Revisione dell’Amplificatore Audio Innovations Classic 25

Ho recentemente avuto l’opportunità di revisionare e testare l’amplificatore valvolare Audio Innovations Classic 25, un’apparecchiatura che ha contribuito a riportare l’amplificazione a valvole alla ribalta nel panorama audio. Basato sulla linea integrata Series 700. Il Classic Stereo 25 era venduto in forma di scatola di montaggio, con l’intento di rendere più accessibile il possesso di un amplificatore valvolare. È importante notare che poiché è stato commercializzato inizialmente come kit di montaggio, coloro che intendono acquistarne uno usato devono fare attenzione, poiché le competenze di chi lo ha assemblato sono sconosciute.

Tuttavia, è degno di nota che l’esemplare che ho avuto modo di revisionare presentava saldature impeccabili e una costruzione che sembrava eseguita in fabbrica. Non è chiaro se sia stato venduto anche preassemblato, ma la qualità del lavoro svolto su questo esemplare suggerisce un’attenzione ai dettagli e una precisione notevoli.

Qualità del suono

Se si cerca un suono che incarna l’essenza tradizionale degli amplificatori valvolari Audio Innovations, lo Stereo 25 si avvicina più di ogni altro apparecchio testato. Caratterizzato da una leggera morbidezza agli estremi delle frequenze e da una gamma media calda ma estremamente aperta, si distingue per la sua dinamica coinvolgente. Questo è in gran parte dovuto al fatto che il suo tasso di controreazione è inferiore rispetto ai modelli 500, 700 e 800 della stessa linea.

La revisione

Il lavoro di revisione su questo Audio Innovations Classic 25 è stato piuttosto semplice e metodico. La prima fase ha coinvolto la valutazione delle valvole utilizzando il tracciacurve Utracer: ogni valvola è stata attentamente testata per garantire il corretto funzionamento. Le valvole che presentavano problemi sono state sostituite, mentre quelle in buone condizioni sono state mantenute.

Successivamente, ho proceduto a un’attenta verifica di tutti i condensatori elettrolitici sulla scheda utilizzando un ponte LCR. I condensatori in buono stato sono stati contrassegnati con il colore verde, mentre quelli che necessitavano di sostituzione sono stati contrassegnati in rosso. Questo metodo ha consentito una rapida e chiara identificazione dei componenti da sostituire, come documentato nelle foto.

Dopo aver sostituito i condensatori elettrolitici segnalati come difettosi…

… ho proceduto alle misurazioni standard per garantire il corretto funzionamento dell’amplificatore. Questo processo di revisione ha assicurato che l’Audio Innovations Classic 25 fosse pronto per offrire prestazioni ottimali e affidabili.

Misure Strumentali e Prestazioni

Le misurazioni strumentali effettuate sull’Audio Innovations Classic 25 hanno fornito interessanti risultati. La potenza misurata si attesta a circa 22,5 watt RMS utilizzando le valvole EL34 Sovtek originali. Tuttavia, sto attualmente aspettando l’arrivo di un quartetto di nuove valvole EL34 Tungsol per completare il processo di rivalvolatura, il che potrebbe influenzare ulteriormente le prestazioni dell’amplificatore.

Un altro aspetto rilevante è il fattore di smorzamento, che si aggira intorno a un valore di circa 7,7. Questo valore è significativamente inferiore rispetto al fattore di smorzamento dei modelli precedenti della famiglia, indicando un minore tasso di controreazione globale. È importante notare che i trasformatori d’uscita utilizzati sono gli stessi presenti nei modelli 500/700/800 e quindi persiste una forte risonanza a tra i 20 e i 90khz, come evidenziato nel grafico della banda passante. Risulta sorprendente che questo difetto non sia stato corretto nonostante gli anni trascorsi dalla produzione dei primi esemplari del modello 500.

Banda passante a 1 watt con evidente la risonanza del trasformatore

Le onde quadre a 100hz, 1khz e 10khz

Completo la serie di grafici con l’aggiunta di quello relativo alla distorsione armonica…

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1 Responses to Revisione dell’Amplificatore Audio Innovations Classic 25

  • Devo davvero ringraziare Stefano per la revisione del mio vecchio “Audio Innovation Classic 25” acquistato usato tanti anni fa e che mi ha reso fedele servizio nel tempo. Ora la sua voce riluce di uno smalto nuovo che mi permetterà di goderne ancora a lungo per l’ascolto della musica antica, quella che prediligo. Ah!.. Bach e Monteverdi impagabili in versione “valvolare”!. Sono contento di avere il mio “Dottore delle valvole” (ossia Stefano) a 10 minuti da casa, per qualsiasi urgenza!. Ancora grazie per la serietà e competenza dell’intervento effettuato. Consiglio vivamente a tutti quelli che hanno “figlioli valvolari” “questo Dottore! …

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Trasformatore Audio Single Ended per Valvola EL34: L’Eccellenza del Suono

Se siete alla ricerca della perfezione sonora nel vostro sistema audio a valvole, non cercate oltre: il nostro Trasformatore Audio Single Ended SE2K-EL34/2 è la risposta alle vostre esigenze di qualità e prestazioni audio senza compromessi.

Concepito e realizzato con la massima cura e attenzione ai dettagli, il nostro trasformatore SE2K-EL34/2 è stato progettato per offrire un’esperienza sonora superlativa, garantendo una fedeltà di riproduzione senza pari. La sua impedenza primaria di 2000 ohm e le impedenze secondarie di 4, 6 e 8 ohm assicurano una versatilità senza precedenti, consentendovi di adattare il trasformatore alle esigenze del vostro sistema audio con estrema precisione.

Ma le caratteristiche di questo trasformatore non si fermano qui. La sua resistenza primaria di 62 ohm e la potenza massima di 12 watt RMS assicurano un’elevata robustezza e affidabilità, mentre l’induttanza dispersa di 6,67mH garantisce una risposta in frequenza uniforme e priva di distorsioni. Con una banda passante che spazia da 10Hz a 90kHz con una deviazione di appena -1dB, potrete godere di un suono ricco, dettagliato e avvolgente, che cattura ogni sfumatura e nuance musicale con incredibile precisione.

Ma ciò che veramente distingue il nostro trasformatore è la sua qualità costruttiva e le dimensioni abbondanti che consentono di gestire senza sforzo e senza distorsioni le frequenze più basse, offrendo un’esperienza sonora veramente immersiva e coinvolgente. A differenza dei trasformatori economici e di dimensioni ridotte presenti sul mercato, il nostro trasformatore garantisce un suono cristallino e una riproduzione fedele, che soddisferà anche gli ascoltatori più esigenti.

Non è un caso che il nostro trasformatore sia stato utilizzato con grande successo in numerosi progetti presentati sul nostro sito e abbia ricevuto elogi e apprezzamenti da parte di una vasta clientela di audiofili appassionati. Unisciti a loro nel godere della qualità audio superiore che solo il nostro trasformatore SE2K-EL34/2 può offrire.

Non accontentarti di compromessi quando si tratta di qualità del suono. Investi nel nostro Trasformatore Audio Single Ended SE2K-EL34/2 e scopri la differenza che può fare un prodotto di eccellenza. Il suono che hai sempre sognato è a portata di mano.

Le fotografie mostrate sono indicative e potrebbero non corrispondere esattamente al prodotto disponibile. Le misurazioni delle bande passanti sono state effettuate nel circuito reale utilizzando la valvola specifica per cui è stato progettato il trasformatore. Queste misurazioni sono condotte a circa 1 Watt RMS, utilizzando la tipica corrente di bias della valvola. È da notare che una volta integrati nei rispettivi circuiti, l’introduzione di un feedback negativo, specialmente consigliato con i pentodi, può estendere significativamente le bande passanti e limitare le rotazioni di fase all’interno di un’ampia gamma udibile.

SE2K-EL34/2
 TU  

  • Tipo: Single Ended
  • Concepito per valvola: EL34 (*)
  • Impedenza primaria: 2000 ohm
  • Impedenze secondarie: 4/6/8 ohm
  • Resistenza primaria: 62ohm
  • Potenza MAX: 12Watt RMS
  • Induttanza dispersa: 6,67mH
  • Banda passante 10Hz~90kHz -1dB

(*)ciò non toglie che possa essere usato anche con altre valvole.

Clicca qui per visionare il progetto e la recensione di un’amplificatore che utilizza questo trasformatore d’uscita

Dimensioni (mm)
L  85
H  100
S  104
F  68
F2  58

Per ordinare conttatatemi cliccando qui.

Didascalia dimensioni

dimensioni-L300

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Esplorando la Famiglia delle Valvole EL84 ed EL86: Derivate, Equivalenze e Applicazioni

Benvenuti in un viaggio attraverso il mondo affascinante delle valvole elettroniche, veri gioielli della tecnologia vintage che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’amplificazione audio. In questo articolo, esploreremo la famiglia della EL84, una delle valvole più iconiche e versatili mai prodotte. Dalla sua introduzione da parte di Mullard nel 1954, la EL84 ha conquistato gli audiofili con le sue prestazioni eccellenti e il suono caldo e avvolgente che può offrire. Non solo esamineremo le caratteristiche della EL84, ma daremo anche uno sguardo alle sue varianti come UL84, PL84 e 7189, scoprendo come queste valvole abbiano influenzato il panorama dell’amplificazione. Inoltre, faremo una sorprendente incursione nel mondo della EL86, una parente stretta della EL84, condividendo molte delle sue caratteristiche distintive. Scrivo questo articolo con l’obiettivo di dissipare la confusione che spesso circonda le sigle delle varianti di queste valvole, offrendo chiarezza e comprensione nel magico mondo delle valvole elettroniche.

La EL84

Il pentodo di potenza EL84 fu introdotto da Mullard nel 1954. Per dimostrarne l’uso e la qualità, il laboratorio di applicazioni di Mullard produsse un progetto di amplificatore che successivamente divenne un classico noto come “Mullard 5-10“. Quando la EL84 è utilizzata in una configurazione push-pull ultra-lineare con un carico distribuito del 43%, può raggiungere una potenza di 10 W con una distorsione armonica totale dello 0,9% in classe A. In configurazione classe AB, è possibile raggiungere una potenza anche di 15 watt. In foto una EL84 NOS marchiata Zenith accanto a una coppia di trasformatori d’uscita dedicati realizzati su misura per valorizzare al massimo le prestazioni di questa valvola.

Confusione nelle Sigle: Differenze Tra EL84, UL84 e Altre Varianti

In genere, la prima lettera presente nella sigla di una valvola, come la “E” in “EL84”, denota la tensione del filamento, la quale è di 6,3 volt nel caso specifico della EL84. Secondo la consuetudine classica che si applica a tutte le altre valvole, ci si aspetterebbe che una “UL84” fosse sostanzialmente identica alla EL84, ma con una tensione di filamento diversa. Tuttavia, questa aspettativa non corrisponde alla realtà.

Quando fu creata la UL84, l’obiettivo era sviluppare una valvola dedicata alle radio in cui tutte le valvole avevano il filamento in serie. Queste radio erano generalmente alimentate da autotrasformatori e, per varie ragioni che non elencherò qui, richiedevano una finale audio che operasse con tensioni inferiori rispetto alla EL84. Di conseguenza, non solo modificarono il filamento per farlo funzionare a 45 volt con una corrente di 100 mA, ma modificarono anche la struttura dell’anodo, rendendolo più piccolo e adatto a funzionare con tensioni inferiori, così come modificarono la griglia schermo. Questo ha portato alla creazione di una valvola diversa dalla EL84, infrangendo gli standard nella nomenclatura delle valvole all’epoca vigenti.

Successivamente, per vari motivi, la diversa caratteristica elettrica delle UL84 si rivelò utile anche per altre applicazioni. Fu così creata la variante PL84, pensata per l’uso nei televisori con filamento a 15 volt e 300 mA. Infine, desiderarono una versione con filamento a 6,3 volt, e la denominarono EL86. In sintesi, UL84 = PL84 = EL86 (con solo filamenti diversi), mentre queste tre valvole differiscono completamente dalla EL84 in tutti gli aspetti.

La creazione delle varianti UL84, PL84 e EL86 ha aggiunto un tocco di confusione alla nomenclatura delle valvole, rompendo lo standard precedentemente seguito. Questa rottura con la tradizione ha generato incertezza, poiché ci si sarebbe aspettati che le valvole con nomi simili fossero sostanzialmente equivalenti, con la sola differenza nella tensione del filamento. Curiosamente, molti autocostruttori sono alla ricerca della EL86 senza sapere che, a parte la differenza nel voltaggio del filamento, è la stessa valvola della UL84 e della PL84.

Curve della UL84 – PL84 e EL86 a 170volt di griglia schermo (disponibili anche sul datasheet)

Curve della UL84 – PL84 e EL86 connesse a triodo

6N43N-E una valvola semi sconosciuta

La 6N43N-E, variante russa compatibile con la EL86, si distingue principalmente per la sua costruzione interna: è un tetrodo a fascio anziché un pentodo come la EL86. Tuttavia, poiché il datasheet di questa valvola non include le curve con G2 polarizzata a 170, che sarebbero necessarie per un confronto diretto con la EL86, le curve sono state acquisite tramite u-tracer e pubblicate a tale scopo.

G2 +100v

G2 +170v

6N43N-E connessa a triodo

Quando l’EL84 Diventa Assassina: La Verità sulla 7189

La 7189 rappresenta una variante della EL84, ma con tensioni di placca e griglia schermo superiori rispetto alla EL84 standard. Questa configurazione consente alla 7189 di erogare potenze superiori, rendendole una scelta comune in molte applicazioni negli amplificatori hi-fi alla fine degli anni ’50 e all’inizio degli anni ’60.

È importante sottolineare che, nonostante la somiglianza tra i due tipi di valvole, la 7189 non è equivalente alla EL84. Questa distinzione è cruciale per evitare errori di montaggio e danni agli apparecchi. Alcuni venditori su piattaforme come eBay pubblicizzano erroneamente la 7189 come equivalente alla EL84, portando gli acquirenti a installare quest’ultima in dispositivi progettati per la 7189. Questa confusione è così diffusa che la maggior parte dei venditori online, ad eccezione di pochi affidabili, tende a presentarle come intercambiabili e le offre come se fossero identiche. Questa pratica può purtroppo trarre in inganno gli acquirenti, talvolta in modo inconsapevole, risultando in situazioni di truffa.

Ci sono differenze significative tra le valvole EL84 (o 6BQ5) e le 7189. La tensione anodica massima delle EL84 è di 300 V, mentre le 7189 possono sopportare tensioni anodiche più elevate, tipicamente fino a 440v. La 7189 è una versione potenziata della EL84 in grado di sopportare tensioni superiori, consentendo quindi di erogare potenze maggiori. Tuttavia, è importante notare che queste due valvole non sono equivalenti. La EL84, se montata in un circuito progettato per la 7189, si troverebbe ad affrontare tensioni dell’anodo e della griglia schermo oltre i suoi limiti operativi. Questo scenario spesso comporta sovracorrenti o guasti della valvola, che possono facilmente danneggiare l’avvolgimento primario del trasformatore di uscita. Osserviamo la foto qui sotto:

Al centro si trova una EL84, che funziona a una tensione di anodo di 300 volt. A destra c’è una UL84, una versione con un filamento a 45 volt e progettata per operare con un massimo di 170 volt di tensione anodica. Si può notare chiaramente che la struttura dell’anodo della UL84 è più stretta rispetto a quella della EL84. Infine, a sinistra c’è una 7189A, evidenziata dalla sua imponente struttura dell’anodo, che è significativamente più grande rispetto a quello della EL84.

Piccola tabella delle equivalenze:

EL84 = 6BQ5 = 6N14N

7189/7189A = 6BQ5B

Fino a poco tempo fa, le valvole 7189 erano disponibili principalmente come valvole NOS (New Old Stock) a prezzi spesso proibitivi. Tuttavia, la buona notizia è che oggi alcuni produttori hanno iniziato a riprodurle per garantire un’opzione di ricambio accessibile. Questa è una notizia positiva per i proprietari di amplificatori vintage, poiché spesso la gente tende a sostituire le 7189 con le EL84, creando disastri. Nella foto qui sotto un quartetto di 7189 del mio produttore attuale preferito Thung-Sol.

Considerazioni sull’utilizzo delle valvole EL84 connesse a triodo

Nel panorama delle valvole, l’EL84 e le sue varianti hanno sempre destato grande interesse per il loro utilizzo versatile in numerosi circuiti audio. Tuttavia, quando si tratta di utilizzare l’EL84 connessa a triodo, ci sono alcune considerazioni importanti da tenere a mente. Mentre le varie EL86 connesse a triodo mostrano curve ben definite e utilizzabili, l’EL84 connessa a triodo presenta una sfida significativa. In un grafico illustrativo, si può notare una pendenza molto accentuata nelle sue curve, compromettendo la sua idoneità per questo tipo di configurazione.

Ottimisticamente, anche con una dissipazione di 12 watt, si può ottenere meno di mezzo watt da un’EL84 connessa a triodo, con un trasferimento inferiore al 5%. Questo la rende inadatta per applicazioni di questo tipo. È importante sottolineare che non mancano informazioni fuorvianti sul mercato, con alcuni esperti che promettono apparecchi con EL84 a triodo in grado di produrre decine di watt. Tuttavia, la realtà è spesso diversa, con esperienze pratiche che dimostrano una resa reale di soli 0,39 watt RMS in alcuni casi.

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