tolti gli operazionali d’uscita, prendendo il segnale direttamente dal chip. L’eliminazione degli operazionali permette di ottenere una maggiore naturalezza del suono. Prendendo il segnale direttamente dal chip del DAC si offre un percorso del segnale più breve e una riduzione delle interferenze e delle distorsioni indesiderate. Questo contribuisce a preservare la qualità del segnale audio e a garantire una riproduzione sonora di qualità.
Il DAC in questione al momento sta funzionando abbinato con il Triodino 4 con la 300B e con l’SE di EL34, progetti che potete vedere cliccando i rispettivi link.
ecco alcune sue foto: