Mi è stata portata una coppia di amplificatori monofonici VTL Tiny Triode 25 per un restauro completo. Uno dei due aveva il trasformatore di alimentazione bruciato, mentre il trasformatore dell’altro era stato già sostituito in precedenza. Con il cliente, abbiamo concordato di sostituire entrambi i trasformatori e procedere a una revisione approfondita di tutti e due gli apparecchi.
Una volta aperti, mi sono trovato davanti a una situazione poco piacevole: gli amplificatori erano sporchi e dentro c’era un groviglio di fili saldati in modo pessimo, giuntati e tagliati più volte. Le piste sul PCB erano danneggiate, e i componenti elettronici erano incoerenti tra i due amplificatori, con alcuni condensatori elettrolitici gonfi che non erano mai stati sostituiti. Inoltre, tutti i piccoli elettrolitici avevano un’ESR molto elevata, segno che erano ormai deteriorati. Cambiando il trasformatore hanno fatto un intervento maldestro: le piste erano bruciate, come se fossero state dissaldate con una fiamma ossidrica piuttosto che con un normale saldatore.
Per quanto riguarda le valvole, delle quattro ECC81 solo una era ancora in buone condizioni, mentre le altre tre erano completamente esaurite. Le valvole finali EL84 erano in parte funzionanti e in parte guaste, e quelle rimaste funzionanti non facevano match tra loro.
Il mio lavoro è iniziato con lo smontaggio completo dei due amplificatori. Ho misurato il trasformatore di alimentazione sano e ne ho fatto produrre due nuovi con specifiche 1:1 rispetto all’originale.
Successivamente, ho pulito accuratamente le schede, eliminando sporco e residui di resina disossidante indurita e nera, e ho ricappato l’intero circuito con elettrolitici nuovi. Le piste danneggiate sono state riparate al meglio, e ho montato sia i nuovi trasformatori di alimentazione che quelli d’uscita.
Ho poi rifatto tutto il cablaggio interno, usando fili nuovi al posto di quelli vecchi, che sembravano letteralmente masticati. Ho anche realizzato una nuova messa a terra, fissata correttamente sul telaio con un morsetto solido, e sostituito i pressa-cavo con modelli moderni che non tagliano il cordone di alimentazione, il quale era già danneggiato al punto da mostrare i fili di rame all’interno.
Una delle problematiche che si legge spesso su internet riguarda il ronzio quando questi amplificatori sono connessi a terra. Nel loro design originale, la messa a terra è realizzata in modo superficiale, con fili mal collegati alla massa del connettore RCA che tocca il telaio solo perchè hanno un pò grattato l’anodizzazione dell’alluminio. Inoltre, il trasformatore di alimentazione originale non ha uno schermo elettrostatico, il che potrebbe rendere l’apparecchio pericoloso in caso di guasto. Dopo la mia revisione, con una messa a terra corretta e trasformatori dotati di schermo elettrostatico, gli amplificatori sono molto più sicuri e non presentano alcun ronzio.
Caratteristiche Tecniche e Taratura
Il circuito di questi amplificatori è molto particolare: si tratta di un push-pull parallelo con quattro valvole EL84 collegate a triodo, che riescono a generare quasi 35 watt di potenza, un risultato notevole. Questo è possibile grazie all’alimentazione a 560 volt sulla tensione anodica delle EL84. Il bias da regolare per ogni EL84 è di 5,5 mA, che corrisponde a 0,055 V sulle resistenze di test point. A riposo, le EL84 dissipano circa 3,5 watt, un valore molto inferiore rispetto ai 12 watt che potrebbero gestire secondo le specifiche. Tuttavia, dalle misurazioni effettuate, superare questa corrente di polarizzazione metterebbe sotto stress il trasformatore di alimentazione, il cui nucleo non può erogare più di 52 watt in sicurezza. Questa potenza massima viene raggiunta con il bias impostato correttamente a 5,5 mA.
Andare oltre questo valore sarebbe rischioso, non solo per il trasformatore ma anche per le valvole stesse. Sebbene le EL84 siano teoricamente progettate per non superare i 300 volt di tensione anodica, nel caso di questo amplificatore lavorano a 560 volt grazie al fatto che sono collegate in modalità triodo, con una bassa corrente di bias che evita il danneggiamento della griglia schermo. Le valvole originali erano fuse, così come i trasformatori di alimentazione, e questo conferma ulteriormente la necessità di mantenere il bias nei limiti specificati molto bassi per evitare guasti.
Dopo il restauro, gli amplificatori hanno raggiunto una potenza di 34 watt RMS. Tuttavia, non ho voluto testarli a piena potenza in maniera continua con un segnale sinusoidale, poiché questi sono il tipo di circuiti che, se spinti al massimo per troppo tempo, rischiano di portare a conseguenze del tipo… L’aria si incendiò e poi silenzio…
Ho anche verificato il fattore di smorzamento (DF), che si attesta a un valore di 6,3, con una distorsione armonica di circa l’1% già a 1 watt di potenza, e una risposta in frequenza che va da 10 Hz (-0 dB) a 30 kHz (-1 dB).
100Hz
1Khz
10khz
Raccomandazioni per la Manutenzione
Dopo un paio d’ore di rodaggio, ho usato una termocamera per monitorare la temperatura delle valvole e ho notato delle differenze di calore tra di esse, segno che sarà necessaria una nuova taratura del bias per bilanciare correttamente le valvole.
La taratura del bias per questi amplificatori è scomoda, poiché richiede l’apertura degli apparecchi, ma è fondamentale eseguirla regolarmente per evitare guasti disastrosi. È assolutamente necessario regolare il bias ogni volta che si sostituiscono le valvole finali.
Infine, ho anche stampato in 3D nuovi piedini per i due amplificatori, poiché quelli originali erano scollati o sostituiti con pile di feltrini improvvisati. Ora, con il restauro completato, gli amplificatori VTL Tiny Triode 25 sono pronti a tornare a suonare come si deve, sicuri e funzionanti al massimo delle loro capacità.