Restauro di un Amplificatore VOX AC15 degli Anni ’90

VOX è un marchio che ha avuto un impatto significativo nella storia della musica, noto soprattutto per amplificatori come l’AC15 e l’AC30, che hanno definito il suono di molte band iconiche degli anni ’60, inclusi i Beatles e i Rolling Stones. Nato nel 1957 a Dartford, nel Regno Unito, VOX si è rapidamente affermato come leader nel mercato degli amplificatori per chitarra, grazie al suo design innovativo e al suo suono caratteristico. Il VOX AC15, in particolare, è stato il primo amplificatore della linea AC e ha gettato le basi per il successivo AC30, ampliando le possibilità sonore dei chitarristi e diventando un elemento essenziale nel rock britannico.

Il VOX AC15 è noto per il suo suono caldo e ricco di armoniche, apprezzato da chitarristi di ogni livello. In questo articolo descriverò il processo di riparazione e restauro di un VOX AC15 prodotto nei primi anni ’90, riportato in vita dopo una riparazione precedente eseguita in modo disastroso.

Un VOX AC15 in Condizioni Critiche

Mi è stato portato un VOX AC15 che presentava diversi problemi: suono debole e marcio, forte fruscio di fondo e un ronzio fastidioso. Il proprietario mi ha detto che l’amplificatore era stato riparato in precedenza da un tecnico costoso, ma evidentemente incompetente.

Smontaggio e Prime Scoperte

La prima sorpresa è arrivata quando ho rimosso il coperchio delle valvole. Ho trovato una “valvola raddrizzatrice” 5Y3GT che era stata sostituita in modo del tutto inadeguato. Invece della valvola originale, c’era un adattamento con diodi al silicio saldati al posto della valvola, una soluzione grezza e pericolosa.

Posso assicurarvi che non si trattava di uno di quei rimpiazzi per valvole raddrizzatrici in cui almeno si prende la briga di inserire una resistenza di caduta. Era proprio un ‘accrocchio’ fatto utilizzando la base octal di una vecchia valvola, privata del vetro, a cui avevano saldato quattro diodi, per un valore complessivo di 20 centesimi di euro.

Una valvola 5Y3GT ha una caduta di tensione di circa 50-60V, mentre un diodo al silicio ne ha solo 0,7V. Questo errore ha causato una sovralimentazione del circuito, mettendo a rischio l’intero amplificatore. Ho quindi rimosso immediatamente questa “raddrizzatrice” improvvisata… Voglio dire, una 5Y3 di una marca economica la trovi per 15€, com’è possibile che un tecnico che si definisce tale non ne abbia una da montare?

Verifica e Sostituzione delle Valvole

Ho quindi verificato tutte le valvole utilizzando un tracciacurve utracer 3+. Le valvole finali EL84 erano ormai esauste, morte e stramorte, probabilmente a causa della sovralimentazione causata dalla modifica maldestra alla raddrizzatrice. Fortunatamente, le valvole di segnale erano ancora utilizzabili. Ho selezionato una coppia di nuove EL84 e una 5Y3GT NOS dal mio magazzino personale e le ho installate, sperando di risolvere il problema principale.

Una piccola curiosità sulla 5Y3GT NOS che ho preso dalle mie scorte: internamente è strutturata come una valvola a riscaldamento indiretto, con due catodi e due filamenti separati, e la costruzione degli anodi ricorda quella delle GZ34. Per chi non lo sapesse, la 5Y3GT è normalmente una valvola a riscaldamento diretto, derivata direttamente dal tipo 80. Probabilmente questa è stata prodotta relativamente ‘di recente’… recente nel senso che potrebbe risalire alla fine degli anni ’60 (considerando che la 5Y3GT è stata introdotta nel 1935). Nella foto sotto invece una coppia di EL84 Zenith.

Scoperta di un Falso Contatto

Durante il test, ho notato che flettere lo stampato causava anomalie visibili sull’oscilloscopio… Dopo ulteriori indagini, ho scoperto che c’era un falso contatto nella scheda PCB.

La soluzione improvvisata dal precedente tecnico era stata di utilizzare una spugna per spingere le valvole verso il basso, nel tentativo di “risolvere” il problema senza affrontarlo realmente. Ho quindi smontato la scheda e già che c’ero gli ho dato una bella lavata, perchè ovviamente era inevitabilmente coperta da uno strato unto misto a polvere, perché come al solito, questi tecnici dei miei stivali, invece di usare disossidante per contatti, usano olio lubrificante spruzzato ovunque, creando un vero disastro.

Signore e signori, immaginate la scena: una padella da frittura così ben condita da sembrare appena uscita dalla cucina di una trattoria, ecco che oggi vi presentiamo la nostra ‘Speciale Scheda Amplificatore alla Frittura di Calamari!’ Non c’è nulla di più gustoso di un circuito completamente immerso in uno strato dorato di unto e polvere, proprio come le più irresistibili fritture! Con uno strato di grasso che farebbe invidia ai migliori chef, questa scheda è così intrisa di lubrificante da sembrare un piatto pronto per la friggitrice! E non è tutto: i residui oleosi non solo aggiungono un tocco di sapore ‘vintage’, ma garantiscono anche un bel caos elettronico che farà saltare in aria tutti i vostri pensieri! Allora, amici, se volete un amplificatore con un ‘gusto’ unico, non cercate oltre – abbiamo la ‘padella PCB’ perfetta per voi!

Ripristino delle Saldature e Pulizia Finale

Dopo aver pulito la scheda, ho risucchiato via lo stagno da tutte le saldature, rifacendole poi dalla prima all’ultima. Ho pulito i potenziometri e gli zoccoli delle valvole con disossidante per contatti non oleoso, rimuovendo l’accumulo di sporcizia lasciato dall’uso di lubrificanti non idonei.

Dopo aver rimontato la scheda e ricollegato tutto, l’amplificatore ha ripreso a funzionare perfettamente, senza ronzio o fruscio, e con potenziometri puliti e privi di rumore. Questo lavoro ha messo in evidenza l’importanza di affidarsi a tecnici competenti e la necessità di interventi accurati e rispettosi delle specifiche originali. Questo VOX AC15 è tornato a suonare come si deve, e sono sicuro che il suo proprietario potrà godere della qualità sonora che solo un amplificatore ben curato può offrire.

Se siete appassionati di amplificatori VOX, vi consiglio di dare un’occhiata al nostro articolo dedicato al fratello maggiore del AC15, il leggendario VOX AC30. Scoprirete altre storie e tecniche di manutenzione per mantenere i vostri amplificatori in perfette condizioni. Se invece avete un AC15 di qualsiasi epoca che volete riportare al suo antico splendore potete contattarmi cliccando qui.

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1 Responses to Restauro di un Amplificatore VOX AC15 degli Anni ’90

  • Certo che scoprire un talento come Stefano ( perchè di questo si tratta ) è stata la manna dal cielo. Il lavoro fatto è stato impeccabile. Stefano altre la professionalità è un maniaco della perfezione e cura dei dettagli. Non si è trattato come fanno altri tecnici; tra cui uno in particolare molto blasonato di limitarsi a cambiare le valvole e farti accrocchi , una soffiata e via.. ma di un vero e proprio restauro. Parlando con Stefano proprio ieri quando sono andato a prendere il mio amato Vox mi diceva che alcuni clienti si lamentano del prezzo… mi dite voi chi ti prende 30€ all’ora ? rilasciando regolare fattura e garanzia ? STEFANO BRAVO ANZI BRAVISSIMO.

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Autoradio Radioën R 35 per Citroën DS: Un Tuffo nel Passato con un Tocco di Modernità

La Citroën DS, presentata per la prima volta al Salone dell’Automobile di Parigi nel 1955, è un’icona dell’ingegneria automobilistica francese. Conosciuta per il suo design rivoluzionario e le sue innovazioni tecniche, come la sospensione idropneumatica e la sterzatura assistita, la DS rappresentava il massimo dell’avanguardia automobilistica degli anni ’50 e ’60. Non sorprende quindi che anche l’impianto audio fosse all’avanguardia per l’epoca.

La Radioën R 35, prodotta dalla Continental Edison nel 1969, era un’autoradio progettata specificamente per la Citroën DS. Questa radio a transistor, che supportava la ricezione AM e FM, rappresentava il complemento perfetto per un’auto così innovativa, offrendo un suono di alta qualità in un’era in cui l’audio in auto era ancora in fase di sviluppo.

La Riparazione della Radioën R 35

Quando questa particolare Radioën R 35 mi è stata spedita, era in condizioni non funzionanti, con diversi problemi elettronici da risolvere. Prima di procedere con la riparazione vera e propria, ho notato che la radio era già stata manomessa da un altro riparatore. Alcuni condensatori elettrolitici erano stati sostituiti, ma la cosa grave, l’interno della radio era stato completamente imbrattato di olio lubrificante. Questo tipo di intervento, tipico di tecnici poco competenti, aveva lasciato la scheda coperta di uno strato di unto misto a sporco.

La mia prima operazione è stata dunque un’accurata pulizia dell’intera radio. Ho lavato la scheda per rimuovere ogni traccia di lubrificante e sporco impastato, riportando il circuito allo stato originale. Solo dopo questa pulizia approfondita ho potuto procedere con le riparazioni necessarie, garantendo che tutti i componenti funzionassero al meglio delle loro capacità.

Il primo guasto riscontrato è stato nel transistor al germanio NPN AC187, che si trova nel circuito finale audio. Questo componente, tipico dell’elettronica degli anni ’60, era guasto e, considerando che i transistor NPN al germanio tendono a deteriorarsi con il tempo, non è stato sorprendente. Nonostante avessi alcuni transistor di ricambio, anche questi si sono rivelati non funzionanti, probabilmente a causa del loro invecchiamento.

Per risolvere questo problema, ho deciso di rimuovere completamente la sezione del circuito finale audio originale dal PCB e sostituirla con un modulo TDA2030, un amplificatore audio integrato molto più moderno e affidabile. Questa sostituzione ha garantito un suono chiaro e potente, mantenendo l’estetica originale della radio intatta.

Altri Problemi e Soluzioni

Una volta sostituito il circuito finale audio, la radio era ancora muta. Dopo una diagnosi più approfondita, ho scoperto che un diodo al germanio era in cortocircuito, impedendo il corretto funzionamento della radio. Dopo aver sostituito il diodo difettoso, la radio ha finalmente iniziato a ricevere le stazioni, ma la ricezione era instabile. Le stazioni si spostavano o la ricezione si interrompeva con le vibrazioni. Ulteriori indagini mi hanno portato a scoprire un altro diodo al germanio difettoso nella sezione RF FM. Questo componente è stato sostituito, risolvendo i problemi di instabilità della ricezione.

Infine, ho notato che il volume andava e veniva, un chiaro segno che il potenziometro del volume era usurato, e nessun sversamento di WD40 poteva risolvere questo problema. Dopo aver sostituito anche questo componente, la radio funzionava di nuovo perfettamente, restituendo il suono caldo e ricco tipico delle apparecchiature audio dell’epoca.

Modifica per l’Aggiunta del Modulo Bluetooth

Una volta completata la riparazione, il proprietario della radio mi ha richiesto di aggiungere un tocco di modernità: l’integrazione di un modulo Bluetooth. Per fare spazio a questo nuovo componente, ho rimosso tutti i componenti ormai inutilizzati dalla scheda dell’amplificatore audio, ripulendo accuratamente il PCB.

Il modulo Bluetooth è stato poi collegato in cascata al potenziometro del volume, consentendo di mantenere il controllo del volume sia per le stazioni radio tradizionali sia per le fonti audio Bluetooth. Questa integrazione ha permesso alla Radioën R 35 di rimanere fedele al suo design originale, ma con la capacità di collegarsi a dispositivi moderni, offrendo così il meglio di entrambi i mondi: l’autenticità del suono analogico degli anni ’60 con la praticità della tecnologia moderna.

Conclusioni

La riparazione e la modifica di questa Radioën R 35 non solo hanno riportato in vita un pezzo di storia automobilistica, ma hanno anche dimostrato come sia possibile integrare la tecnologia moderna in dispositivi vintage senza compromettere la loro autenticità. La Citroën DS, con la sua Radioën R 35 aggiornata, è ora pronta a continuare a stupire, sia in termini di stile che di funzionalità, per molti anni a venire.

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Induttanza di Filtro Modello 24i11 – 500mH 150mA

Sono lieto di presentarti il mio ultimo prodotto: l’induttanza di filtro modello 24i11, progettata specificamente per applicazioni di alimentazione in configurazioni di filtri pigreco. Questo componente rappresenta un significativo passo avanti in termini di prestazioni e versatilità rispetto alle soluzioni tradizionali, offrendo un’opzione di aggiornamento ideale per il progetto “Preamplificatore Linea Essenziale Mono Mosfet”.

Specifiche Tecniche

  • Induttanza: 500 mH
  • Corrente Massima: 150 mA
  • Resistenza DC: 22 ohm

Il Progetto Originale

Nel progetto originale del “Preamplificatore Linea Essenziale Mono Mosfet”, viene utilizzata una configurazione a doppio pigreco con due induttanze da 5 mH. Questa configurazione, sebbene efficace, presenta alcune limitazioni in termini di capacità di filtraggio, possiamo vedere dal grafico simulato su spice che si ha un taglio a -76dB @ 100Hz con però degli accenni di risonaza:

La Nuova Soluzione con il Modello 24i11

La nuova induttanza di filtro modello 24i11 è stata progettata per superare queste limitazioni, offrendo un’induttanza di ben 500 mH, ovvero 100 volte superiore rispetto alle soluzioni originali. Grazie a questo valore elevato, è possibile sostituire la configurazione a doppio pigreco con una configurazione a singolo pigreco, semplificando lo schema e migliorando le prestazioni complessive del filtro. Si può osservare un’attenuazione di -93dB @ 100Hz e sopratutto l’assenza di risonanze.

Vantaggi del Nuovo Design

L’adozione del mio modello 24i11 offre numerosi vantaggi:

  • Filtraggio Migliorato: Il valore elevato dell’induttanza consente di attenuare in modo più efficace il ripple dell’alimentazione, riducendo al minimo i disturbi che possono influire sulla qualità del segnale audio.
  • Semplicità del Circuito: La configurazione a singolo pigreco semplifica lo schema elettrico, riducendo il numero di componenti necessari e migliorando l’affidabilità del circuito.

L’induttanza di filtro modello 24i11 rappresenta una scelta ideale per chi cerca di migliorare le prestazioni del proprio “Preamplificatore Linea Essenziale Mono Mosfet” e non solo. Grazie alla sua elevata induttanza e alla bassa resistenza, questo componente consente di ottenere un filtraggio di alimentazione superiore con una configurazione più semplice e affidabile. 


Mod. 24i11
induttanza-piccola
Dimensioni (mm)
L  44
H  37
S  34
F  55
F2  *

Per ordinare contattatemi cliccando qui

Didascalia dimensioni

dimensioni-L300

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