Graaf Preamplificatore Line GM 13.5B – Revisione

Questo Preamplificatore Graaf 13.5B mi è stato consegnato assieme al GM20 per una revisione, ma a parte la vaschetta VDE mezza rotta che ho sostituito non ho trovato altri problemi.

Il cliente lamentava di problemi di forte ronzio che si udiva in altoparlante nel momento dell’accensione, ma con il pre collegato ad un’altro finale a Transistor. Quello che ho potuto scoprire è che in fase di accensione (e anche durante lo spegnimento) non c’è un relè di muting delle uscite e che si viene a vedere una tensione continua che fluttua per un certo tempo, frutto del ricaldamento delle valvole e del caricarsi dei condensatori di accoppiamento, nel video qui sotto si puà vedere il fenomeno in atto:

Questo non è un difetto ma proprio l’apparecchio chè è fatto così, quindi ne sconsiglio l’uso in abbinamento con finali a stato solido in quanto quella continua che arriva a +4 e -6volt potrebbe causare guasti imprevedibili a questo tipo di apparecchi, mentre se abbinato ad amplificatori a valvole la cosa potrebbe essere pressochè innocua.

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Come scaricare in modo sicuro un condensatore

Recentemente un’amico, per farsi 2 risate con me, mi ha mandato uno screenshot di una discussione proveniente da un gruppo facebook di audiofili dove un tizio chiedeva come scaricare un condensatore da 470uF caricato a 400volt e un’altro non professorato gli diceva “cortocircuitalo con un cacciavite”…

Emm sono 400volt, non 12 volt! Il corto lo fai su un piccolo condensatore caricato a bassa tensione. Avete idea dell’energia immagazzinata in un condensatore caricato a 400volt? No giusto per raccontare una mia esperienza una volta un ritaglio del filo di una resistenza che girava nel telaio di un’apparecchio mi ha fatto un corto su un condensatore da 1000uF caricato a 390volt e praticamente è stato come se 3 petardi Raudi scoppiassero in sequenza (bam-bam-bam) a 30 centimentri dalla mia faccia. Per il lampo di luce ho visto per 5 minuti una macchia rosa dove guardavo e per molto più tempo mi hanno fischiato le orecchie. Ora mi sembra chiaro che al mondo ci siano persone ignoranti, il problema è che gli si permette di avere la parola e gli si da una non meritata visibilità e la cosa peggiore è che spesso si mette quello che dicono al pari di quello che viene detto da altre persone molto più esperte di loro. Quindi cortocircuitare con il cacciavite un condensatore caricato a 400volt è pura idiozia. Vediamo quindi qual’è il modo corretto di scaricare un condensatore e come costruire un semplice strumento per farlo in tutta comodità.

Un eventuale cortocircuito del condensatore carico comporta un enorme rischio di danneggiamento di questo componente elettronico, così come di altri componenti presenti nel circuito, nonché di scosse elettriche e di incendio. L’entità dei danni in caso di cortocircuito sarà proporzionale alla capacità e alla tensione del condensatore. Il metodo corretto per scaricare un condensatore è con una resistenza che limiti la corrente di scarica, quindi evitando di produrre esplosioni. Per costruire un semplice scaricatore per condensatori vi serviranno i puntali recuperati da un vecchio tester, una resistenza da 1500ohm da 5/10watt, un pezzo di 1000 fori, un pò di super colla, una fascetta e un pezzo di tubo termorestringente.

Tagliate l’innesto a banana dei puntali, saldate la resistenza che i fili in questo modo.

La colla e la fascetta servono per evitare che in poco tempo di fili si strappino nel punto della saldatura.

E il tubo termo restringente serve per isolare la basettina ed evitare che mentre usate lo scaricatore avvengano contatti accidentali in giro…

Lo scaricatore è finito, per usarlo è sufficiente toccare per una decina di secondi i terminali del condensatore da scaricare con i puntali, il valore della resistenza da 1500ohm non è stringente, potente mettere una qualsiasi resistenza di un valore li vicino, cambia solo il tempo di scarica, ovviamente per scaricare condensatori caricati con tensioni elevate è buona norma non usare resistenze di valori troppo piccoli, mentre se aveste necessità di scaricare condensatori di grossa capacità e tensione bassa (tipo 30/40volt) dovrete usare una resistenza da 150/220ohm. Finita la scarica verificate sempre con un tester che non vi sia carica residua e nel caso procedete nuovamente con lo scaricatore.

È buona norma scaricare sempre i condensatori prima di mettere mano su un circuto, anche se questo è spento da molto tempo e ovvianente anche prima di andarci dentro con strumenti di misura, come tester e simili per evitare di guastarli.

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2 Responses to Come scaricare in modo sicuro un condensatore

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Pioneer SM83 – Riparazione – Modifica – Trasformazione totale

Il Pioneer SM83 è un valvolare dei primi anni 70 molto diffuso e facilmente reperibile nei mercatini (tipo marzaglia e simili) per circa 100/150€.

Rivalvolare il Pioneer SM-83

Circuitalmente non è niente di complesso e facilmente riparabile l’unico problema è che le finali utilizzate, delle 7189A, non sono reperibili di produzione attuale e le NOS risultano parecchio costose e non tutti sono disposti a spendere 300€ di valvole finali per un’amplificatore comprato al mercatino delle pulci per 100€

Iniziamo a spiegare che la 7189A è una EL84 modificata nei limiti operativi, la griglia schermo è più distante dal catodo e anche l’anodo ha un diametro maggiore, questo allo scopo di sopportare tensioni anodiche maggiori a parità di dissipazione. Questo permette di ottenere maggiore potenza aumentando la tensione anodica del circuito e spingendo la classe AB più verso il “B”. Viene dischiarato come erogante 28watt RMS ma sinceramente non l’ho mai visto erogare oltre 20watt prima del clipping, ma è regionavole pensare che considerassero anche la potenza con l’onda squadrata, pratica truffaldina ancora in voga al giorno d’oggi.

L’importante però è dire chiaramente che la 7189A non può essere sostituita dalle EL84!!! Almeno non senza modifiche al circuito! Mi è già capitato di vedere di questi Pioneer e anche degli Scott che nascevano con le 7189A in cui dei tecnici della domenica avevano infilato delle EL84 senza porsi tanti problemi. Hanno funzionato in qualche modo e male per un pò e poi le EL84 si guastavano bruciando il circuito o/e i trasformatori d’uscita, questo perchè la EL84 è una valvola nata per lavorare con 250, massimo 300volt di placca e griglia schermo mentre la 7189A in questi amplificatori viene portata fino a 420\430volt! Complice di questi disastri è l’ignoranza dilangate aiutata anche dai venditori di vari siti che fanno insezioni che portano le persone a pensare che la 7189A e la EL84 siano uguali, come si vede nello screenshot qui sotto dove la 7189A viene equiparata alla 6BQ5 (EL84)… Per altro anche radiomuseum.org riporta attualmente questo errore, dando le 2 valvole per equivalenti con solo la connessioni diverse (ho prontamente segnalato l’errore).

Sappiate che la 7189A non ha equivalenti e sostituti diretti, se volete rivalvolare il vostro Pioneer SM83 senza modifiche interne bisogna prendere quelle e spendere quello che c’è da spendere.

Pioneer SM83 – Modifica per montare EL84

Questo amplificatore HiFi è arrivato con i suoi acciacchi dovuti all’età. Il lavoro è consistito nella sostituzione di alcuni condensatori elettrolitici che erano ormai secchi e nella modifica del circuito per poter montare EL84 al posto delle costosissime 7189A, la modifica consiste nel sostituire 2 resistenze con altre di valore diverso allo scopo di abbassare la tensione che arriva alle EL84 in modo che non superi i 300volt e che quindi non ne provochi il guasto. Ovviamente questa modifica dimezza la potenza dell’apparecchio.

La potenza ottenuta con le EL84 è di 11Watt RMS su 8 ohm.


Trasformazione totale di un SM83

Questa seconda parte non riguarda quella che è considerabile una riparazione, di fatto questo è un progetto di autocostruzione a sè stante. Un cliente possedeva un SM83 con un trasformatore d’uscita bruciato, guasto nel circuito e senza valvole finali, praticamente un relitto quasi senza valore. Mi ha chiesto un progettino premium dove fosse possibile recuperare lo schassis, il trasformatore di alimentazione e qualche altra parte del rottame che possedeva in quanto l’idea del recupero gli piaceva molto. Ho realizzato uno schema moderno, quindi senza toni e 200 controlli, molto semplice e pulito con un’ingresso o 2, un volume e basta. Le finali utilizzate sono EL84 polarizzate a bias fisso, abbiante a una ECC82 per canale sullo sfasatore e ho mantenuto la 6AN8 (sempre una per canale) posta all’ingresso. I trasformatore di uscita sono dei miei 8KPP84A, il trasformatore di alimentazione è quello originale Pioneer e sono riuscito a riutilizzate alcuni condensatori originali che mi era stato comunicato essere in perfette condizioni. L’alimentazione non ha induttanze, il filtraggio avviene con doppia cella CRCRC. Ovviamente il progetto può essere eseguito anche ex novo senza recuperare un SM83 da modificare. Bisognerà comprare anche un trasformatore di alimentazione. Qui sotto lo schema premium:

Mi è stato portato l’apparecchio per la messa a punto e le misure di rito, un bellissimo montaggio. È stato fatta una nuova mascherina di alluminio e il telaio è stato riveniciato e montato con tutte componenti surplus, quindi nessun condensatore o altre parti di boutique.

Lo potenza dell’apparecchio è di circa 12watt RMS per canale prima della distorsione, la banda passante è di 8Hz/90khz -1dB e la distorsione armonica a 1 watt dello 0,15%, il tasso di controreazione è moderato e lo smorzamento si attesta a un DF di 5,5 con una rout di 1,4ohm. Vediamo i grafici:

Analisi di spettro

Banda passante su carico resistivo

Banda passante su carico reattivo

Questa è al forma della sinusoide a 8Hz, ci tengo a mostrarla, perchè i miei trasformatori al contrario di altri nomi stranoti e/o strapagati del mondo HiFi hanno la forma d’onda dei bassi che distorce per dire sotto i 70hz pur non mostrando diminuzioni di ampiezza… In giallo il generatore di funzioni e in azzurro quello che usciva dal trasformatore, la distorsione della sinusoide diventava visibile a 6/7hz, ovviamente c’era rotazione di fase, ovviamente forse non serve nemmeno a niente, ma visto che sui forum tutti non fanno che parlare di induttanza primaria e trasformatori con nuclei in plutonio e adamantio da mille mila henry ma che poi messi a banco non danno il risultato…

Quadra a 100Hz / 1khz / 10khz

Triangolare a 1khz

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3 Responses to Pioneer SM83 – Riparazione – Modifica – Trasformazione totale

  • Ovviamente no, uno si era bruciato e non valeva la pena ripararlo perchè l’apparecchio non vale niente e il cliente voleva divertirsi ad autocostruire qualcosa di nuovo, il trasformatore rimasto se lo è tenuto lui e penso lo abbia venduto come ricambio su ebay. Però posso farti 2 trasformatori nuovi come quelli di questo progetto che sono molto meglio degli originali che erano trasformatori poveri in basso e in alto che venivano tirati su a forza di negative feedback, i miei trasformatori hanno una estensione di banda molto maggiore.

  • Buongiorno
    Ha i vecchi trasformatori di uscita ?
    Cordiali saluti
    Francesco

  • Sono ormai tre mesi che ascolto questo capolavoro, non pensavo che un amplificatore a valvole potesse suonare cosi bene.
    L’idea di aver recuperato un rottame destinato alla discarica e di averlo trasformato in un bellissimo amplificatore che oltre tutto suona altrettanto bene, mi rende felicissimo.
    Minimale, semplice, senza fronzoli esattamente come mi piace a me. Fantastico!

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