Siemens S630 / S631 – Restauro

Queste due radio differiscono solo per il mobile esterno, la parte elettrica all’interno è la medesima per entrambe i modelli.

Siemens S630

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Questa radio è giunta a me dopo aver dormito tantissimi anni in un solaio, mobile sporco, lucidatura opacizzata e parte elettronica del tutto originale.

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Il lavoro di ripristino del circuito è stato abbastanza veloce, ho sostituito i vecchi condensatori a carta, occultato nuovi elettrolitici dentro i vecchi condensatori a pacchetto ormai secchi da decenni, cambiato una lampadina e un paio di resistenze fuori tolleranza. Quando ho acceso il telaio con il variac però purtroppo la tensione anodica restava bassa, attorno i 120volt e il trasformatore di alimentazione scaldava come un fornello, purtroppo il secondario dell’anodica ero in corto, ho quindi dovuto smontarlo e farlo riavvolgere.

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Rimontato il nuovo trasformatore ho potuto alimentare il circuito correttamente per constatare che ronzava come un motorino garelli smarmittato. Risolto il problema sulla bassa frequenza che causava il ronzio la radio era muta, le mediae frequenze erano completamente fuori, nel riallineamento uno dei grani non giungeva mai all’accordo, ma per fortuna ho risolto aggiungendo un condensatorino fisso da 100pico in parallelo alla bobina.. quindi taro le MF oscillatore locale e gruppo eareo e finalmente ho una radio funzionante.

Monto una nuova funicella di sintonia…

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Creo con la stampante 3D quattro nuovi supporti per il telaio visto che i suoi erano spappolati…

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E posso finalmente rimontare il telaio nel suo mobile restaurato…

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Ed ecco la radio finita e funzionante.

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Siemens S631

Questa radio mi è stata spedita parzialmente restaurata ma ancora non funzionare dal punto di vista elettrico, il mobile era stato restaurato esternamente, ma all’interno presentava un supporto del telaio scollato e reinchiodato tutto storto, come si vede dalle foto qui sotto.

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La parte elettrica era stata cominciata, cambiando alcuni condensatori a carta con condensatori nuovi, e lasciandone altri vecchi in punti critici. Il commutatore di gamma stranamente faceva 2 passi più del dovuto portando la radio in uno stato di funzionamento anomalo, ho quindi provveduto a mettere un fermo che impedisse al commutatore di andare oltre i 4 passi normali, anche se non ho capito come mai questo commutatore fosse così.. presuppongo che non sia il suo pezzo originale.

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Le medie frequenze e i compensatori del gruppo RF erano starati, durante la taratura la radio ha cominciato ad aver problemi di alimentazione e a fumare dallo zoccolo della raddrizzatrice, dopo poco si è manifestato l’assurdo difetto riportato dalla foto qui sotto:

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Una scarica tra 2 piedini della raddrizzatrice ha causato la carbonizzazione di un punto dello zoccolo che quindi è diventato conduttivo, sono stato costretto a smontare lo zoccolo e a sostituirlo.

Da un’esame successivo è emerso anche anche era stato sostituito il condensatore variabile con uno diverso, ed era di diverso diametro anche la puleggia di sintonia, quindi il cursore dietro la scala parlante aveva un’escursione inferiore al dovuto. Ho provveduto a stampare una puleggia di ricambio con il diametro corretto.

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Lavoro completato (la scala parlante e le manopole sono a casa del proprietario).

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Albi 30A – Allocchio Bacchini

Sebbene questo sia un’amplificatore lo pubblico nella sezione delle radio d’epoca perchè non è considerabile nemmeno lontanamente HiFi, l’ho restaurato perchè mi è stato richiesto, ma sostanzialmente non ha utilizzi.

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Non si presentava in cattive condizioni…

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Se non che un roditore avesse rosicchiato cose qua e la… (mi chiedo, biologicamente parlando, come faccia un topo a trarre nutrimento da questi “cibi”). Il trasformatore di uscita era interrotto.

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Ho riavvolto un trasformatore d’uscita nuovo uguale al vecchio e occultato nuovi elettrolitici dentro i barilotti svuotati dei vecchi. Ho sostituito un paio di condensatori a carta in perdita e il circuito è tornato a funzionare. Eroga una ventina di watt con tassi di distorsione significanti e una banda passante che è circa di 150Hz~10khz -3b su carico di 350ohm, ma questo (come tutti quelli della stessa natura) non è nato per ascoltare musica ma per portare il parlato in locali quali parrocchie, aule scolastiche, tombolate e tutti i posti dove ci fossero parecchi altoparlanti disseminati nell’ambiente (su 350ohm si possono collegare una quarantina di altoparlanti da 8ohm posti in serie).

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Eccolo finito.

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1 Responses to Albi 30A – Allocchio Bacchini

  • Dovrebbe essere dei primi anni 50
    Come architettura di cablaggio è una vera opera d arte.
    Dovrebbe essere un ac 3000

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Advance Science XS-225R

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Ho ricevuto questo amplificatore a valvole circuiti integrati perchè non andava un canale, quando l’ho tolto dalla scatola ho notato subito la sua incredibile leggerezza, impossibile per un vero valvolare, immaginavo già cosa fosse realmente, tolgo 2 viti e ve lo mostro…

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Ecco cosa suona veramente di questo amplificatore un pugno di operazionali che pilotano 4 bei chip in TO220.. e le valvole? bhe quelle sono la parte bella, perchè l’amplificatore funziona anche senza, e addirittura meglio !

Allora questo amplificatore monta due 6N2 e due EL84. Le 6N2 sono alimentate a 12volt d’anodica e le EL84 a 22volt, esse non sono connesse come amplificatori di tensione (uscita anodica) dove seppur malamente (viste le tensioni anodiche veramente troppo basse) potevano provare ad amplificare, ma sono connesse ad inseguitore catodico, l’inseguitore catodico è un circuito a guadagno unitario intrinsecamente retroazionato al 100%. Sostanzialmente le valvole in questo amplificatore sono assolutamente vestigiali… inutili… una mera decorazione estetica. La connessione nel circuito con questa configurazione è solo per dare l’impressione che servano a qualcosa perchè se le togli l’amplificatore effettivamente diventa muto ma la loro funzione resta inutile, infatti è possibile (come mostro nel video qui sotto) eliminare le valvole e bypassarle con un ponticello che l’amplificatore continua a funzionare addirittura con un tasso di distorsione leggermente inferiore e una potenza leggermente superiore !!!

Ho semplicemente ponticellato i pin di griglia e catodo delle varia valvole del canale.

Le strumentali

Distorsione:
Con le valvole inserite a 1Watt RMS: 0,079%
Senza valvole a 1 Watt RMS: 0,05%

Potenza:
Con le valvole inserite: 10Watt RMS su 8ohm
Senza valvole: 15Watt RMS su 8ohm

Banda passante: 35Hz~48khz -3db invariata sia con che senza valvole.

Conclusioni

Potrà essere il mio giudizio personale, ma io credo che le valvole in questo apparecchio siano inutili, questo è un’amplificatore a transistor punto a basta, di certo è assolutamente da evitare lo spenderci soldi in valvole costose, messe li a far niente e ad evvelenarsi (l’avvelenamento del catodo avviene quando si fan funzionare valvole a tensioni anodiche troppo basse). Anzi sinceramente io credo che potrebbe suonare molto meglio eliminando le valvole del tutto. E credo che si possano avere gli stessi risultati spendendo anche meno, con un’apparecchio senza inutili decorazioni estetiche.

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