Luxman Disc Player D-N150 Giapponese – Conversione da 100v a 230v senza trasformatori esterni.

Questo lettore CD con DAC si rivolge agli amanti della musica che desiderano riprodurre compact disc e sorgenti audio ad alta risoluzione con una qualità eccezionale. È dotato anche di ingresso audio coassiale, ottico e USB che rende possibile utilizzarlo come un DAC.

A quanto pare l’acquisto via internet di questo lettore CD Luxman D-N150 direttamente dal giappone permette di risparmiare qualcosa come 1400€ sul prezzo rispetto l’acquisto in italia, l’unico problema è che l’unità giapponese funziona a 100v, ma convertirlo a 230 è di una semplicità pazzesca, basta sostituire il trasformatore con uno che abbia il primario a 230volt e il gioco è fatto. Chi fosse interessato all’acqusto del trasformatore 21S4680 mi può contattare, posso eseguire anche il montaggio.

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Diego Nardi LIRA – Single Ended 300B – Riparazione

Mi hanno portato questo amplificatore perchè era diventato muto (o almeno dicevano):

Queste sono le foto dell’interno…

… 😳 

La foto qui sotto invece mi fanno godere come un mandrillo…

Per chi non è avvezzo: il pirullo rosso è il morsetto del positivo dell’altoparlante, quelle 2 resistenze con quel condensatore che vanno verso il circuito sono il segnale di negative feedback… E scusatemi… GODO!… Su quei giornaletti dove pubblicano progetti e schemi tutti a sbandierare lo zerofeedback come unica via del suono buono, per imboccare le masse bigotte adepte al credo diffuso dai guru, pena il pericolo di vernir snobbati, ma poi… eh… GODO! Come diceva il mio maestro G.M. “Gli amplificatori digli che son fatti come loro credono vadano fatti, ma poi quando li fai… falli fatti bene”. Io non sono mai riuscito ad essere falso e a non dire la verità delle cose… però… Un 300B retroazionato… e non è un mio progetto… GODO! Il problema che resta son tutti quelli che non la capiscono e dicono di farli come si crede vadano fatti, e poi li fanno proprio così come la raccontano (e tutti quelli che gli vanno dietro). Diego Nardi sei il mio mito, ti perdono anche le valvole saldate senza zoccolo.

Comunque sia dopo aver perso un pò di tempo a dissaldare i piedini delle valvole per misurarle ottenendo che erano in salute e cambiato 2 elettrolitici che si erano gonfiati il tutto appariva funzionante.

L’amplificatore eroga sui 10 watt con uno smorzamento di 2,66, qui sotto i soliti grafici di rito che tengo e pubblico per confronti futuri con apparecchi dello stesso tipo:

Spettro a 1 watt su carico resistivo.

Banda passante a 1 watt su carico resistivo

E su carico reattivo

Quadre a 100Hz – 1khz – 10khz

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8 Responses to Diego Nardi LIRA – Single Ended 300B – Riparazione

  • ma quella scala li di fianco dipende dalla regolazione degli ingressi e del volume… cambia solo che cambio la regolazione la sensibilità delle sonde o dell’ingresso dal software etc…, io l’ho sempre ignorata, semplicemente quando acquisisce trascino per centrare la traccia e non i interessa, quello che conta sono i salti in DB dal centro, cmq per avere uno smorzamento di 2,6 non va nemmeno male

  • avendo letto gain per le y ho dedotto fosse il guadagno dell’ampli, che con carico resistivo guadagna 30db e con quello reattivo 50db, non capisco…

  • Dici la scala a sinistra del grafico? Il livello del segnale sul cartico reattivo sarà aumentato quindi avrò dovuto trascinare giù la curva per centrarla sullo schermo, sinceramente non ci ho fatto caso, capita cmq, la RDC del carico reattivo non è 8ohm, è un carico da 8ohm reattivi…

  • non è proprio un buco, in realtà la banda passante “vera” del trasformatore finisce li, crolla giù, quello che c’è dopo è una risonanza interna che ha il suo apice tra 40 e 50khz.

  • non mi ero mai accorto, ma tra prova su carico resistivo e reattivo ci sono 20db di guadagno in più nel secondo caso… sai come mai?

  • ma il buco di guadagno al pelo degli 11 khz a cosa può essere dovuto?

  • La risposta in gamma alta mi sembra francamente scadente. Mi sa che la qualità dei trasfo non è all’altezza del “nome” del progettista. Però vuoi mettere? Ci sono i carta olio da 100€…

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AMC CVT 3030 – Riparato

Questo è forse uno degli amplificatori più bizzarri che abbia mai visto, realizzato nei primi anni 90 quando si cominciavano a riscoprire le valvole dopo il periodo buio degli anni 80 dominato dal transistor e dalle elettroniche commerciali a basso costo. Di fatti questo apparecchio è realizzato come molte cose prodotte in questi anni bui: transistor, switch, flatcable, condensatori di bassa lega, e quattro EL34 come finali, saldate direttamente al PCB senza zoccolo, come fossero chip eterni che non si consumano mai. Questo particolare evidenzia la bassa conoscenza del mondo valvolare di chi ha progettato questo apparecchio, il driveraggio è totalmente a transistor e il negative feedback estremamente abbondante (tipicamente anni 80) da raddrizzare qualsiasi valvola ci si monti dentro… Che siano valvole nuove o anche usate, matchate o no alla fine “funziona” sempre, probabilmente fino all’ultimo alito di vita dei tubi montati che comunque prima o poi sopraggiunge.

Un problema tipico di questo apparecchio è appunto la sostituzione delle valvole. Chiunque, oggi, sano di mente non si sognerebbe mai di saldare delle valvole direttamente a un PCB senza zoccolo.  Il problema che sorge è lo spazio a disposizione; infatti le valvole sono chiuse dentro un camino di alluminio con una ventola nella parte bassa e aggiungendo lo zoccolo al PCB queste non entrano più in sede, quindi tutti tagliano la parte di alluminio.

Questo amplificatore aveva un guasto che impediva la regolazione del bias su un canale con le valvole che diventavano rosse che purtroppo nel trasporto si sono rotte sbattendo sul duro metallo…

La riparazione non è stata molto semplice, ho dovuto smontare le schede che portano le valvole e dissaldarle con la forza bruta di una pistola termica perchè non esiste una punta per la stazione dissaldante con un foro grosso come il pin di una valvola octal, durante questo processo ho colato i trimmer della regolazione bias e offset che ho poi sostituito successivamente con altri nuovi.

Un’altro problema dell’apprecchio sono i 3000 connettorini di plastica stile “video registratore” che connettono le varie schede, dove passa anche la tensione anodica, l’alimentazione dei filamenti, connessioni ai trasformatori etc… Proprio quelli dei filamenti hanno la tendenza a surriscaldare…

Questi connettori li ho totalmente eliminati e sostituiti con fili diretti saldati a PCB perchè se avessi cambiato i connettori si sarebbero cotti nuovamente in poco tempo, ho montato zoccoli sui PCB e tagliato i camini di alluminio per far entrare le valvole, un quartetto di EL34 e ho eseguito le tarature.

La potenza misurata è di 30 Watt RMS su carico resistivo, lo smorzamento non l’ho misurato. Vi lascio ai grafici acquisiti a 6Watt. Banda passante 10hz -0,5db … in alto .. bho? C’è una risonanza che ha il suo picco tra i 40 e i 50khz e che inizia a 2khz…

Questo è il grafico su carico reattivo

THD a 6 watt su carico resistivo

Quadre a 100Hz – 1kHz – 10khz

Interessante è la visuale dell’onda triangolare a 10khz, oltre alle rotazioni di fase si può notare il segnale di NFB che risale la linea andando a disturbare anche la sorgente audio, in questo caso il generatore di funzioni.

 

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2 Responses to AMC CVT 3030 – Riparato

  • Il generatore di segnale e l’oscilloscopio sono fisicamente lo stesso strumento, che è poi quello che uso per acquisire i grafici dal computer

  • Sulla triangolare distorta nel segnale d’ingresso non è che ci sia un interferenza tra le masse generatore di segnale e oscilloscopio? Sono isolati dalla terra tramite trasformatori d’isolamento?

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