La PL508 è stata progettata per funzionare come valvola di riga nei ricevitori televisivi a colori degli anni 60, praticamente la sorella minore delle PL519 e delle 504. La PL508 doveva essere in grado di pilotare le bobine di convergenza richieste dai primi tubi catodici a maschera d’ombra e le bobine del telaio sui tubi a collo largo. Può resistere a un aumento positivo di 2.500 Volt e il filamento è progettato per l’uso in una catena serie da 300 mA. La bassa tensione anodica utilizzabile si rivolge anche al set universale senza trasformatore di rete. La PL508 è anche classificata per uso audio.
Mi è stato richiesto uno schema premium e per fare qualcosa di diverso, visto che la persona era di mentalità aperta, ho voluto utilizzare una delle tante valvole dimenticate che ha ottime caratteristiche elettriche ma viene snobbata dai cultori dall’auto costruzione e dell’audio in generale semplicemente perchè non la conoscono. Si può dire che la PL508 assomiglia un pò ad una 6V6 come stazza e potenza dissipabile anche se ha una resistenza interna molto inferiore e capacità di erogare molta più corrente della 6V6. Connessa a triodo può dissipare 15 watt e mostra questa curve…
Lo schema è quindi un PushPull di PL508 connesse a triodo che dovrebbe sviluppare una potenza di circa 20watt, si volevano usare valvole semplici quindi lo stadio di ingresso è uno sfasatore long tail cascode con due valvole ECC81/12AT7 seguito da un buffer formato dalle 2 sezione di una ECC82/12AU7. L’amplificatore quindi va a montare un totale 10 valvole. Le finali sono polarizzare a bias fisso regolabile per mezzo di un trimmer e la sezione di alimentazione è formata da un semplice raddrizzatore e ponte seguito dall’immancabile cella CLC, qui sotto lo schema premium.
Prime foto del montaggio non ancora finito di “S.C.”
La potenza misurata a banco nella prima prova è stata di 19,7Watt RMS indistorti.
Aggiornamento: S.C. Mi ha portato il suo montaggio per darci una misurata e fare le ultime messe a punto attorno alla rete di NFB, l’amplificatore manca ancora di un mobiletto definitivo…
Dopo mesi finalmente completato con un mobiletto realizzato da Rita Stefani
Le strumentali rilevate da me sono:
Potenza massima indistorta 19,7 Watt RMS
THD Complessiva @ 1 watt: 0,16%
Banda passante @ 1 watt: 10Hz – 110khz -1dB
Smorzamento DF: 5,0
Spettro distorsivo
Banda passate su carico resistivo
Banda passante su carico reattivo
Onde quandra a 100hz – 1k – 10k – 50K (eccezionalmente riesce fino a 50khz, la traccia dell’amplificatore è quella azzurra, in giallo il generatore)
Promemoria: Queste ultime 2 schermate sono da riacquisire, generatore disturbato.
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ma quella scala li di fianco dipende dalla regolazione degli ingressi e del volume… cambia solo che cambio la regolazione la sensibilità delle sonde o dell’ingresso dal software etc…, io l’ho sempre ignorata, semplicemente quando acquisisce trascino per centrare la traccia e non i interessa, quello che conta sono i salti in DB dal centro, cmq per avere uno smorzamento di 2,6 non va nemmeno male
avendo letto gain per le y ho dedotto fosse il guadagno dell’ampli, che con carico resistivo guadagna 30db e con quello reattivo 50db, non capisco…
Dici la scala a sinistra del grafico? Il livello del segnale sul cartico reattivo sarà aumentato quindi avrò dovuto trascinare giù la curva per centrarla sullo schermo, sinceramente non ci ho fatto caso, capita cmq, la RDC del carico reattivo non è 8ohm, è un carico da 8ohm reattivi…
non è proprio un buco, in realtà la banda passante “vera” del trasformatore finisce li, crolla giù, quello che c’è dopo è una risonanza interna che ha il suo apice tra 40 e 50khz.
non mi ero mai accorto, ma tra prova su carico resistivo e reattivo ci sono 20db di guadagno in più nel secondo caso… sai come mai?
ma il buco di guadagno al pelo degli 11 khz a cosa può essere dovuto?
eh… ^_^’
La risposta in gamma alta mi sembra francamente scadente. Mi sa che la qualità dei trasfo non è all’altezza del “nome” del progettista. Però vuoi mettere? Ci sono i carta olio da 100€…