Piccolo aggiornamento del 25/10/2022
Ho aggiunto una resistenza da 10Mega tra la griglia schermo della 6GE5 e il primo condensatore della cella CRC della tensione negativa che polarizza il driver, in questo modo quando subentra la protezione (e la G2 viene disconnessa dalla sua alimentazione positiva) la griglia schermo viene portata a circa -200volt e si elimina totalmente la corrente di perdita (circa 2/3mA) della valvola che entra in una condizione di totale interdizione.
Ho aggiunto un filtro RC all’ingresso dell’opamp per filtrare tutto ciò che è sopra il subsonico questo perchè di fronte ad un carico resistivo l’alimentatore si comportava correttamente, ma alimentando un circuitino di amplificatore audio la protezione scattava casualmente quando il circuito alimentato era soggetto a segnale audio.
Utile strumento per sperimentare
Come dicevo nel precedente articolo sul tracciacurve per transistor possedevo un vecchio oscilloscopio chinaglia con il CRT ormai esaurito che non valeva la pena riparare. Siccome sono uno che non butta mai via niente… da subito l’ho smontato per recuperare qualche componente, per lo più valvole e zoccoli. Poi quando ero li che gettavo tutto quel che avanzava nello scatolone per lo smaltimento ho avuto l’ispirazione di recuperare tutto il telaio per trasformarlo in un piccolo alimentatore d’anodica che potesse venirmi comodo quando sperimentavo qualche circuitino a banco senza sbattermi troppo e sostituirci anche un vecchio alimentatore “baraccone” che avevo costruito tantissimi anni fà quando ero alle prime armi.
Mi sono messo a buttare giù uno schema che potesse funzionare bene con componenti poveri. Come valvola regolatrice ho scelto una 6GE5 (valvola di riga TV compactron molto robusta) e come amplificatore di errore una benalissima EF80 come sul vecchio alimentatore che andavo a dismettere. Ho poi messo dentro per gusto d’usarli ben tre regolatori a GAS 85A2, uno è impiegato per stabilizzare la tensione di schermo della 6GE5 e gli altri 2 in serie forniscono 2 tensioni negative necessarie alla polarizzazione della EF80. È presente anche un circuito comparatore con un opamp TL081 che monitora la corrente assorbita all’uscita dell’alimentatore e in caso di sovraccarico (regolabile) provvede a disalimentare la griglia schermo della 6GE5 facendo crollare la massima corrente erogabile dal circuito a 5mA. Nella condizione di stop l’alimentatore sopporta tranquillamente la condizione di corto circuito. Tramite un pulsante è possibile ripristinare il funzionamento regolare dell’alimentatore. Come dal titolo la tensione è regolabile liberamente da 0 fino a 350volt, mentre con un’altro potenziometro è possibile regolare la sensibilità del dispositivo di protezione per intervenire nel range tra 5 e 50mA. L’ho dotato anche di un’uscita a 6,3volt 1A in corrente alternata, uscita protetta semplicemente da un fusibile.
Qualcuno potrebbe chiedere come mai non l’ho fatto a stato solido e ho usato delle valvole, bhe semplice… è più semplice! L’uso dello stato solito richiede di implementare protezioni velocissime perchè i cari transistor ci mettono un millisecondo a schioppare mentre le signore valvole se anche per una frazione di secondo erogano un’extra corrente se ne fregano altamente. Il motivo principale è che con le valvole non c’è bisogno di cercare e montare dissipatori di calore. Mentre l’ultimo motivo è che mi piacciono le valvole e mi da soddisfazione impiegarle. Vediamo ora lo schema dell’alimentatore, clicca per ingrandire:
–> Download schema cliccando qui alimentatore-6GE5.zip <–
Nelle foto che seguono il mio montaggio…
In funzione
Siccome il cabinet dell’oscilloscopio è quasi completamente sigillato per evitare che l’interno si trasformasse in un fornetto ho praticato un foro sul lato e montato una ventola (poi dovrò trovare una griglia per non metterci le dita dentro) e praticato diversi fori nella parte superiore sopra la valvola di potenza, in questo modo la ventola pompa dentro al cabinet aria fresca mentre l’aria calda esce da sopra.
Che differenza c’è tra un’alimentatore semplicemente regolabile e uno stabilizzato? Si vedono in giro su internet schemi di alimentatore d’anodica sia a valvole che a transistor, ma molti di essi sono semplicemente regolabili. In un’alimentatore regolabile c’è un potenziometro che permette di variare la tensione d’uscita, però poi questa tensione è soggetta a variazioni dovute al carico e alle stesse variazioni della tensione di rete, quindi la regolazione è molto grossolana e non stabile. Mentre in un regolatore stabilizzato appare un circuito detto amplificatore di errore, nel mio progetto è la EF80, essa si occupa di comprare la tensione d’uscita con una tensione di riferimento e corregerla affinchè essa sia sempre esattamente quella che vogliamo non importa delle variazioni della rete domestica nè dell’assorbimento del carico. Attenzione però, il fatto di avere nel circuito zener o regolari a gas non rende un circuito stabilizzato, ho visto insulsi montaggi di amplificatori autocostruiti dove per alimentare la solita 300B mettevano magari una 6080 con un bel regolatore a GAS tra la griglia e massa dove la 6080 regolava una “circa tensione” che non stava ferma nemmeno a morire e che se analizzavi il comportamento del circuito potevi sostituire tutta la 6080 e il regolatore con una resistenza fissa che sarebbe stato uguale (se non meglio).