Riparazione di un Fender Super-Sonic: un amplificatore “indemoniato”

Il Fender Super-Sonic è un amplificatore per chitarra progettato per offrire sia suoni puliti e brillanti tipici degli amplificatori Fender, sia suoni distorti e saturi più aggressivi. La versione più conosciuta è il Super-Sonic 22, che monta una coppia di valvole 6V6 nel finale per un’uscita di 22 watt, caratterizzandosi per la sua versatilità e per la possibilità di passare da timbri vintage a moderni.

Questo amplificatore ha un canale Clean, ispirato ai modelli Fender Vintage, e un canale Burn per i suoni distorti. Il canale Burn è progettato per suoni più spinti e permette di ottenere una saturazione progressiva che si adatta bene a stili rock e blues. La configurazione di canale doppio con il sistema di switch è pensata per offrire un’ampia gamma timbrica.

Quando un Fender Super-Sonic arriva sul banco di lavoro, ci si aspetta un incontro con uno degli amplificatori più versatili e potenti di casa Fender. Ma a volte, questo “signore del suono” si trasforma in una vera sfida, e quello che sembrava un semplice intervento di riparazione può rivelarsi una lotta contro difetti inaspettati e sfuggenti.

Questo è stato proprio il caso di questo Super-Sonic “indemoniato”: ogni volta che risolvevo un problema, ne compariva un altro, come se l’amplificatore stesso cospirasse per restare bloccato in un vortice di guasti. Tre giorni di tentativi, analisi e verifiche hanno portato a una riparazione che definirei “epica” – una vera battaglia contro questo diavolo a valvole.

L’indemoniato

Quando un cliente mi ha contattato per un problema su un amplificatore Fender Super-Sonic 22, le sue parole lasciavano presagire una sfida: “un amico smanettone ha tentato di risolvere un fastidioso rumore di scoppio, ma ha finito per danneggiare l’amplificatore.” Il tentativo di riparazione “fai-da-te” si era rivelato un disastro, con piste strappate e componenti danneggiati, al punto che il cliente temeva di dover buttare l’amplificatore. Purtroppo, questo genere di errori è comune quando ci si affida a persone poco esperte, che spesso causano più danni che benefici.

Dopo aver ricevuto l’amplificatore e analizzato la situazione, ho scoperto che la causa del rumore, o “POP,” durante il passaggio dal suono clean a quello Burn, non era affatto nei relè sostituiti ripetutamente dal “riparatore” improvvisato. Era invece nascosta in un piccolo componente, un diodo 1N4148, che causava un corto momentaneo sulla linea a 15 volt ogni volta che uno dei relè si attivava. Questo diodo era apparentemente funzionante se misurato col tester, ma provocava un’interferenza che mandava in crisi l’amplificatore. Dopo numerosi test, sono riuscito a individuare e sostituire il componente difettoso.

Il malfunzionamento più grave, però, era la causa dell’intermittenza del suono in modalità Burn. Questa modalità rimaneva spesso muta, e ho dovuto procedere con cautela, individuando vie e piste interrotte a causa del precedente intervento. I “via” sono quei fori metallizzati che collegano le piste da un lato all’altro del circuito, erano stati compromessi (almeno pensavo), così come diverse piste delicate. Ogni pressione o urto sulla scheda riportava il suono, indicando un problema di connessione interna.

Ma alla fine il bero problema era nei relè montati dalla Fender stessa che avevano una tensione nominale di 24 volt, mentre il circuito li pilotava solo a 15-16 volt. Questo portava a un funzionamento al limite di questi relè, e uno di essi spesso non riusciva ad attivare correttamente il contatto. La soluzione è stata dimezzare il valore della resistenza di pilotaggio per fornire la potenza necessaria al corretto funzionamento dei relè.

Dopo tre lunghi pomeriggi di lavoro, ogni problema è stato risolto. Ma l’esperienza evidenzia una lezione importante: affidarsi a persone senza esperienza può danneggiare irreparabilmente un apparecchio. Nonostante le migliori intenzioni, l’improvvisazione può risultare disastrosa, come in questo caso. La riparazione di un amplificatore richiede esperienza, precisione e strumenti adeguati per evitare danni che, come in questo caso, potrebbero rendere necessaria la sostituzione di intere schede elettroniche.


Fender Super-Sonic –  rivalvolatura e taratura del bias

Quest’altro Fender Super-Sonic mi è arrivato con alcuni condensatori elettrolitici secchi e gonfi, da sostituire, insieme a un problema di commutazione tra il canale *Vintage* e il canale *Burn*. Il cliente desiderava anche una sostituzione delle valvole finali con valvole NOS, accompagnata dalla regolazione del bias. La parte più impegnativa è stato smontare i circuiti stampati, poiché sono collegati da una gran quantità di fili e connettori. Ho inserito delle foto, che potrebbero risultare utili per chi si trovi ad affrontare una riparazione simile.

Dopo aver sostituito i condensatori danneggiati, risolto il problema di commutazione e sostituito le valvole finali con le NOS, ho regolato il bias per ottenere il massimo delle prestazioni. Ogni componente è stato testato accuratamente, e dopo aver riassemblato l’amplificatore, tutto ha funzionato come previsto. Il cliente è stato molto soddisfatto del risultato, ritrovando il suo Fender Super-Sonic con una resa sonora migliorata e senza problemi di commutazione. Un altro amplificatore “rinato” e pronto a fare la sua figura sui palchi!

Se anche tu hai problemi con il tuo Fender o con qualsiasi altro amplificatore, non esitare a contattarmi. Sarò felice di aiutarti a ripristinare le prestazioni del tuo strumento e restituirgli la qualità sonora che merita!

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Maurizio
Maurizio
3 anni fa

Ottimo lavoro! L’ampli dopo la riparazione oltre ad essere tornano nuovo ha guadagnato carattere e dinamica senza alterare le sue caratteristiche originali grazie ad un’intuizione di Stefano. Ho sempre piacere di poter affidare i miei strumenti e apparecchiature a persone davvero competenti e che mettono passione in ciò che fanno. Grazie Stefano.

Last edited 3 anni fa by Maurizio